Qual è il mio posto nella Chiesa?
S. Teresa di Gesù bambino
La notte dal 2 al 3 gennaio 1873 nasce la nona ed ultima figlia di Luigi Martin e di Maria Guérin. Battezzata nel pomeriggio del giorno 4 nella chiesa di Notre-Dame, la bambina ricevette il nome di Teresa. L'ambiente familiare era tutto pervaso di fede e di pietà. I genitori formarono una famiglia animati dalla preoccupazione principale del bene spirituale delle figlie. Dei nove figli, quattro morirono in giovane età: le altre cinque sorelle diventarono tutte monache.
Teresa, nata quando la mamma aveva 42 anni ed era sofferente e affaticata, aveva ereditato una salute precaria. Da piccina soffriva facilmente di bronchiti, infiammazioni polmonari con febbre alta e oppressione. Di indole e intelligenza precoce, era affettuosissima. Un grave lutto le procurerà una ferita profonda: la morte della mamma avvenuta quando lei aveva quattro anni.
29 maggio 1887, solennità della Pentecoste: Teresa ha 14 anni. : «Soltanto nel pomeriggio, tornando dai vespri, trovai l'occasione per parlare al mio babbo carissimo; tra le lacrime gli confidai che desideravo entrare nel Carmelo. Allora le lacrime sue si unirono alla mie...»
Al Carmelo le monache non erano contrarie al suo ingresso, ma il delegato del Vescovo per il monastero, oppose un veto risoluto, motivandolo con la sua giovane età. Teresa non si arrende: va a Roma dal papa e chiede direttamente a lui il permesso necessario.
Lunedì 9 aprile 1888, dopo tre mesi di attesa, Teresa entra nel Carmelo di Lisieux. Entra al Carmelo «per salvare le anime, e soprattutto per pregare per i sacerdoti». Aveva quindici anni, e più delle altre patì il rigore del freddo e le penitenze prescritte dalla Regola: astinenza perpetua dalle carni, frequenti e prolungati digiuni, tre flagellazioni settimanali, recita notturna della liturgia delle Ore, abito di panno rozzo, biancheria di ruvida tela, il pagliericcio.
Teresa ha un desiderio grande: Voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta, molto breve, una piccola via tutta nuova» La trova leggendo giorno dopo giorno la Parola di Dio: la via tutta nuova, breve, diritta è quella dei “piccoli” del Vangelo: «Se non diventerete come fanciulli non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,13).
Nella sua “autobiografia”, Storia di un'anima, c'è la ricerca del suo posto nella Chiesa: la Chiesa è composta di diverse membra, e che l'occhio non potrebbe essere al tempo stesso anche la mano Cercate con ardore i doni più perfetti, ma vi mostrerò una via ancor più perfetta Durante la preghiera, i miei desideri mi facevano soffrire un vero martirio: aprii le epistole di san Paolo per cercare una risposta e lessi che la Chiesa è composta di diverse membra, e che l'occhio non potrebbe essere al tempo stesso anche la mano. La risposta era chiara, ma non colmava il mio desiderio, non mi dava la pace. Senza scoraggiarmi, continuai la lettura, e trovai sollievo in questa frase: «Cercate con ardore i doni più perfetti, ma vi mostrerò una via ancor più perfetta». E l'Apostolo spiega come i doni più perfetti sono nulla senza l'Amore.
Durante la preghiera, i miei desideri mi facevano soffrire un vero martirio: aprii le epistole di san Paolo per cercare una risposta e lessi che la Chiesa è composta di diverse membra, e che l'occhio non potrebbe essere al tempo stesso anche la mano. non mi ero riconosciuta in alcuno dei membri descritti da san Paolo, o piuttosto volevo riconoscermi in tutti La Carità è la via per eccellenza che conduce sicuramente a Dio. Finalmente avevo trovato il riposo. Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ero riconosciuta in alcuno dei membri descritti da san Paolo, o piuttosto volevo riconoscermi in tutti. La Carità mi dette la chiave della mia vocazione. Capii che, se la Chiesa ha un corpo composto da diverse membra, l'organo più necessario, più nobile di tutti non le manca, capii che la Chiesa ha un cuore, e che questo cuore arde d'amore. Nel cuore della Chiesa mia Madre, io sarò l'amore. Allora, nell'eccesso della mia gioia delirante, esclamai: Gesù, Amore mio, la mia vocazione l'ho trovata finalmente, la mia vocazione è l'amore! Sì, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto, Dio mio, me l'avete dato voi! Nel cuore della Chiesa mia Madre, io sarò l'amore.
Nella notte dal giovedì al venerdì santo (2-3 aprile 1896) ha i primi segni della malattia. L'8 luglio 1897, date le sue gravi condizioni, è trasferita in infermeria. 30 settembre: «Non mi pento di essermi offerta all'Amore». E, alla fine, fissando gli occhi sul suo Crocifisso: «Oh... l'amo!... Dio mio... Vi... amo!...». Dopo aver pronunciato queste parole cadde dolcemente indietro, la testa reclinata a destra.
Il 17 maggio 1925 a Roma, nella Basilica di S. Pietro, si celebrò la solenne canonizzazione della Beata Teresa di Gesù Bambino. Patrona Principale, con Francesco Saverio, di tutte le Missioni Cattoliche Il 14 dicembre 1927 Santa Teresa di Gesù Bambino fu proclamata da Pio XI Patrona Principale, con Francesco Saverio, di tutte le Missioni Cattoliche. Nel 1944 Santa Teresa è nominata Patrona Secondaria di Francia, accanto a Santa Giovanna d'Arco. Il 19 ottobre 1997 Santa Teresa di Lisieux è stata proclamata da Giovanni Paolo II Dottore della Chiesa.