MISTERI LUMINOSI giovedì TRANSIZIONE MANUALE Rivolgiamoci a Maria, con l’intercessione di Santa Umiltà da Faenza, per chiederLe che possiamo fare esperienza.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Le transizioni delle diapositive sono MANUALI Anno C 10 gennaio 2010 Domenica II tempo ordinario.
Advertisements

DEI SEGNI COMPIUTI DA GESÙ
Anno C 20 gennaio 2013 Domenica II tempo ordinario Musica: Salmo 95. Cantabo Domino (3’) Cappella antiqua di München.
Anno C 17 gennaio 2016 Domenica II tempo ordinario Domenica II tempo ordinario Musica: Salmo 95 “Cantabo Domino” Cappella antica di München Immagini delle.
Cana “Tribus miraculis” evoca il terzo miracolo a Cana.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOiGalilea FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO.
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOICana “Tribus miraculis” evoca il terzo miracolo a Cana FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
Monges de Sant Benet de Montserrat II Quaresima B 2006 L’Aria 22 del Messia di Haendel (4’48) invita tutti gli stanchi e oppressi, ad andare da Gesù Figlio.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Anno C FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO.
MISTERI GLORIOSI domenica e mercoledì TRANSIZIONE MANUALE.
MISTERI DOLOROSI martedì e venerdì TRANSIZIONE MANUALE.
Musica liturgica della Gallia
Musica: Preghiera ebraica
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a
Domenica XIV tempo ordinario 9 luglio 2017 Anno A.
Qualche pensiero intorno ai Misteri della luce Clik per continuare.
BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO A
Musica liturgica della Gallia
Questo è una rielaborazione sulle letture della Messa di
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
12.00.
BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO C
“Tribus miraculis” evoca oggi il terzo miracolo a Cana
DOMENICA 2 quaresima B 2015 Il tenore che canta “L’Agnello di Dio” del Requiem di Britten, ci fa pensare alla tenerezza di Gesù confrontata alla morte-risurrezione.
Domenica XIV tempo ordinario 3 luglio 2011 Anno A.
Ascoltando l’antifona di “Gesú Re” di Arvo Pärt, entriamo nel Mistero
Ascoltando l’ antifona “Gesù Re” d’Arvo Pärt, entriamo nel Mistero
FESTA DEL BATTESIMO Luogo del Battesimo
MISTERI LUMINOSI giovedì TRANSIZIONE MANUALE.
Chiesa della Trasfigurazione
12 agosto 2012 Domenica XlX tempo ordinario Anno B
FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO
Musica: Preghiera ebraica
MISTERI DOLOROSI martedì e venerdì TRANSIZIONE MANUALE.
domandò ai suoi discepoli:
Seconda domenica di Quaresima 4 marzo 2007
Musica liturgica della Gallia
DOMENICA 2 quaresima B 2018 Il tenore che canta “L’Agnello di Dio” del Requiem di Britten, ci fa pensare alla tenerezza di Gesù davanti alla morte-risurrezione.
Essa è costituita da tre parti.
Immagini del monte Tabor
xVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
2. MISTERI LUMINOSI giovedì transizione manuale.
BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO C
BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO A
II DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.
BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO B
IL SANTO ROSARIO. IL SANTO ROSARIO Per sua natura la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano nell'orante.
xVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
II DOMENICA DI QUARESIMA
Immagini sull’esperienza del Tabor, nel 2017
17 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA
DOMENICA 18 tempo ordinario anno B Regina
Domenica II tempo ordinario 20 gennaio 2019 Anno C
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
Ascoltando l’antífona di “Gesù Re” d’Arvo Pärt, entriamo nel Mistero
FESTA DELLA TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
ANDIAMO ALLA FESTA Giovanni 2,1-11.
xVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Con il salmo 109 di Schütz adoriamo Gesù, il Figlio
BATTESIMO DEL SIGNORE ANNO C
Dal Vangelo secondo Giovanni 6,51-58
Dal vangelo secondo Giovanni 2,1-12
Ascoltando l’antifona di “Gesù Re” d’Arvo Pärt, entriamo nel Mistero
Preghiera in famiglia Battesimo di Gesù.
IL CORPO E SANGUE DI CRISTO
Dal vangelo secondo Giovanni 2,1-12
III Domenica del Tempo Ordinario Dal Vangelo secondo Marco 1,
Dal vangelo secondo Luca 3,
Dal vangelo secondo Luca 3,
Transcript della presentazione:

MISTERI LUMINOSI giovedì TRANSIZIONE MANUALE

Rivolgiamoci a Maria, con l’intercessione di Santa Umiltà da Faenza, per chiederLe che possiamo fare esperienza dell’Amore di Gesù, Suo Figlio.

La devozione di Santa Umiltà verso la Vergine Maria è straordinaria. Un legame profondo la unisce alla Madre del Signore fin dalla sua giovinezza. «Si raccomandava sempre a Dio, pregando continuamente e facendo grande elemosina, sottomessa - dopo che a Lui - alla sua gloriosa madre, la Vergine Maria, che scelse come sua signora e padrona». (Silvestro Ardenti, “Vita della beata Umiltà faentina”, cap. I°). Il monastero faentino, dedicato a Santa Maria Novella, nasce per un preciso ordine di Maria che appare alla santa nella sua celletta eremitica: «Dopo poco tempo, la santa donna in una visione della Regina del Cielo: Maria desiderava fermamente che edificasse a suo onore e devozione un monastero di monache. Ad Umiltà questo comando sembrò molto duro e arduo, perché restando in quella solitudine riceveva la consolazione dello spirito che tanto aveva desiderato. Tuttavia, decise di obbedire alla Regina del Cielo». (Id. cap. 19°) Anche nei Sermones la devozione a Maria è largamente attestata: non solo le sono dedicati due interi sermoni (il III e il IX), ma il suo nome ricorre nei Sermoni ben 527 volte! Un solo piccolo esempio: «E in che modo io, meschinissima, sono stata invitata a fare un’opera così grande? Io sbigottisco, Madonna mia, e meravigliandomi provo timore, perché non so fare e non so dare ciò che non ho…».

PRIMO MISTERO: Il Battesimo di Gesù al fiume Giordano Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento». (Matteo 3, 13-17)

Giovanni che gridava nel deserto, quel buon Battista che profetava, lo proclamò al popolo giudaico. Annunciava con la bocca e indicava con il dito la dolce umanità del Signore, fatta di bellezza, e prometteva da questa la salvezza per loro, in virtù della passione annunciata. E battezzò nel fiume Giordano quella carne dolce e splendente.

SECONDO MISTERO: Il primo segno di Gesù alle nozze di Cana Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua - chiamò lo sposo e disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù: egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. (Giovanni 2, 1-11)

Diciamo «Ave» con il massimo rispetto, e ancor di più nell’intimo infiammiamoci d’amore. Uniamoci a Gabriele e con desiderio diciamo «Ave» per ricevere grazie dalla piena di grazia. La Vergine Maria è immensamente generosa, ed è la via più sicura per coloro che ascoltano. Seduta sul trono, grande regina nella reggia celeste, la Vergine Maria si china verso coloro che la pregano.

TERZO MISTERO: L’annuncio del Regno di Dio e l’invito di Gesù alla conversione Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». (Matteo 1, 14-15)

Noi abbiamo come fratello il nostro Signore, il nostro creatore, il nostro re e, se vorremo seguirlo, avremo parte con Lui al regno come eredi. Egli è la nostra amorevole amicizia, la nostra gloria infinita, la nostra perfetta letizia. Egli è il nostro creatore che ci ha creati, il nostro redentore che ci ha redenti, il nostro fattore che ci ha salvati, e ci salva ogni giorno, e ci custodisce dai nemici e ci nutre all’ombra delle sue ali come una chioccia i suoi pulcini.

QUARTO MISTERO: La trasfigurazione di Gesù sul Tabor Circa otto giorni dopo questi discorsi Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con Lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con Lui. Mentre questi si separavano da Lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quel giorno non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. (Luca 9, 28-35)

I Santi ricevono vita e gioia proprio dalla bellezza di Cristo e di sua Madre. La sua umanità è santa, gloriosa, dolce e beata più di un favo di miele, ed essi non se ne possono saziare. Il cibo divino che più di ogni altra pietanza li rallegra con l’amore è il dolce viso di Gesù. Ardono di carità e si accendono di un amore sempre più grande, una fiamma che è dolce e soave, e non può mai estinguersi.

QUINTO MISTERO: L’istituzione dell’Eucarestia nell’Ultima Cena Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché Egli venga». (1Corinzi 11, 23-26)

Padre clementissimo, esaudisci il mio desiderio: dammi il Pane di cui ho fame, non il pane che viene a mancare dinanzi ai commensali, ma Colui che è il Pane degli Angeli e la vita degli uomini, che romane in eterno, e dice di sé stesso: «Io sono il Pane vivo che discende dal Cielo». E dammi la bevanda di cui ho sete, non il vino che inebria e fa errare i saggi, ma la bevanda gustosa e il Vino purissimo dal tralcio della vera vite.

elaborazione: m MADONNA ODIGHITRIA detta ICONA DELLA MALTA, Monastero di Santa Umiltà (Faenza) Testi tratti dal libretto IL ROSARIO CON SANTA UMILTÀ