Piani comunicativi e cittadinanza competente in sanità Marco Ingrosso Università di Ferrara.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
CONCILIAZIONE DEI TEMPI FAMIGLIA-LAVORO-CITTÀ
Advertisements

Alessandra Risso Project Cicle Management Il ciclo di vita del progetto europeo Etica e metodologia della progettazione europea.
Management in Change Edizione Obiettivi del programma 1. Saper interpretare il ruolo di manager in modo adeguato ai nuovi contesti 2. Migliorare.
COORDINAMENTO NAZIONALE COUNSELLOR PROFESSIONISTI Regione Lombardia
GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
Costituzione dell’Osservatorio Società della Salute
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
Marketing e Comunicazione
Mantova 15 ottobre 2012 Provincia di Mantova Il coordinamento provinciale servizi per la prima infanzia Ipotesi di progetto Ettore Vittorio Uccellini1.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
DOCUMENTO FINALE Verso la pratica del bilancio sociale
LA COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA
New Public Management Prof. Federico Alvino.
COMUNICARE IL TERRITORIO
Lezione di economia e direzione Il controllo direzionale.
Lapproccio condiviso per lo sviluppo delle competenze della P.A. C. Penati Roma – 13 dicembre 2007.
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
Politiche di promozione turistica pubblica Processo di regolazione della politica di promozione turistica pubblica: ASSENZA DI UNA LOGICA PROGRAMMATORIA.
I piani di zona nei comuni partner Il piano di zona come strumento per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione del sistema di servizi sociali.
Progettazione di aziende agro-sociali
Lautovalutazione come strumento a supporto della programmazione regionale Roma, 9 novembre 2011 Silvia Ciampi Isfol.
STRUMENTI COMUNICAZIONE D’IMPRESA
Il bilancio di sostenibilità della Camera di Commercio di Milano
Controllo strategico nella Regione Abruzzo
2 PAROLE CHIAVE 1) Sistema di accreditamento Valida e credibile attestazione della capacità delloggetto della valutazione di soddisfare i bisogni dei.
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
Corso di Marketing – Maria De Luca
Marketing dei Servizi: Il Marketing Sanitario Maria De Luca
Il controllo di gestione: obiettivi, attori e strumenti
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
COMUNICAZIONE PUBBLICA Le figure professionali 3° lezione 3 ottobre 2008 Anno Accademico 2008/2009.
15° lezione 23 ottobre 2009 Anno Accademico 2009/2010 Struttura e organizzazione di un Ente Locale.
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Percorso Formativo Comunicare la salute Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della salute (CNESPS)
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
La Pubblica Amministrazione e lo sviluppo delle reti locali. Nuovi modelli organizzativi Fabio Campetti Linnovazione delle politiche pubbliche: lesperienza.
LA CRESCITA PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELLA PROV. AUT. DI BOLZANO Bolzano 5 settembre 2008 Presentazione di: ALDO ANCONA Agenzia nazionale per i servizi.
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
IL GRUPPO e LA RETE 16 FEBBRAIO 2013.
Territorio, Sistema, Destinazione, Nuovi Mercati 3 aprile 2014 Umberto Martini.
Un futuro da formare Inclusione Sociale: diritto per tutti, dovere di tutti Ferrara, 4 luglio 2008 Contributo degli Enti di Formazione 1. Una questione.
Il Piano di Zona: strumento di programmazione del sociale
Analisi elaborata dalla dott
1 Piero Cattaneo - Università Cattolica S. Cuore Milano e Piacenza - Istituto Sociale Torino Le figure di sistema nella promozione dell’insegnamento di.
“ La comunicazione è ormai saldamente riconosciuta tra i doveri dello Stato. E' un mezzo strategico e non sussidiario, per conseguire un bene pubblico.
1 L’AZIONE DI SISTEMA PER L’INNOVAZIONE NEI SERVIZI PER L’IMPIEGO: IL PROGETTO Comunicazione e marketing come leva per favorire l’accesso ai.
Nuovi strumenti di cooperazione per la promozione e l’attuazione dell’e-government Giulio De Petra Direttore dell’Area Innovazione per le Regioni e gli.
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Psicologia della comunicazione organizzativa
Dirigente Scolastico Lombardia
Policy making condiviso nelle organizzazioni pubbliche: il ruolo della funzione centrale Personale e Organizzazione.
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
Il FORMEZ al passo coi tempi. Il Formez domani Il Formez oggi Il Formez ieri.
Progetto SPRINT LA POSTA IN GIOCO DEI PIT  ATTIVAZIONE DI INEDITE POSSIBILITA ’ DI AZIONE PER LO SVILUPPO  NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI ISTITUZIONALI 
Governare le relazioni per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli Adele Di Stefano – Dipartimento 3D ASL Frosinone.
Progettazione e gestione di gruppi nel servizio sociale Annamaria Campanini Università degli studi di Milano Bicocca.
DIREZIONE AZIENDALE DELLE PROFESSIONI SANITARIE - D.A.P.S.
Servizio Assistenza Distrettuale Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Servizio Assistenza Distrettuale, Medicina Generale, Pianificazione.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
1 La Carta dei Servizi nell’ Azienda USL di Modena Maurizia Gherardi - Sistema Comunicazione e Marketing - URP aziendale - Modena 26 Ottobre 2005 La riedizione.
I sistemi di Programmazione e Controllo nelle Amministrazioni pubbliche (P & C) a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
Kick Off Meeting Ancona 25 febbraio 2016 Francesca Carvelli Simona Mazzoli Unità Informazione e comunicazione Agenzia protezione civile Regione Emilia-Romagna.
La rete di servizi Perché parliamo di rete? Cos’è una “rete organizzativa”? Chi sono gli attori della rete? Come funziona una rete?
1 Percorso formativo-laboratoriale ‘Il sostegno alla genitorialità oggi: pensare e agire le alleanze educative nella comunità’ Empowerment di rete/Comunità.
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l’infanzia e l’adolescenza. Politiche.
Corso di Sociologia della Salute Promuovere e Comunicare la salute: limiti e opportunità.
1 Piano di zona per i servizi sociali dell’ambito distrettuale di Tradate.
Transcript della presentazione:

Piani comunicativi e cittadinanza competente in sanità Marco Ingrosso Università di Ferrara

Applicazioni ITC in Sanità pubblica  nuove dotazioni di Ict nei servizi  applicazioni e-Health (digitalizzazione cartella, telemedicina, sorveglianza a distanza);  Supporto all’organizzazione e verifica aziendale;  servizi informativi e comunicativi rivolti ai cittadini (URP, Uffici Stampa, Siti);  innalzamento delle competenze comunicative degli operatori;  sviluppo di Piani comunicativi nelle Asl e nei servizi;  partecipazione a Reti comunicative territoriali e/o tematiche.

Modelli comunicativi in Sanit à  Il modello direttivo - di tipo determinista e comportamentista - con cui si guida  Il modello persuasivo - di tipo lineare e unidirezionale con feedback (simile a quello di mercato) - in cui si mostra e si afferma  Il modello “di servizio” - bi (o poli) direzionale - in cui si crea un “senso” e un “mondo comune” co-implicativo

Vantaggi della Comunicazione Organizzata MIGLIORAMENTI RISPETTO A:  al raggiungimento degli obiettivi (efficacia);  alle procedure e al clima organizzativo del servizio (efficienza);  ai rapporti coi propri interlocutori (utenti, agenzie esterne, cittadinanza, ecc.) (qualità)  soddisfazione aspettative del pubblico (effetto attesa)  alla crescita di competenze dei cittadini-pazienti (effetto accumulo)

PROSPETTIVA DEL “CONSENSO INFORMATO E PARTECIPATO ALLARGATO”  diritto ad una informazione puntuale e distribuita (su terapie, prevenzione, promozione)  diritto alla comunicazione (per avere “consenso”, patto condiviso, alleanza terapeutica e promozionale)

ORIENTAMENTI POLITICO- GESTIONALI E RUOLO DELLA COMUNICAZIONE ORIENTAMENTO PUBBLICISTA: risposta a bisogni oggettivi in condizioni di eguaglianza e imparzialità COM: estensione dimensione politica in senso generalista (identità pubblica del servizio)

ORIENTAMENTI POLITICO-GESTIONALI E RUOLO DELLA COMUNICAZIONE ORIENTAMENTO ECONOMICISTA: indirizzi neo-liberisti e neo-efficientisti COM.: comunicazione trascurata (politica dei fatti compiuti); comunicazione emergenziale di fronte a conflitti

ORIENTAMENTI POLITICO-GESTIONALI E RUOLO DELLA COMUNICAZIONE ORIENTAMENTO AZIENDALISTA: miglioramento efficacia e efficienza secondo modelli organizzativi privatisti COM.: tecniche persuasive e di marketing

ORIENTAMENTI POLITICO-GESTIONALI E RUOLO DELLA COMUNICAZIONE ORIENTAMENTO ORGANIZZATIVISTA: miglioramento efficacia e efficienza secondo modelli organizzativi specifici COMUNICAZIONE come strumento organizzativo mirato al “pubblico interno” e al “pubblico esterno”

ORIENTAMENTI POLITICO-GESTIONALI E RUOLO DELLA COMUNICAZIONE ORIENTAMENTO VALUTAZIONISTA: miglioramento decisionalità e qualità secondo modelli organizzativi di legittimazione istituzionale COM. propagandistica (presentazione identità, pubblicizzazione certificazioni di fronte al pubblico dei clienti da informare)

ORIENTAMENTI POLITICO-GESTIONALI E RUOLO DELLA COMUNICAZIONE ORIENTAMENTO PROMOZIONALE: creazione di un sistema locale a rete e gestione democratico-partecipativa delle priorità territoriali COM.: supporto dimensione partecipativa, interazione con comunicazione mediatica, relazione fiduciaria verso i cittadini, supporto sviluppo stili di vita sani e agenda territoriale per la qualità della vita

I Piani comunicativi come strumento organizzativo e di governance “Il piano di comunicazione è uno strumento che serve a programmare le azioni di comunicazione di una organizzazione in un certo arco temporale”  finalizzazione(il perché comunichiamo)  attori (il chi comunica e a quali destinatari)  prodotti (il cosa si dovrebbe realizzare)  strumenti e risorse  visione complessiva (Il piano di comunicazione nelle amministrazioni pubbliche, Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Funzione Pubblica, 2004)

I Piani comunicativi: obiettivi  Sviluppare una strategia  Coordinare servizi comunicativi e operativi, messaggi, strumenti, canali  Sviluppare un’immagine e uno stile riconoscibile  Accrescere motivazione operatori e partecipazione interna  Sviluppare la partecipazione sociale  Sviluppare l’interscambio con altre istituzioni, portatori di interessi, media (comunità locale)

I Piani comunicativi: livelli  livello interorganizzativo di territorio e di comunità locale  livello organizzativo di azienda o ente pubblico  livello operativo di servizio

Il Piano Comunicativo Territoriale (PCT) In collegamento con Piani di Salute e Piani Sociali di Zona Evitare che i cittadini restino distanti ed esclusi dalla progettazione Project management dello “spazio comune” fra attori che concorrono al benessere della comunità locale

Il PCT: ragioni  presentare il sistema degli interventi e dei servizi come frutto di un intento unitario e coordinato;  migliorare la conoscenza e la comunicazione reciproca fra gli attori sociali  interagire con altre programmazioni territoriali;  attivare un effettivo ascolto e comunicazione coi cittadini;  interagire coi canali mediatici locali  sostenere progetti promozionali che coinvolgono ampi target di popolazione.

“Centro di Comunicazione Socio- sanitaria Locale” (CCSL)  Osservatorio: analizzare stampa e media locali; monitorare la comunicazione attori sociali; effettuare valutazioni di impatto delle campagne informative e comunicative avviate  Piano della Comunicazione Sociale e/o Sanitaria Locale (PCSL) progettazione e gestione  Progetti educativi e promozionali, coordinare le attività di educazione e promozione della salute per ampi terget

Il Piano Comunicativo Aziendale (PCA)  gestione degli obiettivi generali  mission e identità aziendale  comunicazione interna  informazione e comunicazione ai cittadini  crisis management in situazioni critiche  consenso informato e partecipato allargato

Il Piano Comunicativo del Servizio (PCS) “ Progettazione, attuazione e verifica di un programma di scambi comunicativi continuativi, adeguati e opportuni nei confronti degli utilizzatori e degli altri interlocutori del servizio, basato sull ’ istituzione e il mantenimento di un clima fiduciario condiviso, finalizzato al perseguimento degli obiettivi autonomamente definiti, nel quadro della mission e dei principi generali dell ’ organizzazione di cui il servizio fa parte o con cui coopera ”

Strategia e Stile comunicativo del PCS La strategia comunicativa è la scelta combinata dei messaggi, degli stili, dei canali, delle relazioni, delle reti finalizzata al raggiungimento degli obiettivi e della mission del servizio

Caratteristiche del PCS  Continuità (sistematicità, periodicità, riconoscibilità, presenza);  Adeguatezza (“giustezza” dimensionale ed efficacia dei canali, mezzi, risorse umane e finanziarie utilizzate);  Opportunità (“qualità comunicativa” in termini di tipo d’intervento, momento, tono della comunicazione, recezione,…).

Strategia e Stile comunicativo del PCS STILE COMUNICATIVO: tipicit à dei modi di agire, di comunicare, di relazionarsi con gli interlocutori assunta da una organizzazione in coerenza coi propri scopi

Tipologia di Strategie e Stili  A -Strategie unidirezionali o del consenso fiduciario  B - Strategie bidirezionali o del consenso informato  C - Strategie polidirezionali o della co- decisione cooperativa

ESEMPIO TIPO A -Strategie unidirezionali Il servizio sceglie di presentarsi come efficiente, moderno, rassicurante basandosi su modalità comunicative prevalentemente unidirezionali orientate ad ottenere un consenso fiduciario. Ritenendo di essere ben funzionante, vuole (di)mostrare la propria efficienza, per cui chiede consenso a scelte operative e ad innovazioni che ritiene di prestare efficacemente al cittadino;

ESEMPIO B - Strategie bidirezionali Un secondo stile del servizio può essere quello connotato da disponibilità, accoglienza, conoscenza dei destinatari, autorevolezza delle informazioni e pratiche offerte. In questo caso si preferiscono forme comunicative bidirezionali con gli utenti principali volte a sviluppare un effettivo consenso informato rispetto alle pratiche e alle opportunità offerte;

ESEMPIO C - Strategie polidirezionali Un terzo esempio di stile può essere indicato per quei servizi che intendono connotarsi come credibili, responsabili, attivi, aperti alla partecipazione, dialoganti, attenti alla sicurezza e al benessere individuale. In questo caso le scelte vanno verso una polidirezionalità dei messaggi comunicativi, con un adattamento alle differenze fra interlocutori, ricercando forme di co-responsabilizzazione cooperativa.

Stile e strategia Stile e strategia sono due facce della stessa medaglia che comportano passaggi attuativi, come:  Definire la propria tipicità;  Esserne consapevoli e organizzare il consenso interno;  Trovare legittimazione istituzionale;  Presentare, giustificare e far valere la propria tipicità verso gli interlocutori;  Verificare la recezione, l’adeguatezza, il consenso presso gli interlocutori;  Ricalibrare o ridefinire il proprio stile sulla base dei risultati di una fase di sperimentazione.

Un nuovo patto fra cittadini e servizi. L’investimento comunicativo a supporto della welfare community e di politiche di benessere sociale dovrebbe essere basato su un nuovo patto fra cittadini e rete dei servizi fondato sulla partecipazione, la costruzione di relazioni fiduciarie, l’attuazione adeguata dei diritti di salute e benessere sociale.

 Ingrosso M., La Promozione del Benessere sociale. Progetti e politiche nelle comunit à locali, a cura, Angeli, Milano,  I Piani comunicativi sociali e sanitari: ragioni, difficolt à, benefici attesi, in M. Ingrosso, op. cit., 2006  Fra reti e relazioni: percorsi nella comunicazione della salute, cura e introduzione al numero monografico di Salute e Societ à, 1, 2007 (Angeli ed., Milano).  La salute comunicata. Ricerche e valutazioni nei media e nei servizi sanitari, a cura, FrancoAngeli, Milano,  Self-help e associazionismo fra pazienti: intrecci e nuove opportunit à, in Cipolla C. e Maturo A., a cura, Scienze sociali e salute nel XXI secolo, Angeli, Milano, 2008 Riferimenti bibliografici