PURGATORIO Paradiso terrestre Purgatorio Antipurgatorio.

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Transcript della presentazione:

PURGATORIO Paradiso terrestre Purgatorio Antipurgatorio

I CANTO - Approdo sulla spiaggia del purgatorio - Incontro con Catone - Invocazione alle muse - Approdo sulla spiaggia del purgatorio - Incontro con Catone - Cerimonia di purificazione - Personaggi: Dante, Virgilio e Catone

Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, 3 che lascia dietro a sé mar sì crudele; e canterò di quel secondo regno dove l’umano spirito si purga 6 e di salire al ciel diventa degno. Ma qui la morta poesì resurga, o sante Muse, poi che vostro sono; 9 e qui Calïopè alquanto surga, seguitando il mio canto con quel suono di cui le Piche misere sentiro 12 lo colpo tal, che disperar perdono. Dolce color d’orïental zaffiro, che s’accoglieva nel sereno aspetto 15 del mezzo, puro infino al primo giro, a li occhi miei ricominciò diletto, tosto ch’io usci’ fuor de l’aura morta 18 che m’avea contristati li occhi e ’l petto. Lo bel pianeto che d’amar conforta faceva tutto rider l’orïente, 21 velando i Pesci ch’erano in sua scorta. P R O T A S I I’ mi volsi a man destra, e puosi mente a l’altro polo, e vidi quattro stelle 9 24 non viste mai fuor ch’a la prima gente. Goder pareva ’l ciel di lor fiammelle: oh settentrïonal vedovo sito, 27 poi che privato se’ di mirar quelle! I N V O C A Z I O N E Metafora (Dante paragona la sua poesia ad una nave) Le quattro stelle sono l'allegoria delle quattro virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza). M A O S M T E R N O T N O O M I C O Figlie del re Pierio. Sfidarono le muse a una gara di canto, vinta da Calliope

Incontro con Catone l'Uticense Com’io da loro sguardo fui partito, un poco me volgendo a l ‘altro polo, 30 là onde il Carro già era sparito, vidi presso di me un veglio solo, degno di tanta reverenza in vista, 33 che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista portava, a’ suoi capelli simigliante, 36 de’ quai cadeva al petto doppia lista. Li raggi de le quattro luci sante fregiavan sì la sua faccia di lume, 39 ch’i’ ’l vedea come ’l sol fosse davante. Dal francese vieux (francesismo) Parte descrittiva ripresa da Lucano nella Pharsalia In lui risplendono le quattro virtù cardinali

Catone -Difensore delle istituzioni repubblicane, si schierò contro Cesare. -Dopo la sconfitta di Utica, preferì suicidarsi che sottomettersi. -Simbolo della libertà morale che Dante stesso ha scelto di perseguire a prezzo dell'esilio. Guercino, Suicidio di Catone

La figura di Catone in Cicerone e Virgilio Cicerone, Pro Murena, par. 60-62: Virgilio, Eneide, VIII, 666-670: «La natura stessa ti ha fatto uomo nobile ed eccellente, plasmato alla dignità, all'equilibrio, alla grandezza d'animo, alla giustizia, insomma ad ogni virtù […] Sappiate, o giudici, che Marco Catone ha innate tutte le qualità che noi reputiamo divine e straordinarie». «Lontano aggiunge le desi del Tartaro, le altre porte di Dite, e le pene dei delitti, e te, Catilina, che pendi da una rupe minacciosa e temi il volto delle Furie, e i pii in disparte; Catone che ad essi dà leggi».

Confronto: Catone e Caronte Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, 84 gridando: «Guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo: i’ vegno per menarvi a l’altra riva 87 ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo. E tu che se’ costì, anima viva, pàrtiti da cotesti che son morti». 90 Ma poi che vide ch’io non mi partiva, disse: «Per altra via, per altri porti verrai a piaggia, non qui, per passare: 93 più lieve legno convien che ti porti». Com’io da loro sguardo fui partito, un poco me volgendo a l ‘altro polo, 30 là onde il Carro già era sparito, vidi presso di me un veglio solo, degno di tanta reverenza in vista, 33 che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista portava, a’ suoi capelli simigliante, 36 de’ quai cadeva al petto doppia lista. Li raggi de le quattro luci sante fregiavan sì la sua faccia di lume, 39 ch’i’ ’l vedea come ’l sol fosse davante

Rito di purificazione Quando noi fummo là ‘ve la rugiada pugna col sole, per essere in parte 123 dove, ad orezza, poco si dirada, ambo le mani in su l’erbetta sparte soavemente ‘l mio maestro pose: 126 ond’io, che fui accorto di sua arte, porsi ver’ lui le guance lagrimose: ivi mi fece tutto discoverto 129 quel color che l’inferno mi nascose. Venimmo poi in sul lito diserto, che mai non vide navicar sue acque 132 omo, che di tornar sia poscia esperto. Quivi mi cinse sì com’altrui piacque: oh maraviglia! ché qual elli scelse 135 l’umile pianta, cotal si rinacque subitamente là onde l’avelse. Allegoria della grazia divina Riferito agli ordini di Catone, ma è anche un richiamo all'episodio di Ulisse. Il giunco è l'allegoria dell'umiltà La crescita immediata del ci fa capire che gli orrori dell'Inferno sono definitivamente alle spalle