Modulo 2 Gli elaborati del progetto esecutivo LA GESTIONE DEI LAVORI Modulo 2 Gli elaborati del progetto esecutivo
Il piano di manutenzione dell’opera Normativa : Il regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture», DPR 207/2010 - Sezione IV - Progetto esecutivo Art. 38 – Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti; DEFINISCE LE MODALITA’ Inoltre, le Norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) , hanno introdotto l’obbligo di allegare al progetto strutturale esecutivo il piano di manutenzione della parte strutturale dell’opera. L’attività di manutenzione dell’intervento al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità l’efficienza ed il valore economico. Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l'attività di manutenzione dell'intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l'efficienza ed il valore economico. Il piano di manutenzione va depositato unitamente agli elaborati progettuali ed è costituito da tre documenti: Il manuale d’uso: si riferisce all'uso delle parti più importanti del bene, ed in particolare degli impianti tecnologici. Il manuale contiene l'insieme delle informazioni atte a permettere all'utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché per evitare uso improprio e la manutenzione dell’opera durante il ciclo di vita. Il manuale di manutenzione: si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti del bene ed in particolare degli impianti tecnologici. Fornisce le indicazione per la corretta manutenzione anche tramite i centri di assistenza Il programma di manutenzione: Fornisce un programma di controlli ed interventi da eseguire sull’opera, suddiviso in : sottoprogramma delle prestazioni Sottoprogramma dei controlli. Sottoprogrammi degli interventi di manutenzione Approfondimento Piano di manutenzione-Fabbricato
CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI Normativa: Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture». DPR 207/2010 - Sezione IV - Progetto esecutivo Art. 40 – Cronoprogramma Esso rappresenta, l’andamento nel tempo degli importi dei lavori da eseguire. Il risultato finale dello studio è, in pratica, un diagramma che riporta sull’asse verticale gli importi progressivi a partire da zero (in corrispondenza della data di inizio dei lavori) fino all’importo complessivo di tutti i lavori (in corrispondenza della data di ultimazione), e sull’asse orizzontale i tempi di esecuzione. Sono indicati: Sull’asse orizzontale (ascissa) i tempi (giorni, settimane e i mesi). Sull’asse verticale (ordinata) i tipi di lavorazione. Stabilisce la durata dei lavori e il relativo stato di avanzamento dei lavori, costituisce la base per l’aggiornamento dei prezzi e controlla la fase di esecuzione. Come rappresentato nella figura, in un lasso di tempo di 49 giorni (riportati sull’asse orizzontale) si prevede la realizzazione di un’opera di importo pari a circa 155.000,00 euro. Dallo stesso grafico risulta, ad esempio, che il 14° giorno dovrebbero essere realizzate opere per un importo di circa 40.000,00 euro Approfondimento * Il cronoprogramma dei lavori
CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI Gruppi omogenei di lavorazione Dopo avere completato la stima definitiva di un progetto esecutivo, occorre elaborare una tabella riepilogativa dei Gruppi omogenei di lavorazione (ad esempio : SCAVI, STRUTTURE IN C.A., IMPIANTO ELETTRICO, ecc.), contenente sia le aliquote percentuali (TOTALE DEI LAVORI: 100%). Tale tabella conterrà, inoltre, gli importi di ogni Gruppo omogeneo. Ogni Gruppo di lavorazione deve essere collocato in ordine temporale, in funzione della logica esecuzione dell’intera opera di progetto. Il diagramma di Gantt rappresenta, appunto, la sequenza delle lavorazioni distribuite nell’arco dei giorni consecutivi concessi in Contratto. Es.: cronoprogramma parte I Es.: cronoprogramma Orio Litta Approfondimento * Il cronoprogramma dei lavori
CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI PROCEDURA PER LA REDAZIONE DEL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI Qui di seguito viene indicata la sequenza logica delle operazioni necessarie per la stesura di un Cronoprogramma: Individuazione dei Gruppi omogenei di lavorazione. Esempi :scavi, strutture in ca., impianto elettrico ecc.. Individuazione degli importi per ogni Gruppo. Assegnazione della percentuale di manodopera per ogni Gruppo. Assegnazione del numero di lavoratori previsti per ogni Gruppo. Calcolo dei giorni lavorativi necessari per ogni Gruppo. Calcolo dei giorni consecutivi necessari per ogni Gruppo. Collocazione temporale di ogni Gruppo (data inizio). Realizzazione diagramma di Gantt. Realizzazione diagramma rappresentativo del Cronoprogramma. Redazione della relazione tecnica a corredo del Cronoprogramma.
Calcolo dei giorni lavorativi necessari Uno dei metodi più semplici per ottenere il numero di giorni lavorativi necessari per la esecuzione di una determinata lavorazione consiste nel ricavare gli uomini giorno necessari. Nella figura riportata qui sopra, è stato fissato, per il Gruppo esaminato, un costo medio orario della manodopera di 20,00 euro; sono stati fissati, inoltre : . la incidenza percentuale della manodopera (pari al 30%); . il numero di lavoratori addetti alla esecuzione (pari a 2); . il numero di ore lavorative giornaliere (pari a 8) Supponendo, a titolo d’esempio, che l’importo della lavorazione sia di 3.000,00 euro, si otterrebbe il seguente calcolo : · Importo manodopera (30%) = 3.000,00 x 30 / 100 = 900,00 euro · Uomini giorno = 900,00 / (20,00 x 8) = 5,6 · Numero giorni lavorativi = 5,6 / 2 = 2,8 che andrà arrotondato a 3. Indicato quindi con : · I = importo Gruppo di lavorazione · P= percentuale incidenza manodopera · C= costo orario della manodopera · O = N° lavoratori previsti · N = numero ore giornaliere · NGL = Numero giorni lavorativi necessari Si avrà la seguente formula risolutiva : NGL = (I x P/100) / (C x N x O)
Calcolo dei giorni consecutivi In fase di progettazione, il tecnico non conosce l’effettivo periodo di esecuzione dei lavori, ma deve comunque stimare i giorni consecutivi necessari per la realizzazione dell’opera. E’ logico, quindi, effettuare calcoli medi con il metodo descritto qui di seguito. Dopo avere assegnato i giorni festivi annui ed i giorni presumibili di andamento stagionale sfavorevole nell’esempio di figura posto pari a 13, desumibile dai dati statistici relativi alla Regione nella quale sarà realizzata, l’opera di progetto, per semplice sottrazione verranno calcolati i giorni utili per ogni anno, che nell’esempio risultano pari a 236. Tale determinazione consentirà, in modo automatico, di ricavare per ogni Gruppo omogeneo, in funzione dei giorni lavorativi necessari, i giorni consecutivi da considerare nella stesura del diagramma di Gantt e, quindi, del Cronoprogramma. A tale scopo occorrerà applicare la seguente semplice formula: Numero giorni consecutivi NGC = (NGL x 365) / 236 (arrotondamento per intero) Indicando con : · I = importo Gruppo di lavorazione (euro) · P= percentuale incidenza manodopera · C= costo orario della manodopera · O = N° lavoratori previsti · N = numero ore giornaliere · GA = numero giorni all’anno (365) · GU = numero giorni utili all’anno · NGL = Numero giorni lavorativi necessari · NGC = Numero giorni consecutivi necessari Si avrà: NGC = (I x P/100) / (C x N x O) x (GA / GU)
2° metodo: Il metodo delle condizioni climatico-ambientali Un metodo diverso per la determinazione dei giorni consecutivi necessari, si basa sul concetto delle condizioni climatiche ambientali di cui alla Circolare C/175 della Cassa per il Mezzogiorno, emanata nel 2 marzo del 1982, in applicazione della Legge n. 741 del 10.12.1981 (artt. 1, 9, 10 e 16) Ai fini della determinazione del programma convenzionale dei lavori, per la determinazione dell’eventuale compenso revisionale, sono state ipotizzate tre distinte situazioni possibili : . A1 - condizioni climatiche favorevoli . A2 - condizioni climatiche normali . A3 - condizioni climatiche sfavorevoli A seconda delle condizioni ipotizzate si avrà una produzione variabile tra il 15% ed il 90% rispetto alla produzione ottimale, in considerazione dell’andamento climatico stagionale e delle festività. In base a tali valori medi annui, è possibile ricavare altrettanti coefficienti (Ci): C1 = 100/82,5 = 1,21 per la classe A1 - Favorevole C2 = 100/65,00 = 1,54 per la classe A2 - Normale C3 = 100/58,75 = 1,70 per la classe A3 – Sfavorevole Avendo indicato con NGC = numero di giorni consecutivi necessari NGL = numero di giorni utili necessari Ci = coefficiente moltiplicativo (in funzione della classe climatico ambientale) Si avrà: NGC=NGL x Ci=365 X 1,54= 236 Es.: cronoprogramma Orio Litta
IL COMPUTO METRICO Nel Computo Metrico sono definite le operazioni necessarie per la realizzazione del progetto e sono stimate le quantità dei materiali e delle lavorazioni necessarie per completare l’opera. IL COMPUTO METRICO ESTIMATIVO Una volta completato il Computo Metrico, associando alle quantità di ogni lavorazione il relativo prezzo unitario, si determina il preventivo particolareggiato dell’opera o Computo Metrico Estimativo che definisce il costo di costruzione. L’elenco dei prezzi unitari e un documento in cui per ogni materiale o per ogni categoria di lavori il progettista prevede un prezzo unitario. Sono predisposti dal progettista incaricato ed è parte integrante del progetto esecutivo. 1) La prima fase necessaria alla realizzazione del Computo Metrico è la “Classificazione delle lavorazioni” e consiste nell’individuazione di tutte le operazioni necessarie per realizzare l’opera. Nel Computo Metrico le lavorazioni o opere compiute devono essere elencate secondo il loro sviluppo cronologico di cantiere; a cominciare da quelle necessarie alla organizzazione del cantiere (Opere provvisionali, Scavi, demolizioni, etc.) per finire con le lavorazioni legate alle finiture. Esempio: Listino prezzi 2015 comune di Milano OPERE COMPIUTE CIVILI E URBANIZZAZIONI
IL COMPUTO METRICO ESTIMATIVO 2) La seconda fase nel processo di redazione di un Computo Metrico è la “Misurazione delle lavorazioni” e consiste, come è facile intuire, nel valutare la giusta quantità per ogni lavorazione necessaria all’esecuzione del progetto. • ogni opera deve essere misurata con l’appropriato unità di misura (mq, mc, t) • la misurazione delle quantità di ogni lavorazione deve essere eseguito usando appositi metodi (ad esempio, misurazione in linea d’asse, usata per computare elementi con sviluppo lineare; la misurazione “fuori tutto” (escludendo i fori), e quella “vuoto per pieno” usata per superfici in cui la presenza delle forature non è rilevante) Non tutte le lavorazioni possono essere misurate, per ragioni tecniche o economiche; in questi casi la lavorazione è considerata unitariamente e si dice che l’opera si valuta “a corpo”. La terza fase corrisponde alla stima dei prezzi unitari; fa sì che un Computo Metrico diventi Estimativo. Una volta descritte e misurate le lavorazioni necessarie alla realizzazione del progetto, è possibile procedere alla stima del loro valore di costo. La stima dei prezzi unitari da attribuire ad ogni lavorazione può essere effettuata per via sintetica oppure per via analitica. La stima sintetica prevede l’impiego dei prezziari o dei listini (curati dalle Camere di commercio, dagli enti locali oppure dagli Ordini professionali), i quali forniscono valori del prezzo unitario delle lavorazioni. Qualora una lavorazione non sia contenuta nei prezziari a disposizione, si procede alla determinazione del prezzo unitario per via analitica, ciò significa che devi ricostruire il costo della lavorazione tenendo conto del costo della mano d’opera, dei materiali e del capitale tecnico necessario alla realizzazione delle opere compiute. Sulla base di questo documento si può effettuare la programmazione degli investimenti e possono essere valutate le offerte formulate dalle imprese, mentre il costruttore ha la possibilità di valutare la convenienza delle opere da eseguite (in fase preventiva) e utilizzare i dati del computo nelle fasi di ordinazione e contabilità (in corso d’opera). Esempio di computo Esempio: Listino prezzi 2015 comune di Milano OPERE COMPIUTE CIVILI E URBANIZZAZIONI
IL COMPUTO METRICO ESTIMATIVO I soggetti che utilizzano IL CME sono: • l'appaltante, che sulla base del CME può ;effettuare la programmazione degli investimenti, la richiesta delle offerte alle imprese appaltatrici, la valutazione delle offerte presentate dall’impresa appaltatrice; • il progettista, che può effettuare il controllo progetto e redigete il programma dei lavori; • la direzione lavori, per il controllo dell’avanzamento lavori, la contabilità e predisposizione dei SAL ; • il responsabile del procedimento: per la validazione del progetto e l'approvazione SAL; • l'appaltatore (impresa di costruzioni), proporre la migliore offerta per la realizzazione delle opere in progetto; per la programmazione dei lavori e l’approvvigionamento dei materiali, per la richiesta di riconoscimento dei SAL. Esempio: Listino prezzi 2015 comune di Milano OPERE COMPIUTE CIVILI E URBANIZZAZIONI
LA CLASSIFICAZIONE La classificazione è la scomposizione dell’opera in parti fisiche elementari. Le classificazioni possono essere fatte : per funzioni o per materiali e lavorazioni La classificazione per funzioni (UNI 8290): consiste nel descrivere l’organismo partendo ̋̋dal Basso ̋̋ dagli scavi per la realizzazione dagli scavi di fondazioni, per poi proseguire con le opere delle fondazioni, la struttura portante, le pareti, i solai, le coperture, i rivestimenti, agli impianti e alle rifiniture La classificazione del sistema edilizio scompone l'organismo edilizio in parti funzionali e le raggruppa in: - classi di unità tecnologiche - unità tecnologiche - classi di elementi tecnici. Norma UNI 8290: Classificazione
La classificazione per materiali e lavorazioni 1. Le opere vengono distinte facendo riferimento diretto all’organizzazione del cantiere edile. 2. Le opere sono raggruppate sulla base delle categorie di lavoro collegate ai singoli operatori che intervengono nel processo. 3. Realizza una corrispondenza diretta tra gli elementi della classificazione e gli elementi fisici della costruzione; Tabella : Materiali e lavorazioni Opere di imprenditoria edile Opere complementari Impianti tecnologici Demolizioni Scavi e trasporto alle discariche Calcestruzzo, acciaio per cementi armati, casseri Murature e tavolati di mattoni e conglomerati Solai Soffittature Intonaci Isolanti e coibenti Tetti e coperture Tubi e canne Caldane, vespai e sottofondi Pavimenti Rivestimenti interni e esterni Posa in opera e assistenze murarie Opere da lattoniere Opere da falegname Opere da fabbro Opere da vetraio Opere da verniciatore Impianti idrosanitari Impianti del gas Impianti elettrici Impianto di produzione del calore Impianto di condizionamento Impianto di comunicazione Impianto di elaborazione elettronica Impianto antincendio Impianto di smaltimento di rifiuti e fognatura Impianto ascensori
La misurazione Serve per determinare le quantità degli elementi fisici classificati. Le misurazioni devono essere facilmente ricostruibili dagli operatori. Per questo ci si avvale di: La misurazione in linea d’asse viene eseguita misurando le lunghezze dei lati sul loro asse fino ad intersecare l’asse del lato coincidente; La misurazione fuori tutto si considera la superficie netta intesa come differenza tra la sua area al lordo di vuoti e rientranze e la somma delle aree di quest’ultimi. (Pieno-Vuoti) La misurazione vuoto per pieno si considera al lordo della superficie della parete senza alcuna detrazione dei vuoti (solo se questi sono di piccola entità). Approfondimento: la misurazione
Esempi di unità di misura La misurazione Misurazione in linea d’asse Misurazione fuori tutto Misurazione vuoto per pieno Esempi di unità di misura Tipologia di opera Unità di misura Scavi Volume Murature portanti Volume Murature non portanti Superficie Opere in c.a. Volume Solai, coperture , pavimenti ed Intonaci Superficie Impianti elettrici Punti luce
L’ELENCO DEI PREZZI UNITARI D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 - Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»- Art. 41 – Elenco dei prezzi unitari La stima dei prezzi unitari può avvenire per via sintetica oppure per via analitica Sintetica : Per condizioni esecutivi ordinari si utilizzano i prezziari ufficiali redatti dalle regioni, redatti dalle Camere per il Commercio. Sono comprensivi di spese generali ed utili. Analitica : Si applica quando ricorrono condizioni straordinarie, quando le lavorazioni, tecnologie o materiali non sono presenti sui prezziari. Esempio: Esempi su: http://www.acca.it/Prezzari-net/Home/TabId/1051/Default.aspx
La stima dei prezzi per via analitica In caso di mancanza del prezzo unitario delle singole lavorazioni o forniture nel listino prezzi adottato, si procederà secondo quanto disposto dall’art.34, comma 2, del D.P.R. 554/1999: applicando alle quantità di materiali, mano d'opera, noli e trasporti, necessari per la realizzazione delle quantità unitarie di ogni voce, i rispettivi prezzi elementari dedotti da listini ufficiali o dai listini delle locali camere di commercio ovvero, in difetto, dai prezzi correnti di mercato aggiungendo all’importo così determinato una percentuale per le spese relative alla sicurezza dal 3% al 5%; aggiungendo ulteriormente una percentuale variabile tra il 13% e il 15%, a seconda della categoria e tipologia dei lavori, per spese generali; aggiungendo infine una percentuale del minima del 10 per cento per utile dell'appaltatore. Nota: ne deriva che i «costi fissi» ammontano (mediamente) al 26,5% del costo tecnico di costruzione
Esempi di stime dei prezzi per via analitica Da inserire spese per la sicurezza
Quadro economico Segue ....
SCHEMA DI UN QUADRO ECONOMICO DI SPESA A. IMPORTO PER FORNITURE E LAVORI A. Importo dei Lavori e delle forniture A.1 Importo dei lavori a base d'asta A.2 Importo delle forniture a base d'asta A.3 Oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso Totale importo dei lavori e delle forniture (A.1+A.2+A.3) B. SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE B. Somme a disposizione dell'Amministrazione B.1 Spese tecniche comprensive di contributi previdenziali B.2 Rilievi, diagnosi iniziali, accertamenti e indagini B.3 Allacciamento ai pubblici servizi B.4 Imprevisti B.5 Acquisizione aree o immobili B.6 Accantonamento di cui all’articolo 133 del D.Lgs.163/2006 B.7 Spese per attività di consulenza o di supporto, compresi oneri R.U.P.di cui all'art. 92 del D.Lgs. 163/2006 B.8 Spese per commissioni giudicatrici B.9 Spese per pubblicità B.10 Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste dal capitolato speciale d’appalto, collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici Totale Somme a disposizione dell'Amministrazione (B1+….+B10) C. I.V.A C. I.V.A. C.1 I.V.A. su Lavori e Forniture C.2 I.V.A. su Somme a disposizione dell'Amministrazione TOTALE COMPLESSIVO RICHIESTO A FINANZIAMENTO (A+B+C) TOTALE SPESA AMMISSIBILE
Individuazione della tipologia dei costi della sicurezza I costi della sicurezza vengono comunemente suddivisi in costi denominati ordinari ed in costi speciali da detrarre dall'importo complessivo dell'opera per individuare l'importo dei lavori da assoggettare a ribasso d'asta I costi ordinari (o diretti) sono quelli in generale necessari per l'attuazione di tutta la normativa vigente in materia di sicurezza e di salute sul posto di lavoro e che, se anche non estrinsecati, sono di fatto già contenuti nella stima dei lavori. SONO COSTI ORDINARI QUELLI: per le delimitazioni delle aree di scavo, la protezione dei fronti di scavo, ecc.. per l’installazione del cantiere per l’illuminazione per l’impianto elettrico e altri impianti necessari all’esecuzione dei lavori per le opere provvisionali per la viabilità di cantiere per gli apprestamenti logistici per la prevenzione incendi per la gestione delle emergenze per la formazione e informazione dei lavoratori per la sorveglianza sanitaria per tutte quelle opere e interventi necessari per rispettare il D. Lgs. 81/2008 per la redazione della documentazione di sicurezza (POS, Pi.MUS, progetto ponteggio, ecc.). I costi speciali (o specifici) sono i costi aggiuntivi a quelli ordinari per apprestamenti, DPI interferenziali, opere, procedure, disposizioni, prestazioni specificatamente previste nel PSC e richieste in aggiunta al fine di eliminare le interferenze o le particolari situazioni di rischio. SONO COSTI SPECIALI QUELLI: per riunioni di coordinamento e incontri periodici in cantiere con il CSE per l’individuazione di cavi e condutture sotterranee per rilievi, calcoli e misure necessarie alla sicurezza per la segnaletica di sicurezza deputata ad eliminare i rischi da interferenze per particolari opere provvisionali di protezione contro le interferenze per i DPI atti ad eliminare i rischi da interferenze per i presidi antincendio previsti dal PSC per il presidio sanitario previsto dal PSC per i DPI per i visitatori o per i fruitori della struttura oggetto di intervento
Oneri della sicurezza In materia di gare pubbliche di appalto, gli oneri della sicurezza, sia nel comparto dei lavori che in quelli dei servizi e delle forniture, vanno distinti in: oneri finalizzati all’eliminazione dei rischi da interferenze (adeguatamente quantificati dalla stazione appaltante nel DUVRI), che non possono essere soggetti a ribasso, trattandosi di costi necessari, finalizzati alla massima tutela dell’integrità dei lavoratori. 2. oneri concernenti i costi specifici connessi con l’attività delle imprese, e (quindi, oneri “interni”). che sono aperti al confronto concorrenziale e soggetti a ribasso, e vanno indicati dai concorrenti nelle rispettive offerte affinchè la stazione appaltante possa valutarne la congruità (nel procedimento di verifica delle offerte anomale) rispetto all’entità ed alle caratteristiche del lavoro, servizio o fornitura da appaltare.
Oneri della sicurezza da non sottoporre a ribasso d'asta QUADRO RIEPILOGATIVO DEI COSTI DELLA SICUREZZA COMPUTATI NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO TIPO CATEGORIA (DESCRIZIONE) IMPORTI NOTE ALLEGATE AP Apprestamenti a perdere € 3.491,65 indicano apprestamenti che non possono essere riutilizzati presso altri cantieri (DPI, opere provvisionali, ecc.) AA Apprestamenti ammortizzabili € 7.562,07 Beni strumentali all’esercizio dell’impresa (ponteggi metallici, attrezzature, mezzi d’opera, ecc.). Trattandosi di beni durevoli i relativi costi vanno computati tenendo conto dell’ammortamento degli stessi AN Apprestamenti a nolo € 3.740,28 Indicano apprestamenti noleggiati per l’utilizzo esclusivo nel cantiere in argomento – gli oneri vanno computati per intero MDO Mano d’opera € 1.642,20 Identificano i costi della eventuale manodopera impiegata ai fini della sicurezza (es. addetto a terra per controllo uscita automezzi dall’area di cantiere), costi da computare in funzione delle ore di impiego. TOTALE ONERI INDIRETTI € 16.436,19 Oneri della sicurezza da non sottoporre a ribasso d'asta TOTALE ONERI INDIRETTI (o Specifici) DELLA SICUREZZA (computati nel Piano di sicurezza e coordinamento) non sottoporre a ribasso d'asta
Individuazione dei costi della sicurezza NEL PREZZIARIO DELLE OPERE PUBBLICHE Se si utilizzano listini che non prevedono tale impostazione: Esempio di calcolo Utilizzando il preziario delle opere pubbliche della Regione Lombardia (parte M - sicurezza opere compiute, pag.417) Il listino prevede un prezzo unitario e l'indicazione dell'incidenza della mano d'opera, dei noli e dei materiali. CALCOLO DEI COSTI DELLA SICUREZZA nel PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO TIPO DESCRIZIONE NOTE ALLEGATE IMPORTI AP Apprestamenti a perdere indicano apprestamenti che non possono essere riutilizzati presso altri cantieri (DPI, opere provvisionali, ecc.) AA Apprestamenti ammortizzabili Beni strumentali all’esercizio dell’impresa (ponteggi metallici, attrezzature, mezzi d’opera, ecc.). Trattandosi di beni durevoli i relativi costi vanno computati tenendo conto dell’ammortamento degli stessi AN Apprestamenti a nolo MDO Mano d’opera CALCOLO DEI COSTI DELLA SICUREZZA nel PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO TIPO DESCRIZIONE NOTE ALLEGATE IMPORTI AP Apprestamenti a perdere indicano apprestamenti che non possono essere riutilizzati presso altri cantieri (DPI, opere provvisionali, ecc.) AA Apprestamenti ammortizzabili Beni strumentali all’esercizio dell’impresa (ponteggi metallici, attrezzature, mezzi d’opera, ecc.). Trattandosi di beni durevoli i relativi costi vanno computati tenendo conto dell’ammortamento degli stessi AN Apprestamenti a nolo MDO Mano d’opera
IL CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 - Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» - L’ art. 43 – Schema di contratto e capitolato speciale d’appalto Lo schema di contratto contiene le clausole dirette a regolare il rapporto tra stazione appaltante ed esecutore , con particolare riferimento a: a) termini di esecuzione e penali; b) programma di esecuzione dei lavori; c) sospensioni o riprese dei lavori; d) oneri a carico dell'esecutore; e) contabilizzazione dei lavori a misura e a corpo; f) liquidazione dei corrispettivi; g) controlli; h) specifiche modalita' e termini di collaudo; modalita' di soluzione delle controversie. Allo schema è allegato il capitolato speciale d’appalto (CSA) che riguarda le prescrizioni tecniche, le condizioni da rispettare durante la fase esecutiva ed i rapporti con le amministrazioni aggiudicatrici ed i soggetti affidatari dei lavori pubblici. E’ diviso in due parti: La prima contiene tutti gli elementi necessari per una compiuta definizione tecnica ed economica dell’oggetto dell’appalto. La seconda : le modalità di esecuzione, le misurazioni, i requisiti di accettazione dei materiali, le specifiche prestazionali le prove ecc… Esempio di capitolato speciale d’appalto
Esempio di CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
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