La Misericordia all’opera

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Transcript della presentazione:

La Misericordia all’opera ciclo di catechesi su le opere di misericordia corporali e spirituali

Preghiera allo Spirito Santo (Liturgia di Bose) Spirito di saggezza e di discernimento, Spirito di Cristo sapienza di Dio, rischiara il nostro cammino. Spirito di giustizia e di umiltà, Spirito di Cristo amico dei poveri, ispira le nostre scelte.

Spirito di pace e di unità, Spirito di Cristo amico dei peccatori, converti le nostre vite. Spirito di coraggio e di perseveranza, Spirito di Cristo il testimone fedele, rendi saldi i nostri cuori. Spirito di misericordia e di fuoco, Spirito di Cristo dolce e mite di cuore, fa’ di noi la dimora di Dio. Amen

opere di misericordia spirituale 1. Consigliare i dubbiosi 2. Istruire gli ignoranti 3. Ammonire i peccatori 4. Consolare gli afflitti 5. Perdonare le offese 6. Sopportare pazientemente le persone moleste 7. Pregare Dio per i vivi e per i morti

Opere di Misericordia spirituale 7 9° incontro Pregare Dio per i vivi e per i defunti Opere di Misericordia spirituale 7

perché questo nostro riflettere

riflettiamo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina.

le opere spirituali mantengono una “reciprocità”

si ha cioè una sorta di reciprocità nelle azioni perché possiamo farle e riceverle nello stesso tempo il bisognoso l’aiutante l’aiutante il bisognoso

spunti x meditare

cosa è la preghiera?

«Per me la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia, insomma è qualche cosa di grande, di soprannaturale, che mi dilata l'anima e mi unisce a Gesù»

Che lo sappiamo o no, la preghiera è l'incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di lui» (CCC 2560) “La preghiera cristiana è una relazione di Alleanza tra Dio e l’uomo in Cristo” (CCC 2564)

La preghiera in genere appare come una forma di domanda ?

come se tutto dipendesse da Dio, «Dobbiamo pregare come se tutto dipendesse da Dio, e agire come se tutto dipendesse da noi». (CCC 2834)

Per il cristiano la preghiera non deve convincere Dio, perché Dio è già dalla mia parte, dalla parte del mio bene. Sono io che ho bisogno di convincermi e di mettermi dalla parte di Dio; non prego per convertire Dio, ma per convertire me stesso

la preghiera per gli altri

La preghiera di intercessione

la preghiera di intercessione è x TUTTI presupposto Dio desidera creare una grande unità nell’umanità, una comunione tra gli esseri umani. Come diceva anche il papa, coloro che possono fare qualcosa per gli altri in senso fisico e materiale, sono chiamati a farlo. Tutti gli altri sono invitati a unire la loro preghiera in una grande intercessione. la preghiera di intercessione è x TUTTI

Il termine “intercedere" deriva dal latino intercedere composto dal prefisso “inter” = nel mezzo unito al verbo “cedere” = andare, procedere con il significato di Camminare nel mezzo, "fare un passo tra", "interporsi", situarsi tra due parti per cercare di costruire un ponte, una comunicazione tra di esse

“Non c'è fra noi due un arbitro che ponga la mano su di noi” (Gb 9,33)

L'intercessione è una preghiera di domanda, una supplica, un'invocazione in cui facciamo memoria davanti a Dio di altri uomini. E’ l’affidare le persone alla bontà e alla provvidenza del Creatore: un bisogno particolare, una sofferenza fisica o morale, una situazione difficile e preoccupante, una scelta importante e delicata da compiere, la preoccupazione nell’interpretare il presente e nell’affrontare il futuro….

«Ricordati !»

E in questa preghiera "davanti a Lui", siamo soprattutto noi che ci ricordiamo di altre persone, per vedere illuminata dalla parola del Signore la nostra relazione con esse. Chi prega per un’altra persona si apre al suo bisogno e ne fa memoria davanti a Dio

la preghiera di intercessione è comunicazione di energia spirituale Bene

La preghiera di intrecessione non cerca di cambiare la volontà di Dio ma il nostro cuore, perché possiamo “sintonizzarci” meglio sulla sua volontà. soprattutto se la preghiera di intercessione viene fatta pensando a persone con cui facciamo particolare fatica, con cui umanamente non riusciamo a trovare un appiglio, un punto di contatto. Ricordarsi di loro nella nostra preghiera ci porta a ridimensionare le difficoltà che ci sono tra di noi

Portare le persone davanti a Gesù ci porta a guardarle con occhi diversi. Lo dice bene Dietrich Bonhoeffer nel suo testo: “La vita comune” “Una comunità cristiana vive dell'intercessione reciproca dei membri o perisce. Non posso giudicare o odiare un fratello per il quale prego, per quanta difficoltà io possa avere ad accettare il suo modo di essere o di agire. Il suo volto, che forse mi era estraneo o mi riusciva insopportabile, nell'intercessione si trasforma nel volto del fratello per il quale Cristo è morto, nel volto del peccatore perdonato.

Questa è una scoperta veramente meravigliosa per il cristiano che incomincia a intercedere. Non esiste antipatia, non esiste tensione e dissidio personale che, da parte nostra, non possa essere superato nell'intercessione. L'intercessione è il bagno di purificazione a cui il singolo e il gruppo devono sottoporsi giornalmente... Intercedere significa: concedere al fratello lo stesso diritto che è stato concesso a noi, cioè di porsi davanti a Cristo ed essere partecipe della sua misericordia.”

esempi di intercessori Abramo Gen 18, 16-33 L'intercessore è l’amico di Dio che, in nome di quella stessa amicizia, lotta contro Dio per il suo popolo, mostrandosi così amico del suo popolo con umiltà, audacia, confidando nel bene (piccolo) che vince il male (grande)

esempi di intercessori Mosè Es 32, 11-13 Mosè che tende le sue braccia al cielo mostra certamente la fatica della preghiera per gli altri evidenzia anche la dimensione spirituale di tale preghiera: uno stare davanti a Dio a favore di qualcun altro

L’intercessore per eccellenza Raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. (1Tim 2, 1-6)

Gesù intercessore

Gesù nel suo morire in croce Egli è stato annoverato tra gli empi, mentre portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori (Is 53,12).

Gesù nel suo vivere ORA Risorto "è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!" (Rm 8, 34). Egli infatti è sempre vivo per intercedere a nostro (loro) favore. (Eb 7, 25)

La preghiera di intercessione “applicata” ai defunti

invito che già si ritrova nell’Antico Testamento: La tradizione della Chiesa raccomanda di pregare anche per i fratelli e sorelle defunti. invito che già si ritrova nell’Antico Testamento: “se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti”. (2Mac 12, 44). “Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato.” (2Mac 12, 45).

puntualizzazione su la “morte cristiana”

La morte come è vista da Gesù Mc 5,21 “passare all’altra sponda…” Mc 5,35 “tua figlia è morta!!” Mc 5, 39 “la bambina non è morta ma dorme!”

Gesù soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate (Gv 11, 11-15)

Nella mitologia greca Sonno (Hypnos) e Morte (Thànatos) erano gemelli. Lo stesso termine “cimitero”, dal latino coemeterium, deriva da un termine greco che significa “luogo in cui si dorme”.

la morte come sonno = “passaggio”

i nostri fratelli che son passati nella morte ora VIVONO in Dio vita morte vita morte

Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe è il Dio dei viventi, non dei morti, sicchè i giusti che in vita si sono affidati a Lui, ora, dopo la morte, sono viventi in Lui «Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. I fedeli nell'amore rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti» (Sap 3,1‐3. 9).

i nostri fratelli defunti non si dissolvono nel nulla; essi “vivono in Dio” e rimangono strettamente a noi legati. Né fantasmi, né puri spiriti, essi continuano ad essere delle “persone” a pieno titolo

Non c’è nulla che possa essere escluso dalla fede in Cristo, nemmeno il ricordo dei nostri defunti, ai quali «la vita non è tolta, ma trasformata» (Prefazio I nella Messa dei defunti). I legami intessuti non vengono interrotti dalla morte e la preghiera ci permette di ravvivarli continuamente

la comunione dei santi

la comunione dei santi

Il Concilio Vaticano II parla della Chiesa peregrinante, della Chiesa purgante e della Chiesa celeste.

La comunione della Chiesa del cielo e della terra I tre stati della Chiesa (Dal Catechisimo della Chiesa Cattolica) 954 - « Fino a che il Signore non verrà nella sua gloria e tutti gli angeli con lui e, distrutta la morte, non gli saranno sottomesse tutte le cose, alcuni dei suoi discepoli sono pellegrini sulla terra, altri che sono passati da questa vita stanno purificandosi, altri infine godono della gloria contemplando "chiaramente Dio uno e trino, qual è" » (Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 49) «Tutti però, sebbene in grado e modo diverso, comunichiamo nella stessa carità di Dio e del prossimo e cantiamo al nostro Dio lo stesso inno di gloria. Tutti quelli che sono di Cristo, infatti, avendo il suo Spirito formano una sola Chiesa e sono tra loro uniti in lui». (Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 49)

la CHIESA, La comunione della Chiesa del cielo e della terra I tre stati della Chiesa (Dal Catechisimo della Chiesa Cattolica) 955 « L'unione quindi di coloro che sono in cammino coi fratelli morti nella pace di Cristo non è minimamente spezzata, anzi, secondo la perenne fede della Chiesa, è consolidata dalla comunicazione dei beni spirituali ». (Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 49) Tutti insieme formano in Cristo una sola famiglia, la CHIESA, a lode e gloria della Trinità

BENE MALE

Al di là morte paradiso purificazione nostra terra

A.M.D.G