L’esperienza del Tavolo di coordinamento tra il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e le città riservatarie ai sensi della legge 285/97 - Adriana Ciampa
Il metodo di coordinamento aperto per le politiche dell’infanzia e dell’adolescenza.
- identificazione e definizione congiunta di obiettivi da raggiungere; - strumenti di misura definiti congiuntamente (statistiche, indicatori, linee guida); - il « benchmarking » vale a dire l'analisi comparativa dei risultati delle politiche e lo scambio di pratiche ottimali..
L’istituzione di uno spazio non meramente negoziale ma di reale confronto ha portato alla condivisione della necessità di riformare gli strumenti a supporto dell’attività di monitoraggio della legge: la relazione sullo stato di attuazione, la banca dati dei progetti e la banca dati delle cd. buone pratiche.
Il monitoraggio, in particolare, si avvia ad essere sempre più qualitativo, pur continuando l’attività di rilevazione dei dati di tipo finanziario e contabile e le banche dati sono studiate per essere un idoneo supporto agli operatori territoriali al fine di promuovere la “trasferibilità” delle buone pratiche sul territorio.
I seminari tematici: - Povertà, esclusione sociale e sostegno alla genitorialità in difficoltà -Sevizi integrativi e innovativi per la prima infanzia - Esperienze di partecipazione di bambini e ragazzi - Affidamento familiare e collocamento in comunità