EFFETTI DEL DRAGAGGIO DI SABBIE RELITTE SUL POPOLAMENTO A POLICHETI IN UN’AREA A LARGO DI ANZIO (TIRRENO CENTRALE) INTRODUZIONE L’ISPRA ha condotto, per.

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EFFETTI DEL DRAGAGGIO DI SABBIE RELITTE SUL POPOLAMENTO A POLICHETI IN UN’AREA A LARGO DI ANZIO (TIRRENO CENTRALE) INTRODUZIONE L’ISPRA ha condotto, per conto della Regione Lazio, uno studio di monitoraggio (prima, durante e dopo) sulle comunità bentoniche relativo agli effetti delle attività di dragaggio di sabbie relitte a largo di Anzio (Roma). In questo lavoro viene analizzato il popolamento a policheti presente nell’area di dragaggio e nell’area circostante per valutare l’estensione spaziale del disturbo, tempi e modi di recupero. Loia M., La Valle P., Lattanzi L., La Porta B., Targusi M., Nicoletti L. ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, Via di Casalotti 300, Roma MATERIALI E METODI Area di studio: circa 3 miglia a largo di Anzio (RM) a profondità comprese tra 40 e 56 m (figura 1). Dragaggio di sabbie relitte: febbraio-maggio 2007 (area dragata di 1,25 Km 2 ); 2 repliche per stazione mediante benna Van Veen (superficie di presa di 0,1 m 2 ). Campionamento: 10 stazioni (A1 – A10) di cui 3 interne al sito di dragaggio (A1, A2 e A3) (figura 2). Fasi di studio: prima (novembre 2006), durante (aprile 2007), 4 mesi (settembre 2007) e 9 mesi dopo il dragaggio (febbraio 2008). Attività di laboratorio: sorting, identificazione del taxon Polychaeta. Elaborazione dati: numero di specie (S) e di individui (N), indici di Margalef (d) e di Shannon-Weaver (H’). DISCUSSIONI I risultati ottenuti evidenziano come gli effetti delle attività di dragaggio siano limitati ai popolamenti presenti nelle stazioni interne al sito di dragaggio. Dopo 9 mesi tali popolamenti sono ancora differenti, in termini di abbondanza e di diversità specifica, rispetto a quelli delle stazioni esterne all’area dragata. La maggiore ricchezza e diversità specifica che caratterizza le stazioni interne è principalmente dovuta al cambiamento del sedimento presente. L’asportazione del sedimento, infatti, ed in particolare la rimozione dello strato pelitico posto al di sopra del deposito di sabbie relitte, ha dato origine ad un significativo incremento della frazione sabbiosa del sedimento che ha quindi favorito l’insediamento di specie legate a substrati di diversa granulometria. RISULTATI I popolamenti a policheti rinvenuti nella fase “prima” risultano caratterizzati da specie tipiche di ambienti fangosi come Heteromastus filiformis, Terebellides stroemi, Lumbrineris gracilis, Nematonereis unicornis e Nephtys hystricis. In generale, nei diversi periodi di studio nelle stazioni esterne si osserva una riduzione di abbondanza e diversità specifica (tabella 1). Nelle stazioni interne si assiste, nella fase “durante”, ad una completa defaunazione. “Dopo 4” mesi dal dragaggio sono presenti solo poche specie, mentre “dopo 9” mesi si registra un deciso aumento nel numero di specie e di individui e il popolamento è caratterizzato anche dalla presenza di specie tipicamente sabulicole, non rinvenute nelle precedenti fasi, come Laonice cirrata, Prionospio steenstrupi e Gonianda maculata. Figura 1 – Area di studio, sito di dragaggio e alcune fasi del campionamento Area di studio Sito di dragaggio Figura 2 – Numero di specie (S) e numero di individui (N) rinvenuti nelle diverse stazioni durante i diversi periodi di campionamento. Il poligono rosso delimita l’area di dragaggio. n. specie n. individui A1 A2 A3 secca di Costacuti Prionospio steenstrupi Goniada maculata A1 A2 A3 Laonice cirrata Tabella 1 – Indici di Margalef e di Shannon-Weaver