Dopo lo sciopero del 30 ottobre PUNTARE AI RISULTATI Continua il nostro impegno.

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Transcript della presentazione:

Dopo lo sciopero del 30 ottobre PUNTARE AI RISULTATI Continua il nostro impegno

UNO SCIOPERO GRANDE, PERCHE’ UNITARIO Il 30 ottobre ha scioperato, secondo i dati del MIUR, il 63,28% del personale scolastico. Probabilmente il dato reale è ancora più alto, ed è senza precedenti nella storia del sindacalismo scolastico. E’ il risultato di un’ampia unità d’azione sindacale, che la CISL Scuola ha fortemente voluto e realizzato.

UN RISULTATO DA VALORIZZARE La riuscita dello sciopero non può rimanere fine a se stessa, ma deve essere fatta valere per raggiungere gli obiettivi indicati nella piattaforma. In essa contestavamo, in particolare, i tagli della manovra finanziaria e le norme sul maestro unico. Si tratta di disposizioni che il Governo ha assunto per decreto, rifiutando il dialogo e il confronto: costringerlo a ridiscutere quei provvedimenti sarebbe perciò un risultato importante per il sindacato e per la scuola.

CHE COSA DOBBIAMO OTTENERE L’attenzione e l’iniziativa devono in questo momento essere puntate sui regolamenti attuativi delle leggi 133/08 (manovra finanziaria) e 169/08 (maestro unico). E’ su quel terreno che occorre giocare la partita, nella direzione indicata dalla piattaforma unitaria dello sciopero.

CHE COSA DOBBIAMO OTTENERE - ridurre l’entità dei tagli per il personale docente e ata, anche prevedendo una loro diversa scansione nel tempo e raccordandoli col turn over per salvaguardare le opportunità di lavoro dei precari. Gli obiettivi sono:

CHE COSA DOBBIAMO OTTENERE - garantire gli attuali modelli orari nella scuola primaria, soprattutto il tempo pieno, riducendo ad opzione residuale il modello a 24 ore, da attivare solo su specifica richiesta delle famiglie; va salvaguardato anche il tempo prolungato nella scuola secondaria di I grado Gli obiettivi sono:

CHE COSA DOBBIAMO OTTENERE - contrastare le incursioni su materie contrattuali, a partire dalla mobilità territoriale e professionale; - risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto. Gli obiettivi sono:

NON DIAMO ALIBI AL MINISTRO E AL GOVERNO La riuscita dello sciopero e la manifestazione del 30 ottobre hanno indotto il Governo ad assumere un atteggiamento di maggior cautela e apertura al dialogo sui provvedimenti per l’Università. La stessa FLC Cgil lo ha indicato come primo risultato della mobilitazione. Per questo la sua decisione di andare, da sola, ad un altro sciopero risulta intempestiva e rischiosa, perché può dare l’alibi al Ministro e al Governo per sottrarsi, ancora una volta, al confronto. Costringere il governo a negoziare è oggi l’obiettivo prioritario.

NESSUNA SUBALTERNITA’, SOLO L’AUTONOMIA DEL SINDACATO L’ampiezza e l’eterogeneità dello schieramento che ha promosso lo sciopero del 30 ottobre, dopo una fase di intensa mobilitazione sui territori, impediscono a chiunque di assegnargli motivazioni ideologiche o derivanti da pregiudizi di natura politica. Si è trattato di iniziative sindacali condotte all’insegna dell’autonomia e proprio per questo capaci di raccogliere un’adesione corale del mondo della scuola che ne rafforza il significato e il valore.

DARE CONTINUITA’ ALLA MOBILITAZIONE Ora occorre dare continuità al nostro impegno, mantenendo alta l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi della scuola. A tal fine saranno attivate, a livello nazionale e territoriale, ulteriori iniziative di mobilitazione, che potranno comprendere anche la limitazione o la sospensione delle attività non obbligatorie.