La Misericordia all’opera ciclo di catechesi su le opere di misericordia corporali e spirituali.

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Transcript della presentazione:

La Misericordia all’opera ciclo di catechesi su le opere di misericordia corporali e spirituali

Preghiera allo Spirito Santo (Liturgia di Bose) Spirito di saggezza e di discernimento, Spirito di Cristo sapienza di Dio, rischiara il nostro cammino. Spirito di giustizia e di umiltà, Spirito di Cristo amico dei poveri, ispira le nostre scelte.

Spirito di pace e di unità, Spirito di Cristo amico dei peccatori, converti le nostre vite. Spirito di coraggio e di perseveranza, Spirito di Cristo il testimone fedele, rendi saldi i nostri cuori. Spirito di misericordia e di fuoco, Spirito di Cristo dolce e mite di cuore, fa’ di noi la dimora di Dio. Amen

1° incontro Introduzione alla Misericordia

Giubileo Straordinario della Misericordia

Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia (…). È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, (…)” (MV 3)

misericordia

misericordia come parola-chiave

Misericordia: Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. (MV 1) Misericordia: è la Parola che rivela il mistero della SS.Trinità. (MV 2)

Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro (MV 3)

Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato (MV 2)

la misericordia nella Sacra Scrittura è la parola-chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi. Egli non si limita ad affermare il suo amore, ma lo rende visibile e tangibile. (MV 9)

misericordia [nelle parabole narrate da Gesù] troviamo il nucleo del Vangelo e della nostra fede, perché la misericordia è presentata come la forza che tutto vince, che riempie il cuore di amore e che consola con il perdono. (MV 9)

terminologia e definizione

Misericordia (termine latino) Eleos (greco) Kyrie eleison Signore abbi pietà / misericordia

Misericordia (termine latino) Miser cordis Miseriapovertàcuore composto di 2 parti

Il concetto di Misericordia tiene insieme cuore e miseria Prendersi a cuore la miseria umana Quindi provare misericordia si potrebbe tradurre con:

altri nomi della Misericordia

tenerezza indulgenza pietà compassione perdono amore dare la vita grazia

caratteristiche della misericordia

È caratteristica propria di Dio…

“È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza” “È proprio di Dio usare misericordia e specialmente in questo si manifesta la sua onnipotenza” (S. Tommaso D’Aquino) (MV 6)

“Paziente e misericordioso” è il binomio che ricorre spesso nell’Antico Testamento per descrivere la natura di Dio “Paziente e misericordioso” è il binomio che ricorre spesso nell’Antico Testamento per descrivere la natura di Dio (MV 6)

… che viene a noi in modo inesauribile…

“Eterna è la sua misericordia” “Eterna è la sua misericordia” il ritornello … viene riportato ad ogni versetto del Salmo 136 (…) È come se si volesse dire che non solo nella storia, ma per l’eternità l’uomo sarà sempre sotto lo sguardo misericordioso del Padre. (MV 7)

Dal cuore della Trinità, dall’intimo più profondo del mistero di Dio, sgorga e scorre senza sosta il grande fiume della misericordia. Questa fonte non potrà mai esaurirsi, per quanti siano quelli che vi si accostano. Ogni volta che ognuno ne avrà bisogno, potrà accedere ad essa, perché la misericordia di Dio è senza fine. Tanto è imperscrutabile la profondità del mistero che racchiude, tanto è inesauribile la ricchezza che da essa proviene. (MV 25)

… manifestatasi al massimo in Gesù Cristo

Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre (MV 1) Con lo sguardo fisso su Gesù e il suo volto misericordioso possiamo cogliere l’amore della SS. Trinità. (MV 8)

La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. «Dio è amore» (1 Gv 4,8.16), (…) Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. «Dio è amore» (1 Gv 4,8.16), (…) Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente (MV 8)

Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione (…) Ciò che muoveva Gesù in tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno più vero Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione (…) Ciò che muoveva Gesù in tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno più vero (MV 8)

una sintesi attraverso un’immagine

Il logo – opera del gesuita Padre Marko I. Rupnik – si presenta come una piccola summa teologica del tema della misericordia. Mostra, infatti, il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando un’immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo, e lo fa con amore tale da cambiargli la vita.

Un particolare, inoltre, non può sfuggire: il Buon Pastore con estrema misericordia carica su di sé l’umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con l’occhio di Adamo e questi con l’occhio di Cristo. Ogni uomo scopre così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e il futuro che lo attende, contemplando nel Suo sguardo l’amore del Padre.

è sentimento profondo, amore “viscerale” paterno e materno insieme

la misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. È veramente il caso di dire che è un amore “viscerale”. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono (MV 6)

Rachàm Rachàm (verbo). Viene adoperato 47 volte in tutto l’AT: a) 1 volta viene tradotto con “amare” (Sal 18,1); b) 4 volte, come forma passiva, viene reso “avere ottenuto misericordia” (es. Os 14,4); c) altre 42 volte, come verbo attivo, viene tradotto con “avere pietà, compassione” ovvero con “essere preso da tenero affetto” (es. Es 33,19).

Rechèm (sostantivo). Si trova 26 volte nell’AT: a) 3 volte viene tradotto con “grembo materno” (es. Sal 71,6); b) 23 volte è reso con “parto” ovvero con “(primo)genito” (es. Es 13,2)

Rachàmim (sostantivo plurale). Si trova 39 volte nell’AT, nel senso di “viscere, interiora” e spesso anche nel significato traslato di “pietà, compassione” o pure di “grazia, favore”. (es: Is 63,15)

rachamim rachamim designa un movimento intimo, istintivo, causato da un fremito di amore che diventa com-passione, soffrire con, sensibilità; …poiché si tratta di un sentimento materno, che nasce dalle viscere, dalle interiora della madre.. ha a che fare con il “dare la vita”

Quando Israele era un ragazzo, io l'ho amato..., gli ho insegnato a camminare tenendolo per mano, l'ho attirato a me con affetto e amore, ero per lui come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare» (Os 11,1-4).

Come potrei abbandonarti, Èfraim, come consegnarti ad altri, Israele? Come potrei trattarti al pari di Adma, ridurti allo stato di Seboìm? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione (Os 11,8).

È un atteggiamento coinvolgente e diversificato… che si mostra concretamente

La Misericordia è un atteggiamento …che VEDE la condizione di debolezza

… se ne prende cura, perché se la prende a cuore cioè partecipa cordialmente a quella situazione

…e interviene-agisce in modo operativo

La Misericordia deve riguardare

Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci [nel cuore] provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. (MV 6)

3 elementi del corpo x simboleggiare: L’attenzione di chi si accorge La solidarietà cordiale di chi compatisce L’impegno attivo di chi fa qualcosa x risollevare

Questi 3 elementi sono anche 3 livelli: si accorgono chi ha bisogno... … ma si può rimanere indifferenti … ma ci si può solo emozionare un po’ si prende a cuore la situazione... si mettono a fare qualcosa che aiuti ecco che la misericordia è visibile

la misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta (MV 6) Per sua stessa natura è vita concreta: intenzioni, atteggiamenti, comportamenti che si verificano nell’agire quotidiano (MV 9)

La misericordia deve vedersi e da farsi nei gesti e negli atteggiamenti

è pienezza della fede nella nostra vocazione cristiana

La Vocazione Cristiana è: l’amore scoprire l’amore che Dio ha per noi (sentirsi figli) amore vivere in verità questo amore nello spazio dei ns giorni (vivere da figli) lo annunciarlo a quanti incontriamo perché anche loro possano essere introdotti nella Paternità di Dio

la chiesa Questo vuol dire vivere la Misericordia e la chiesa è chiamata ad aiutare ognuno a compiere questo itinerario della scoperta del Volto di Dio e di assimilazione al Suo sentire

La Pienezza della fede è: fare proprio il sentire di Dio Dio è Amore

(Lev 19,2)siate santi come Io, il Signore vostro Dio, sono santo (Mt 5,48)siate perfetti (compiuti) come è perfetto il Padre vostro celeste (Lc 6,36) siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso

la santità o compiutezza della vita cristiana è vista nell’essere misericordiosi (perché misericordia è il cuore dell’agire di Dio)

(…) la misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia. (MV 9)

che ci pone – come chiesa – in atteggiamento diverso rispetto all’umanità

occorre brevemente vedere come è cambiato l’atteggiamento – nei secoli – tra la chiesa e il mondo

mondo separazione e contrapposizione chiesa

mondo sovrapposizione chiesa

mondo integrazione… “dispersione” come lievito nella pasta chiesa

«Una corrente di affetto e di ammirazione si è riversata dal Concilio sul mondo umano moderno. Riprovati gli errori, sì; perché ciò esige la carità, non meno che la verità; ma per le persone solo richiamo, rispetto ed amore (…) messaggi di fiducia sono partiti dal Concilio verso il mondo contemporaneo: i suoi valori sono stati non solo rispettati, ma onorati, i suoi sforzi sostenuti, le sue aspirazioni purificate e benedete (…) tutta questa ricchezza dottrinale è rivolta in un’unica direzione: servire l’uomo. L’uomo, diciamo, in ogni sua condizione, in ogni sua infermità, in ogni sua necessità» (Paolo VI, 7 dicembre 1965) (MV 4)

Inoltre, san Giovanni Paolo II così motivava l’urgenza di annunciare e testimoniare la misericordia nel mondo contemporaneo: Essa è dettata dall’amore verso l’uomo, verso tutto ciò che è umano… (Enciclica Dives in Misericordia,1980, 15) (MV 10)

È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono. È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli. (MV 10)

In questo Giubileo ancora di più la Chiesa sarà chiamata a curare le ferite (dell’umanità), a lenirle con l’olio della consolazione, fasciarle con la misericordia e curarle con la solidarietà e l’attenzione dovuta. (MV 15)

A.M.D.G