Gli “interventi comunitari” nelle strategie di contrasto al consumo di tabacco Gruppo tecnico antitabacco CPO Piemonte Alessandro Coppo, Paolo D’Elia, Francesca Di Stefano 24 febbraio 2006
Sommario 1. Definizione di comunità e di Interventi Comunitari (IC) 2. Gli IC in ambito di lotta al tabagismo 3. L’efficacia degli IC / Esempi di IC
Modificare comportamenti rischiosi e dannosi modificando variabili individuali Accento sulla responsabilità individuale, psico-logìa, clinica, enfasi sulla costruzione dei significati a livello personale e sulla biografia, tecnologie rivolte all’individuo (counselling, test…) Modificare la struttura sociale al fine di tagliare alla radice le possibili manifestazioni di comportamenti dannosi o rischiosi. Accento sulla responsabilità collettiva, socio-logìa/eco-logìa, enfasi sull’immaginario e le rappresentazione sociali e sui determinanti socio-economici-politici, tecnologie rivolte ai gruppi e alle popolazioni (focus group, ricerca-azione partecipata…) Una premessa: Individuo e/o sociale?
1. Definizione di comunità e di Interventi Comunitari (IC)
Una definizione: “ Una comunità è composta da individui che vivono in una stessa area territoriale e/o che aderiscono ad una determinata organizzazione o rete sociale, che condividono uno stesso sistema di riferimento socio-culturale e tra i quali esistono legami significativi” (Gallino, 1993) COS’E’ UNA “COMUNITA’”?
Valenza strutturale del termine “comunità” = un’area con confini geografici e spesso politici demarcati, per esempio una provincia, un’area metropolitana, una città, un quartiere etc… Valenza funzionale del termine “comunità” = le persone che appartengono ad una comunità condividono un senso di identità e appartenenza, valori, norme, codici comunicativi, modalità di sostegno reciproco.
Una precisazione: interventi nella comunità e interventi comunitari Progetti che mirano a un cambiamento più intensivo o profondo in una sottopolazione, appartenente o proveniente da una specifica comunità come un luogo di lavoro, un ospedale o una clinica, una scuola; questo approccio punta a target e setting specifici (Green, 2005). Progetti che mirano a un cambiamento più intensivo o profondo in una sottopolazione, appartenente o proveniente da una specifica comunità come un luogo di lavoro, un ospedale o una clinica, una scuola; questo approccio punta a target e setting specifici (Green, 2005). Progetti che si rivolgono alla comunità in senso più ampio, utilizzando canali diversi dal contatto diretto. Si tratta di interventi che mirano ad un cambiamento minore, ma che riguardano l’intera popolazione. Progetti che si rivolgono alla comunità in senso più ampio, utilizzando canali diversi dal contatto diretto. Si tratta di interventi che mirano ad un cambiamento minore, ma che riguardano l’intera popolazione.
PdV epidemiologico: interventi con percentuali di successo relativamente basse, ma estesi a un target vasto, perciò impatto ampio sulla popolazione. PdV epidemiologico: interventi con percentuali di successo relativamente basse, ma estesi a un target vasto, perciò impatto ampio sulla popolazione. PdV psicosociologico: modificazione delle rappresentazioni sociali e supporto sociale (es. il divieto di fumare per “denormalizzare” e “deglamourizzare” il consumo di tabacco). PdV psicosociologico: modificazione delle rappresentazioni sociali e supporto sociale (es. il divieto di fumare per “denormalizzare” e “deglamourizzare” il consumo di tabacco). PdV economico: le politiche sui prezzi come incentivi a modificare i comportamenti. PdV economico: le politiche sui prezzi come incentivi a modificare i comportamenti. PdV politico: azioni di advocacy portano alla costruzione di alleanze per la salute e motivano le grandi aziende a intraprendere iniziative di supporto alle azioni di promozione della salute. PdV politico: azioni di advocacy portano alla costruzione di alleanze per la salute e motivano le grandi aziende a intraprendere iniziative di supporto alle azioni di promozione della salute. PERCHE AGIRE ATTRAVERSO LA COMUNITA’?
2. Gli IC in ambito di lotta al tabagismo
Le strategie di contrasto al consumo di tabacco PAROLE D’ORDINE= Multisettorialità Multisettorialità integrazione integrazione “INTERVENTI COMUNITARI” (I.C.) dall’anglosassone community based interventions O community-based programs O comprehensive programs O multi-layered programs
Eterogeneità degli interventi comunitari Essere programmi multi-componente Essere programmi multi-componente Creare condizioni favorevoli all’attuazione degli interventi (coordinamento, sorveglianza, costruzione di alleanze, ricerca, documentazione, formazione) Creare condizioni favorevoli all’attuazione degli interventi (coordinamento, sorveglianza, costruzione di alleanze, ricerca, documentazione, formazione) Lavorare attraverso le organizzazioni, i sistemi, le reti sociali Lavorare attraverso le organizzazioni, i sistemi, le reti sociali Riferirsi a legami, norme e risorse sociali Riferirsi a legami, norme e risorse sociali Avere come oggetto la sfera dei comportamenti e degli stili di vita Avere come oggetto la sfera dei comportamenti e degli stili di vita Attuare azioni di sensibilizzazione e di advocacy Attuare azioni di sensibilizzazione e di advocacy Attivare la comunità tramite il coinvolgimento/partecipazione e la comunicazione di massa Attivare la comunità tramite il coinvolgimento/partecipazione e la comunicazione di massa Promuovere condizioni che favoriscano ambienti che sostengono le scelte di salute Promuovere condizioni che favoriscano ambienti che sostengono le scelte di salute
Nella categoria IC sono catalogabili tipologie di interventi diverse: divieti e restrizioni (sul consumo, sull’acquisto, sulla vendita, sulla pubblicizzazione) divieti e restrizioni (sul consumo, sull’acquisto, sulla vendita, sulla pubblicizzazione) campagne di comunicazione di massa campagne di comunicazione di massa linee telefoniche di supporto linee telefoniche di supporto promozione di organizzazioni libere dal fumo promozione di organizzazioni libere dal fumo interventi educativi interventi educativi …. ….
“lavorare attraverso le organizzazioni, i sistemi e le reti sociali per promuovere un ambiente che faciliti le scelte salutari dell’individuo e in cui l’astinenza dal tabacco sia la norma ”. La DEFINIZIONE di IC proposta da The Community Guide of Preventive Services (CDC, 2000) è quella che ci sembra integrare in maniera più efficace le caratteristiche e le tipologie diverse di IC descritte in letteratura
In tale accezione rientrano: 1.Sia misure di educazione e promozione della salute, che mirano a mettere le persone in grado di aumentare il controllo sul proprio comportamento legato al fumo 2.sia misure legislative, che sono invece provvedimenti imposti dall’esterno, che ostacolano o facilitano un certo comportamento.
Operare attraverso la comunità significa agire a diversi livelli: legislativo (norme che disincentivino l’uso di tabacco, che promuovano la disassuefazione e contrastino l’iniziazione) organizzativo (azioni di coordinamento, costruzione di alleanze, ricerca, documentazione e formazione) territoriale/dei servizi (centri per la disassuefazione, linee telefoniche di supporto, counselling, interventi educativi, ecc.)
3. L’Efficacia degli IC / Esempi di IC
Risultati di alcuni interventi comunitari COMMIT: l’aumento del prezzo delle sigarette, gli interventi educativi nelle scuole, le policy che limitavano la possibilità dei minori di acquistare i prodotti del tabacco e le policy antifumo erano associati a una diminuzione dei fumatori e a una minore intenzione a iniziare a fumare tra i ragazzi di anni (Lewit et al., 1997) ASSIST: interventi educativi, policy che limitano la possibilità dei minori di acquistare i prodotti del tabacco, divieto di pubblicizzazione, policy antifumo, e aumento del ruolo del medico nella prevenzione del fumo tra i suoi giovani assistiti, sono buoni predittori per la diminuzione del fumo tra gli adolescenti indipendentemente dalle fluttuazioni del prezzo delle sigarette (Manley, 1997) SIX-TEEN: programma di intervento nelle scuole, sensibilizzazione degli adulti circa il pericolo del consumo di tabacco tra i giovani attraverso più media, formazione di educatori alla diffusione di attività contro il fumo, informazione dei genitori circa gli effetti negativi del fumo e azioni volte al controllo della vendita delle sigarette ai minori. Le comunità sottoposte all’intervento multilivello registrarono una prevalenza di fumatori significativamente minore anche a 5 anni di distanza dal termine del programma rispetto al controllo (solo interventi nella scuola) (Biglan, 2000)
Secker-Walker, RH; Gnich,W; Platt, S; Lancaster, T. Community intervention for reducing smoking among adults. Cochrane database of Systematic reviews. 3, 2005 BACKGROUND: Poiché il fumo è determinato dal contesto sociale, la via migliore per ridurre la prevalenza di fumatori potrebbe essere utilizzare “programmi comunitari” che utilizzino canali multipli al fine di fornire rinforzo, supporto e norme per non fumare. RISULTATI: Sono stati inclusi 32 studi, fra i quali 17 includevano un solo intervento ed una comunità di controllo. Solo 4 studi hanno utilizzato la randomizzazione della comunità sia all’intervento che al gruppo di controllo. La grandezza della popolazione delle comunità considerate andavano da poche centinaia fino a 100mila persone. CONCLUSIONI: Il fallimento degli studi migliori e più grandi nello scoprire un effetto sulla prevalenza dei fumatori è deludente. Un approccio di comunità resterà una parte importante delle attività di promozione della salute, ma i disegnatori dei futuri progetti dovranno tenere conto di questo limitato effetto quando sceglieranno la dimensione dei progetti e le risorse da investire in essi