Fonti e periodizzazione della filosofia greca classica A cura di Stefano Ulliana
Panoramica Verranno qui brevemente indicate alcune fonti e testimonianze delle opinioni, riflessioni o dei sistemi di pensiero dei diversi filosofi greci, a partire dai primi frammenti dei presofisti. Di seguito verrà presentata una breve e schematica periodizzazione dello sviluppo articolato e dialettico delle diverse correnti di pensiero greche, sempre a partire dai presofisti, sino alla ripresa altomedievale della speculazione platonica (e all'intreccio con la prima filosofia cristiana).
Fonti e testimonianze della prima filosofia greca Le opere dei primi filosofi greci, i cosiddetti presofisti (o presocratici), ci sono giunte solamente in brevi e sparsi frammenti, che sono stati diversamente raccolti, organizzati ed interpretati. Un importante lavoro di raccolta ed interpretazione è stato quello elaborato e portato a termine da Hans Diels e Walther Kranz, Die Fragmente der Vorsokratiker, Berlino, 1903. Ora a cura di Alessandro Lami, I Presocratici, testimonianze e frammenti da Talete a Empedocle, Milano, Rizzoli 2000. Con ricca bibliografia di riferimento, sia generale che specifica (per singolo pensatore).
Testimonianze degli stessi pensatori, delle loro opinioni e delle loro vite, sono poi presenti nei testi di alcuni pensatori successivi che, come Platone ed Aristotele, si riferirono ai filosofi precedenti per risolverne sinteticamente contrapposizioni od apparenti aporie. A questo proposito devono essere indicati sia i Dialoghi platonici, che Metafisica A, dove Aristotele presenta la prima storia della filosofia greca, apparentemente focalizzata alla risoluzione finale da parte dello Stagirita dei numerosi problemi teorici, che parevano di difficile soluzione al pensiero del tempo. La fonte aristotelica può però essere considerata come pregiudizialmente orientata ad una interpretazione deviata del pensiero dei presocratici, a causa della propria volontà di vittoria nei loro confronti.
Un'altra fonte importante di informazioni circa la vita e le opinioni dei filosofi greci furono le opere dei cosiddetti dossografi. I più importanti furono: Teofrasto con le sue Opinioni fisiche (recuperate in un commento di Simplicio alla Fisica di Aristotele) e, soprattutto, Diogene Laerzio, che con la sua Vite e dottrine dei filosofi seppe riportare e trasmettere alle generazioni future degli studiosi informazioni rilevanti e altamente significative dei principali pensatori, delle loro esistenze e delle loro più o meno sistematiche elaborazioni di pensiero.
Periodizzazione delle principali correnti filosofiche greche 1) Periodo nel quale si sviluppò la ricerca dell'arché, ovverosia del principio unificatore della totalità dei fenomeni apparenti, nella realtà naturale ed in quella umana, con forti influenze nella modificazione e reinterpretazione in chiave razionale dei precedenti racconti mitico-religiosi, relativi alle divinità arcaiche e proto-classiche. Presocratici o Presofisti. 2) Periodo nel quale il pensiero greco concentrò la propria attenzione intorno al soggetto capace di conoscenza ed azione razionale, meditata e riflessa: l'uomo. Umanesimo dei Sofisti e di Socrate.
3) Periodo definito dalla fase classica della filosofia greca, quando con le ricerche di Platone e di Aristotele si cercò di dare un fondamento reale alle conoscenze, alle produzioni ed alle azioni umane. La ricerca filosofico-scientifica puntò allora alla costruzione di una strutturazione del reale, che avesse i caratteri della verità e necessità universale. Fisica, metafisica, etica, arte, descrizione dei fenomeni naturali e biologici, astronomia, matematica, logica divennero le nuove ed esplosive creazioni dell'intelletto umano, in una fase di estremo sviluppo culturale.
4) Periodo delle cosiddette scuole ellenistiche: stoicismo, epicureismo, scetticismo, eclettismo descriveranno la trasformazione in senso prevalentemente esistenziale della filosofia durante la conquista macedone della Grecia e del Medio Oriente, mentre si avvicina progressivamente il momento nel quale Roma diventerà il faro non solo politico, ma anche culturale e religioso dell'intero Mare Mediterraneo. 5) La forte spinta unificatrice dell'Impero di Roma non può non sollecitare la costruzione di un'ideologia mitico- religiosa e culturale pagana, che ben presto cerca di riutilizzare gli strumenti del pitagorismo e del platonismo, come arma di battaglia contro la nuova fede cristiana. Neoplatonismo. La trasformazione filosofica della nuova religione.