Padre! La stanchezza è grande e la strada da fare è ancora lunga! Lasciami sedere al ciglio del cammino per un momento e rendermi conto che in questo atto di provvisorio abbandono tu mi sostieni con amore perenne
Se il mio cuore è arido e desolato, tu lo irrighi con una dolce pioggia. Quando in me regna l’amara sordità, tu mi sorprendi con suoni celestiali.
Se piango e mi intristisco, tu asciughi le mie lacrime e sollevi il mio cuore con la delicatezza di una brezza mattutina. Se mi imbatto nella miseria umana e nelle mie proprie miserie, tu mi rinnovi e mi restituisci la dignità perché sei perdono infinito.
Se perdo la speranza e la fede, dall’altro lato del tunnel oscuro della mia miscredenza tu mi illumini con una luce intensa. Se alla fine la mia situazione è così lamentabile che, intorpidito, di Te mi dimentico del tutto, anche allora mi sostieni fino a quando cessi la tribolazione.
Allora mi alzo dal ciglio del cammino... La stanchezza si muta in una volontà immensa di camminare, la strada non mi sembra più lunga, anzi, mi si presenta adesso come un giardino di fiori che desidero raccogliere.
Grazie, Padre! Sei il mio rifugio permanente, unico sentiero che mi permette di trovare la pace!