DEPOSITO BILANCI IN FORMATO XBRL AL REGISTRO IMPRESE Introduzione al corso del 7 aprile 2010 Aspetti normativi.

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DEPOSITO BILANCI IN FORMATO XBRL AL REGISTRO IMPRESE Introduzione al corso del 7 aprile 2010 Aspetti normativi

Il D.P.C.M. DEL 10/12/2008 ha completato il quadro normativo necessario all’adozione dell’eXtensible Business Reporting Language (XBRL)

La tecnologia XBRL non rappresenta un nuovo set di principi contabili ma un vero e proprio linguaggio in grado di codificare qualsiasi documento contabile, in particolare il bilancio d’esercizio

Comunicazione economico-finanziaria L’efficacia della comunicazione economico- finanziaria può soppesarsi considerando due dimensioni: La qualità dei contenuti La modalità di divulgazione

I rendiconti offerti su supporto cartaceo non sono adatti all’immediata e sicura elaborazione elettronica per la difficoltà di standardizzazione data dalla complessità e varietà dei fenomeni aziendali

Nascita e diffusione di XBRL La creazione dell’XBRL è la conseguenza dell’intuizione di un professionista contabile statunitense, CHARLES HOFFMAN, che ha creato un linguaggio informatico capace di descrivere, in modo standardizzato e indipendente dai principi contabili i rendiconti aziendali rendendoli immediatamente trasferibili e processabili

obiettivo Eliminare i costi, i tempi e gli errori insiti nelle fasi di stampa, lettura e selezione delle informazioni ritenute rilevanti e di ridigitazione dei dati ai fini della interpretazione attraverso i software di analisi e benchmarking

La Tassonomia La XBRL taxonomy è l’insieme dei concetti potenzialmente utilizzabili in una istanza di documento (es. il bilancio d’esercizio). La codifica e decodifica di un documento XBRL hanno un senso solo attraverso una tassonomia predefinita e condivisa

Introduzione in Italia Grazie all’interesse delle Università di Trento, Ferrara e Macerata e al supporto di varie istituzioni, quali l’ABI, il Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti, il Consiglio nazionale dei ragionieri e periti commerciali, in Italia si inizia a discutere di XBRL nel 2003

Dal D.L. 223/2006 al D.P.C.M. 10/12/08 L’art. 37 c. 21 bis del D.L. n. 223 del 4 luglio 2006 (decreto Bersani) dispone: “Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentita l’A.E., entro il 31/12/2006 sono stabilite le specifiche tecniche del formato elettronico elaborabile per la presentazione del bilancio di esercizio…”

Dal maggio 2007 si apre la prima sperimentazione pubblica del nuovo linguaggio con l’invio, su base volontaria di n. 905 rendiconti in formato XBRL

Il D.P.C.M. 10/12/2008 Individua i due formati (XBRL e XML) nonché i soggetti chiamati in concreto a curare la loro implementazione su scala nazionale (XBRL Italia e CNIPA). Individua inoltre i soggetti obbligati ad applicare le nuove tecnologie e detta la tempistica prevista per la loro concreta adozione

Perché due formati? Il D.L. 223/06 volle codificare due distinti flussi informativi fra il mondo delle aziende italiane ed il Registro delle Imprese: da un lato i rendiconti (documenti fondati su dati a carattere prevalentemente numerico) dall’altro un’ampissima serie di altri atti legati alla vita delle imprese (costituzioni, modifiche statutarie, poteri, ecc)

SOGGETTI OBBLIGATI Qualsiasi soggetto giuridico tenuto a depositare il proprio bilancio d’esercizio presso il R.I. escluso Le società quotate Quelle che redigono il bilancio secondo gli IFRS Le banche e gli altri istituti finanziari Le assicurazioni le società da esse controllate o consolidate

PDF/A Consente l’archiviazione a lungo termine dei documenti digitali caratterizzati da testo ed immagini Serve per codificare i documenti in modo da garantirne l’esatta riproduzione indipendentemente dai sistemi impiegati Autoconsistenza: il file generato deve incorporare tutte le informazioni necessarie (non solo testo ed immagini) ma anche i font e i colori per rappresentare i documenti senza bisogno di acquisire informazioni esterne.

SVILUPPI FUTURI La pratica elettronica di fido: l’impiego di XBRL potrebbe permettere una rapida acquisizione a costo zero e priva di errori ed il trattamento delle informazioni necessarie semplificando il rapporto fra banca e imprese Dichiarazione dei redditi e studi di settore: semplificazione dei modelli di dichiarazione e maggiore capacità informativa