Attenzione. PERCEZIONE primo sistema di elaborazione degli stimoli sensoriali primo tentativo di dare significato alle informazioni.

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Transcript della presentazione:

Attenzione

PERCEZIONE primo sistema di elaborazione degli stimoli sensoriali primo tentativo di dare significato alle informazioni

sulla grande quantità di materiale che colpisce i nostri organi di senso noi operiamo una selezione filtro dell’attenzione

Attenzione meccanismo attraverso cui selezioniamo da tutti gli stimoli che arrivano ai nostri organi di senso quelle informazioni che verranno effettivamente elaborate Coscienza

principali compiti dell’attenzione: 1.selezionare posizioni nello spazio 2.mettere a fuoco alcuni stimoli ed escluderne altri; 3.distribuire le risorse cognitive tra diversi compiti; 4.concentrarsi per un certo tempo nell’elaborazione di determinati stimoli, anche con un certo sforzo di volontà; 5.vigilare in attesa di riconoscere tra gli stimoli in arrivo degli stimoli critici; 6.seguire, con un certo livello di consapevolezza, le nostre stesse azioni.

Come si sposta l’attenzione nello spazio?  effetto di validità (o effetto Posner):

Attenzione spaziale: capacità attraverso la quale il sistema cognitivo seleziona una posizione dello spazio.

Attenzione spaziale (selezionare una posizione nello spazio) - Orientamento dell’attenzione volontario o automatico - Costi e benefici

Se uno stimolo compare nella posizione spaziale selezionata, allora si registrano dei benefici Se uno stimolo compare in una posizione diversa da quella selezionata, allora si registrano dei costi

Come si misurano i costi e i benefici: Con la procedura sperimentale di Posner confronto tra prove valide, prove invalide e prove neutre

Lo spostamento dell’attenzione ha una stretta relazione coi movimenti oculari, ma…. Orientamento esplicito ed implicito Premesse

L’attenzione è “generata” dagli stessi circuiti neuronali coinvolti nelle trasformazioni sensori- motorie Spostare l’attenzione spaziale visiva corrisponde a programmare un movimento degli occhi senza eseguirlo effettivamente. Teoria premotoria dell’attenzione (Rizzolatti e coll. 1987)

Due tipi di CUE e due tipi di ORIENTAMENTO  Cue (indizio) centrale richiede interpretazione (cue cognitivo) è necessario che i soggetti seguano le istruzioni orientamento volontario attenzione consapevole e controllata

Due tipi di CUE e due tipi di ORIENTAMENTO  Cue (indizio) periferico non richiede interpretazione indipendente dalla volontà dei soggetti orientamento automatico - non può essere interrotto - l'oggetto dell'attenzione è uno stimolo imprevisto o improvviso - non dipende dalla probabilità che la prova risulti valida

+

+ 1234

Orientamento volontario 1 = 10%, 2 = 10%, 3 = 70%, 4 = 10% 0 = tutti 25% (neutre)

Consegne: Gli occhi devono sempre rimanere sul punto di fissazione. L’attenzione deve spostarsi seguendo l’indizio Quando compare lo stimolo bisogna schiacciare il più velocemente possibile un tasto (sempre lo stesso indipendentemente da dove compare lo stimolo) In alcune prove non compare lo stimolo e, quindi, il soggetto non deve rispondere Si misurano i TR

Prova valida

Prova invalida

Risultati  effetto di validità prove valide: 231 ms prove neutre: 243 ms prove invalide: 267 ms benefici: 12 ms costi: 24 ms

Prova invalida Distanza 1

Distanza 2 Prova invalida

Risultati: costo 4° : 10 ms costo 8° : 25 ms costo 12° : 39 ms Effetto Distanza

..Quindi: L’attenzione può essere orientata nello spazio in maniera volontaria, anche in assenza di movimenti oculari (orientamento implicito) Ciò da origine a costi e benefici attentivi

+ Orientamento automatico (neutre: 4 frecce)

+ Orientamento automatico (neutre: tutti lampeggiano)

principali compiti dell’attenzione: 1.selezionare posizioni nello spazio √ 2.mettere a fuoco alcuni stimoli ed escluderne altri; 3.distribuire le risorse cognitive tra diversi compiti; 4.concentrarsi per un certo tempo nell’elaborazione di determinati stimoli, anche con un certo sforzo di volontà; 5.vigilare in attesa di riconoscere tra gli stimoli in arrivo degli stimoli critici; 6.seguire, con un certo livello di consapevolezza, le nostre stesse azioni.

IOR: Inhibition of return …….. quando l’intervallo tra la presentazione del cue (indizio) e dello stimolo (SOA) è superiore ai 250/300 ms e l’attenzione può “ritornare indietro” alla croce di fissazione, si assiste ad una inversione dell’effetto, con le prove invalide associate ad una prestazione migliore rispetto alle valide: Inibizione di ritorno dell’attenzione

SOA (intervallo cue-stimolo) Prove Valide Prove Invalide

IOR: Inhibition of return Funzione adattiva: le posizioni dello spazio già esplorate vengono momentaneamente inibite a vantaggio delle altre.

II funzione  mettere a fuoco alcuni stimoli ed escluderne altri (attività duplice): identificazione e focalizzazione sugli stimoli “utili” inibizione degli stimoli “inutili” Es. lettura

problema della selezione degli elementi rilevanti da quelli irrilevanti esempi: a)effetto Stroop (congruenza tra significato della parola e colore dello sfondo) b)effetto Navon (congruenza tra lettere grandi e lettere piccole nella configurazione globale)

ROSSO VERDE ROSSO VERDE

HHHHHHHHHHHHOOOOOHHHHHOHHHHHOHHHHHHHHHHHHOOOOOHHHHHOHHHHHOHHHHHHHHHHHHOOOOOSSSSSSSSSSSSOOSSSSSOOSSSSSOOSSSSSSSSSSSSOOOOOSSSSSOOSSSSSOOSSSSSSSSSSSSOOHHHHHHHHHHHHOOOOOHHHHHOHHHHHOHHHHHHHHHHHHOOOOOHHHHHOHHHHHOHHHHHHHHHHHHOOOOOSSSSSSSSSSSSOOSSSSSOOSSSSSOOSSSSSSSSSSSSOOOOOSSSSSOOSSSSSOOSSSSSSSSSSSSOO

III funzione  distribuire le risorse cognitive tra diversi compiti : Doppio compito

IV funzione  concentrarsi per un certo tempo nell’elaborazione di determinati stimoli, anche con un certo sforzo di volontà: Attenzione sostenuta

focalizzarsi su un certo compito complesso per un periodo abbastanza lungo minacciata da stanchezza e noia il nostro sistema attentivo tende a ignorare gli stimoli ripetitivi

V funzione  vigilare in attesa di riconoscere tra gli stimoli in arrivo degli stimoli critici: Guidare la macchina  comparsa di un pedone

Vigilanza concentrarsi per cogliere l’accadere di eventi rari compito più difficile che nell’attenzione sostenuta perché comporta anche lunghi periodi di inattività l’attenzione non sufficientemente sollecitata tende a spostarsi su altri canali

VI funzione  seguire, con un certo livello di consapevolezza, le nostre stesse azioni: Comportamento finalizzato; Rilevazione e correzione errori

Consapevolezza e monitoraggio delle proprie azioni nozione di coscienza come consapevolezza (awareness) del proprio mondo interno e del mondo esterno  Funzioni Esecutive