TEORIA E METODI DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE SCOLASTICA 31 marzo 2015.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ins. Mazza Mariarosaria
Advertisements

TECNOLOGIA E INFORMATICA
Analisi obiettivi Identificazione obiettivi Prerequisiti Stesura obiettivi Test criteri Identificazione strategie Selezione/preparazione materiale didattico.
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
Dagli obiettivi alle competenze
LA MEDIAZIONE DIDATTICA PER L’ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE
QUALITÀ VISIBILI ED INVISIBILI:
La ricerca guidata in Internet
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
didattica orientativa
Gruppo Regionale di Supporto dell'Area Progettuale "ICT nelle scuole": PROGETTUALITÀ E PROCESSI INNOVATIVI Francesca Scalabrini-Gruppo Regionale di Supporto.
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
grande contenitore nel quale vengono risolti i diversi aspetti del vivere sociale. I singoli individui trovano proprio nell interazione reciproca lo spazio.
Università della Calabria Facoltà di Lettere e Filosofia Corsi di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Corso di Teoria e metodi di Progettazione.
Per una pedagogia delle competenze
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
L’indagine OCSE-PISA: il framework e i risultati per la matematica
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Il portfolio dello studente. Valutazione tradizionale 1.
Le Mappe della Conoscenza
Concetto di competenza Cercemaggiore Istituto comprensivo 18 marzo 2010 Secondo incontro Filippo Bruni.
53° C.D. Laboratorio Scientifico Laboratorio realizzato con i Fondi PON FESR Il Referente Il Dirigente Scolastico Carmela Secondulfo Anna Spina.
Indicazioni compilazione Curricolo anno scolastico 2013/2014
La ricercazione partecipativa
Obbligo formativo a 16 anni
Matematiche Elementari da un Punto di Vista Superiore
Organizzazione del curricolo e opportunità di apprendimento
LEGGERE LE INDICAZIONI PER
SVILUPPO COGNITIVO E APPRENDIMENTO IN ADOLESCENZA
Insegnare storia nella scuola primaria
TRA SEMPLIFICAZIONE E FACILITAZIONE
(a cura di Daniela Maccario)
Problem Solving: capacità di risolvere problemi
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
Programmazione Didattica Trieste, gennaio 2015.
Leoni-andis. COMPRENSIVITA’ COME UNITARIETA’ PROGETTUALE Esperienze che vanno nella direzione della continuità:  di percorso verticale tra diversi gradi.
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
1 PRIMA SCIENZA PONTEDERA 4 DICEMBRE 2014 PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO Cristina Duranti.
TEORIA E METODI DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE SCOLASTICA 1 aprile 2014.
Il curricolo ?... Spunti di riflessione.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE DIDATTICA GENERALE - MODULO A I SEMESTRE.
VALUTARE PROVE SEMISTRUTTURATE Laboratorio 29 aprile 2014.
D.D. Bussoleno (To) VIAGGIO VERSO IL CURRICOLO Temevo il mio ritorno tanto quanto avevo temuto la mia partenza; entrambi appartenevano all’ignoto e all’imprevisto.
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
La TRASPOSIZIONE E LA mediazione didattica
Laboratorio dedicato neoimmessi a.s
ISTITUTO COMPRENSVO DI ALI’ TERME POF
Le abilità di studio Corso Neoassunti A.S
Perché le TIC nella Didattica
Conoscenze, abilità, competenze
La produzione del testo - 1 -
SITUAZIONE “Frenesia da riforma”, Proliferazione documenti Cambia tutto ma …. CAMBIA BEN POCO Incertezza momento politico Scarsa motivazione docenti.
IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO NEGLI ADULTI
Alcuni spunti di riflessione sulla didattica della matematica.
COME APPASSIONARSI ALLA MATEMATICA?
Comprendere la pratica per progettare il cambiamento professionale Patrizia Magnoler Università degli Studi di Macerata.
SFP – a.a. 2007/08DIDATTICA GENERALE MARIO CASTOLDIAZIONE DI INSEGNAMENTO LA DIDATTICA TRA NEGAZIONE (idealismo) RIDUZIONE A TECNICA (positivismo) ESTENSIONE.
1 Didattica e Pedagogia - saperi dell’insegnamento (della religione) Prof. Dariusz GRZĄDZIEL.
L'insegnamento scientifico nella Scuola dell'infanzia
LA DIDATTICA LABORATORIALE
Formatore: Giacomazzi Trova Manola. NATIVI DIGITALI I nostri studenti sono cambiati radicalmente. Gli studenti non sono più quelli per cui il nostro sistema.
NUOVE PROSPETTIVE DI VALUTAZIONE. New assessment È una valutazione di apprendimenti e di competenze in un’ottica processuale, soggettiva e intersoggettiva,
INCONTRI CON I TUTOR DEI NEOASSUNTI anno scolastico 2015/ e 14 APRILE 2016.
DISCIPLINE SCIENTIFICHE E TIC Competenze che si vogliono mettere in atto Materiali e strumenti Descrizione dell’attività Osservazioni e riflessioni PNSD.
LA TRASPOSIZIONE E LA MEDIAZIONE DIDATTICA 24 marzo 2015.
Un progetto… in rete Angela Berto I.M.S. “Sandro Pertini” di Genova Angela Berto I.M.S. “Sandro Pertini” di Genova.
La LIM permette di: accedere a quantità infinite di informazioni visualizzare filmati o immagini interagire con testi ed esercizi (costruzione di testi.
LE RAPPRESENTAZIONI MENTALI E LE MAPPE CONCETTUALI la costruzione di conoscenze e le strategie di elaborazione.
Transcript della presentazione:

TEORIA E METODI DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE SCOLASTICA 31 marzo 2015

Didattizzazione. Trasformazione del sapere scientifico in sapere scolastico. Assiologizzazione. Rendere formativo il sapere scientifico anche attraverso la sua elaborazione in termini morali. Ruolo fondamentale degli studenti nell’elaborazione del sapere proposto, nella devoluzione del compito, nella costruzione di un sapere generativo. La polarità epistemologica non può essere semplicemente giustapposta a quella educativa, ma deve essere integrata nella struttura dell’azione didattica (Damiano, p.155) La non neutralità delle tecniche didattiche (Ciari)

Un modello per comprendere

Campo della mediazione AREASORGENTEAREASORGENTE AREABERSAGLIOAREABERSAGLIO

Tipi di mediatori (Damiano)

I mediatori attivi Si compiono attraverso l’esperienza diretta, intesa come azione fisico-percettiva. Vengono selezionati a ragione del loro potenziale formativo. Richiedono un’attenta selezione spazio-temporale della loro attivazione. Prescelti per la loro elevata trasferibilità. Necessitano di tempi adeguati all’esperienza….per cui vanno scelti per la loro EMBLEMATICITA’ Vanno collocati strategicamente nel calendario scolastico.

Il mediatore attivo Favorisce l’apprendimento nascosto (esperienza, conoscenza tacita) Essendo fondato sull’esperienza, offre occasioni per lo sviluppo delle routine, delle competenze. E’ SINGOLARE E CONTESTUALIZZATO E’ CONCRETO Aspetti caratterizzanti: suscita motivazione, integra tutte le componenti del soggetto.

Cosa può produrre l’esperienza La conoscenza fisica, percettiva (astrazione empirica…il riccio punge) L’elaborazione di strutture singole che si combinano in un insieme per originare azioni sempre più complesse. Si alimentano processi cognitivi superiori (astrazione riflettente). Alimentare la presa di coscienza Riuscire e comprendere ………quale mediatore attivo state vivendo? ………per i piccoli o anche per gli adulti?

Mediatori attivi vissuti

I mediatori iconici Corrispondenza al reale ma non solo (vedi i ponti…) Far vedere lo schema della realtà (l’atomo) Rendere visibile qualcosa che non è visibile (la circolazione del sangue) Un processo in atto tracciato con un grafico (un elettrocardiogramma) Disegno di un modello di funzionamento (vasi comunicanti, ADDIE) Organizzare (tabelle, mappe, reti) Raccogliere e connettere elementi, estrarre caratteristiche (elenchi, cataloghi…) Rappresentare spazi da punti di vista diversi (la mappa del percorso)

Corrispondenza al reale ma non solo (vedi i ponti…)

Il non visibile

Motore a 4 tempi La circolazione sanguigna

Rappresentare spazi da punti di vista diversi (la mappa del percorso)

Raccogliere e connettere elementi, estrarre caratteristiche (elenchi, cataloghi…)

Requisiti didattici dei mediatori iconici Oggettivazione: la «cosa da studiare» diventa «cosa fisica simile» rendere manipolabile l’oggetto, nei suoi componenti esplosi (es. il motore). rendere visibile la funzionalità (anche amplificando alcune parti, es. Ochanine) Come operare - Lavorare per approssimazioni (osservazione, correzione…si tratta di controllare per chiarire progressivamente i concetti) - Supportare azioni di controllo reciproco, di confronto sulle produzioni per migliorare la comprensione

Distanziamento e controllo

La densità Comprendere un elevato numero di informazioni in rappresentazioni rapide e concise

cronogramma istogramma Diagramma di flusso

Le mappe – Marco Guastavigna

La mappa concettuale è uno strumento per rappresentare in forma spaziale l’organizzazione delle conoscenze su un argomento rendendo evidenti i concetti e le loro relazioni. Le mappe

Novak e Gowin È una rappresentazione che permette di evidenziare i due versanti che contribuiscono alla costruzione di conoscenza: da un lato le conoscenze acquisite attraverso la documentazione, dall’altra le idee, domande, osservazioni del singolo o della classe. Al vertice vi è la domanda chiave che guida la ricerca.

Diagrammi di Venn

Le linee del tempo….

E ancora….. Insegnare l’uso dei mediatori iconici Insegnare a leggere i mediatori iconici Usare i mediatori iconici per… Portare alla luce le pre-conoscenze La valutazione continua e finale delle conoscenze