Gerusalemme “Qui tollis peccata mundi”, della Messa in si minore di Bach, ci fa sentire il peccato del nostro secolo: l’amore per il denaro.

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Transcript della presentazione:

Gerusalemme “Qui tollis peccata mundi”, della Messa in si minore di Bach, ci fa sentire il peccato del nostro secolo: l’amore per il denaro

2ª parte del Cammino: Il REGNO verso dove andiamo Lc 13,22 a 19,27 Introduzione -Bisogna entrarvi per la porta stretta (Dom 21) Gli invitati -Siamo invitati al Banchetto del Regno (Dom 22) -Portare la CROCE, condizione per entrarvi (Dom 23) -I PECCATORI vi entrano (Dom 24) Nuovi valori del regno - Valore del denaro in rapporto col Regno (Dom ) -Siamo servi inutili (Dom 27)

Sulla spianata del Tempio troviamo POVERI che reagiscono in modo diverso al denaro: la vedova povera vi getta due monetine, mentre Giuda, il traditore, vi getta le 30 monete Altri POVERI vanno sulla spianata: Giuseppe e Maria per offrire il Figlio, insieme a Simeone e Anna; ancora ragazzo, a 12 anni di età, Gesù ascolta e interroga i maestri; l’adultera vi è perdonata; e, alla fine della vita, Gesù vi piange perchè non ha potuto riunire i figli “come la chioccia” Spianata del Tempio

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Per il Regno, sperperare i beni è amare più il denaro che le persone Vendere le persone o valorizzarle per il denaro è entrare nella vita per la porta falsa Ingresso laterale nella spianata Giuda getta le 30 monete nel Tempio

Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. Maria e Giuseppe, col Bambino e Simeone ed Anna, salgono verso il Tempio, poveri e umili, e si offrono con quanto sono Giuseppe, Maria e il Bambino, nella spianata, incontrano Simeone e Anna: poveri Solo i poveri che “salgono i gradini dell’umiltà” (San Benedetto) non saranno espulsi dal- l’amministra- zione dei beni di Dio

L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Magari l’immaginazione che usiamo per guadagnare denaro servisse per aiutare le persone a crescere! Tutte le ricchezze del mondo non sono nulla in confronto all’acquisire la sapienza della vedova povera, che dà quello che ha (Sap 7,9) Nel “tesoro” della spianata la vedova povera getta quanto ha: due monetine

Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. Per diventare figli della LUCE dobbiamo aprire il cuore a Dio Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti (1Cor1,27) All’età di 12 anni, Gesù ascolta e interroga i maestri nella spianata

Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? In cambio di un denaro, che vale così poco, riceveremo una VITA NUOVA di maggior valore Quelli che sono fedeli agli insegnamenti di Gesù ricevono le vere ricchezze Osteggiato dai farisei che vogliono lapidarlo, Gesù piange per non aver potuto accoglierli “come la chioccia”

Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». Non possiamo servire più padroni Dio è il nostro unico Signore che ci ha messi ai piedi di tutti (“Se ti chiamano alla guida” Salvador Espriu) La donna adultera riceve il perdono

Gesù, non permettere mai che serviamo due padroni, né che la ricchezza Gesù, non permettere mai che serviamo due padroni, né che la ricchezza oscuri il cuore.

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