L’avventura del sapere… … sotto l'azzurro fitto del cielo qualche uccello di mare se ne va; né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto: "più in là!". (Montale, Maestrale)
Vi starete chiedendo… Cos’è la filosofia? Perché studiarla?
1° La filosofia è… amore del sapere.
Una prima definizione. Il termine filosofia viene fatto risalire a Pitagora; esso fu comunque coniato da uno spirito religioso, che presupponeva che fosse possibile solo agli dei una sapienza (la sofia) mentre riservava agli uomini la ricerca del vero, il continuo avvicinarsi e tendere al sapere. La filosofia, come scrisse Platone nel Simposio, è amore del sapere, tentativo di elevarsi dalla sfera dell’umano alla ricerca della verità o di punti di riferimento.
2° La filosofia è… lo stupore di fronte alle cose.
Una seconda definizione Aristotele ci ha lasciato una delle più celebri definizioni della filosofia: “Infatti gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo. Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia riconosce di non sapere”. (Aristotele, Metafisica, 982b-983a).
3° La filosofia è… Non dare nulla per scontato e guardarsi intorno per capire la realtà che ci circonda.
Una terza definizione “Il principale interesse della filosofia è mettere in questione e comprendere idee assolutamente comuni che tutti noi impieghiamo ogni giorno senza pensarci sopra” (Th. Nagel).
La filosofia è… saper porsi i problemi. “Tutta la vita è risolvere problemi ” (Popper).
Un abbozzo di definizione… La filosofia è ricerca ed elevazione La filosofia è meravigliarsi sempre La filosofia è guardarsi intorno chiedendosi perché La filosofia è porsi i problemi, rischiare, interrogarsi e prendere posizione nel grande oceano della vita
“Educazione è il punto in cui si decide se amiamo abbastanza il mondo per assumercene la responsabilità” (Hannah Arendt, Tra passato e futuro).
Cerchiamo di ragionarci con una foto… Conoscete l’autore di questo scatto famosissimo?
Steve McCurry Si chiama Steve McCurry, uno dei più grandi fotografi di sempre. Nel lontano 1983 ha basato un intero reportage sulla stagione dei Monsoni e sulle sue vittime. Ha seguito le grandi piogge dalle Filippine al Bangladesh, fermandosi a lungo in India. E proprio in India, a Porbandar, ha realizzato uno dei suoi scatti più celebri: strenght in weakness.
S TEVE M C C URRY, P ORBANDAR, G UJARAT, I NDIA 1983 STRENGHT IN WEAKNESS
Nell’acqua sporca… “ Ho incominciato a lavorare con una barca per muovermi nelle strade inondate, ma è impossibile fare belle foto da quel punto di vista. Poi ho provato a scattare dai tetti, ma le inquadrature erano sbagliate, così a Benares mi sono comprato degli stivali da pesca, ma neanche quello ha funzionato perché si riempivano e non riuscivo più a muovermi. Alla fine ho capito che l’unico modo per lavorare era entrare in quel fiume marrone con le mie vecchie scarpe da tennis”.
Correre il rischio! Solo se sei disposto a correre il rischio, solo se sei completamente convinto, allora sei pronto. Le belle foto sono in quell’acqua sporca, non puoi proteggerti, stare ai margini, un po’ fuori e un po’ dentro: se la gente è sommersa fino al collo devi essere con loro, non c’è separazione, non puoi stare sulla sponda a guardare ma devi diventare parte della storia e abbracciarla fino in fondo... (Steve McCurry)
Incontrare la realtà "Io ero fermo a un semaforo in un taxi con l'aria condizionata, loro erano fuori al caldo e sotto l'acqua del monsone. Due mondi contrapposti e lontanissimi separati solo da un vetro. Ma c'era il finestrino leggermente aperto e attraverso quella fessura i due mondi per un attimo si sono toccati. Gli sguardi di sono incrociati e la mano ha sfiorato il vetro. Ho scattato solamente due foto in pochi secondi, perché poi il semaforo è diventato verde e l'auto è ripartita."(Steve McCurry a Mumbai, 1993).