L’enciclopedia delle scienze filosofiche (1817) Articolazione del sistema hegeliano nelle tre sezioni della logica, della filosofia della natura, dello.

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Transcript della presentazione:

L’enciclopedia delle scienze filosofiche (1817) Articolazione del sistema hegeliano nelle tre sezioni della logica, della filosofia della natura, dello spirito.

Logica Scienza che studia l’Idea in sé «l’idea nell’elemento astratto del pensiero», l’idea pura non mescolata con elementi empirici; l’idea in sé, nel suo essere implicito, a prescindere dalla sua concreta realizzazione nella natura e nello spirito; l’idea come impalcatura logico-razionale del mondo, come totalità dei concetti con cui la realtà è pensata; concetti enucleati dalla stessa realtà, dalle mutevoli esperienze storiche dell’umanità; articolata in logica dell’essere, dell’essenza, del concetto.

Filosofia della natura Scienza che studia l’idea fuori di sé, «l’idea nella forma dell’essere altro», nel suo proiettarsi, nel suo farsi altro da sé, nel suo dispiegarsi come esteriorità spazio temporale; decadenza dell’idea da se stessa, che assume la forma inadeguata di materia finita, accidentale, contingente (pattumiera del sistema); momento negativo ma necessario al suo sviluppo per potersi realizzare come Spirito; articolata in meccanica (natura come movimento), fisica (proprietà della materia), fisica organica (vita minerale, vegetale, animale).

Filosofia dello Spirito Scienza che studia l’Idea che ritorna in sé, arricchita dai momenti precedenti, ma anche liberata dai loro limiti; idea che, dopo essersi estraniata da sé, sparisce come natura, come esteriorità spazio temporale per ritornare ad essere spirito, puro pensiero con l’uomo, attraverso i tre momenti dello spirito soggettivo, oggettivo e assoluto

Spirito soggettivo Il lento e progressivo emergere dello spirito individuale dalla natura attraverso un processo che va dalle forme più elementari di vita psichica a quelle più elevate del conoscere teoretico (esame delle facoltà conoscitive umane: intuizione, rappresentazione, immaginazione); dell’agire pratico (motivi del comportamento umano), del volere libero da ogni condizionamento.

Spirito oggettivo Il volere libero dello Spirito soggettivo si realizza su un piano sovra individuale, si incarna nelle istituzioni sociali concrete, attraverso i momenti del diritto, della moralità, dell’eticità.

Diritto astratto Il volere libero si manifesta come il volere del singolo individuo che si rivolge alle cose facendone una sua proprietà; proprietà che richiede il riconoscimento in un contratto; contratto che viene messo a rischio dal torto, dal delitto; scatta la pena, il mezzo necessario a ristabilire il diritto contro il torto. Libertà però inadeguata perché astratta, perché coazione esterna che non contempla l’adesione interiore degli individui alle norme.

Moralità Interiorizzazione del diritto: conta l’intenzione dell’azione che risponde ad un proponimento interiore: il soggetto diviene responsabile delle proprie azioni; prende la forma dell’intenzione: il soggetto attribuisce un contenuto morale alle proprie azioni; e tende verso il bene universale, il bene in sé e per sé, al di là dei progetti individuali di felicità. Bene però ancora astratto che deve ancora realizzarsi, che attende di concretizzarsi, che assume l’aspetto di un dovere essere che ancora non è.

Eticità Lo Spirito che nel diritto si trovava soggetto a regole a lui estranee e che nella moralità si rendeva libero, ma impotente a realizzare il bene ora riesce a conciliare libertà interiore e realizzazione esteriore: la moralità assume le forme esteriori del diritto, il diritto assume le forme interiori della morale. Il bene si attua concretamente, diventa vivente nelle istituzioni (famiglia, società civile, stato).

Famiglia Unità spirituale, fondata sull’amore e la fiducia e finalizzata alla procreazione, all’educazione e al bene dei figli; unità transitoria perché i figli divenuti adulti escono dalla famiglia originaria per dare origine a nuove famiglie aventi ognuna interessi propri.

Società civile Sistema atomistico e conflittuale che coincide con la sfera economico – sociale e giuridico – amministrativa del vivere insieme, luogo dove gli individui, mediante la produzione della ricchezza e la divisione del lavoro, danno origine alle differenti classi sociali (agricoltori, artigiani, pubblici funzionari); luogo dello scontro di interessi particolari, regolati da organi pubblici (amministrazione della giustizia, polizia e corporazioni), indispensabili per il corretto funzionamento della società civile in quanto tendono a conciliare gli interessi in contrasto e a smorzare gli effetti potenzialmente devastanti degli antagonismi.

Stato Lo Stato “l’ingresso di Dio (del lògos, della ragione) nel mondo … è la volontà razionale, la quale è essenzialmente libertà... In quanto volontà razionale, lo Stato è libertà … realizzata … è la realizzazione della Libertà … Lo Stato è lo Spirito che sta nel mondo, lo Spirito che si realizza nel mondo … Lo Spirito si realizza anche nella Natura, ma solo come Altro dello Spirito, come Spirito dormiente. Quando invece è... oggetto a se stesso e sa se stesso come oggetto esistente, lo Spirito è lo Stato … la Libertà si realizza come potenza autonoma nella quale i singoli individui sono soltanto momenti, contro il quale il singolo non può nulla”.

Stato Riaffermazione dell’unità della famiglia dopo la dispersione della società civile; grande famiglia nella quale i particolarismi della società civile sono superati in vista del bene comune; incarnazione della moralità sociale, ossia la subordinazione dell’utile privato della società civile al bene comune; organismo che trova in se stesso la propria ragione d’essere ed il proprio scopo (il bene comune); organismo superiore e anteriore alle sue parti: non sono gli individui a fondare lo stato, ma è lo stato a fondare gli individui; fondato su una costituzione, frutto della storia di un popolo

Stato non dispotico, ma di diritto perché si fonda sul rispetto delle leggi: a governare non devono essere gli uomini, ma le leggi, e su una costituzione, intesa come “l’organizzazione dello Stato”. Costituzione non semplice insieme di regole e di procedure scritte a tavolino, ma il risultato della vita collettiva e storica di un popolo: “ogni popolo ha la costituzione che gli è adeguata”; in ogni epoca solo un popolo con la sua cultura, le sue istituzioni incarna adeguatamente lo Spirito, solo un popolo potrà aspirare al predomino culturale, politico economico, fino a quando non deve lasciare spazio all’affermarsi dello spirito di un altro popolo; giudice del conflitto la guerra, necessaria, inevitabile, dall’alto valore morale dal momento che preserva i popoli dalla fossilizzazione.

Storia non un coacervo di fatti contingenti, insignificanti e mutevoli, dominata dal disordine, dalla distruzione e dal male; ma il dispiegarsi della Ragione nel mondo: “il grande contenuto della storia è razionale, e razionale deve essere: una volontà divina domina poderosa nel mondo, e non è così impotente da non saperne determinare il gran contenuto”. Volontà divina che determina il fine e i mezzi: i mezzi sono gli individui con le loro passioni, gli eroi della storia del mondo: essi solo “sanno quale sia la verità del loro mondo e del loro tempo... gli altri si riuniscono intorno alla loro bandiera.... e debbono loro obbedire”; di essi si serve la ragione per attuare il proprio fine (Astuzia della ragione): “Raggiunto lo scopo essi assomigliano a involucri vuoti che cadono”

Storia Fine ultimo non quello di realizzare la felicità degli individui ma di realizzare compiutamente la libertà dello spirito, libertà che si realizza nello Stato. Successione di tre epoche che tendono a realizzare la libertà dello spirito in tre diverse forme statali: Mondo orientale in cui uno solo è libero; Mondo greco – romano in cui solo alcuni sono liberi; Mondo cristiano germanico in cui tutti sono liberi.

La monarchia costituzione moderna Organismo politico che prevede una serie di poteri distinti: il potere legislativo, consistente nel “potere di determinare e stabilire l’universale, tramite le leggi” al quale partecipano la maggioranza dei cittadini facenti parte dei ceti; il potere governativo, consistente nel sforzo di subordinare i casi singoli all’universale, ossia di tradurre in atto l’universalità delle leggi al quale partecipano alcuni cittadini; il potere principesco, incarnazione dell’unità dello Stato in cui la sovranità si concretizza in una individualità reale, cui spetta la decisione definitiva. Forma di stato che risolve in se stessa le forme classiche di governo: il monarca è uno, con il potere governativo intervengono alcuni, con il potere legislativo interviene la pluralità in genere.

Spirito assoluto Realizzatasi come realtà storica nella dimensione collettiva delle istituzioni, l’Idea arriva alla piena consapevolezza di se stessa e del proprio sviluppo attraverso il sapere umano: arte, religione e filosofia; saperi identici nel contenuto: la piena coscienza della propria infinità, cioè la coscienza che tutto è spirito e che non vi è nulla al di fuori dello spirito ma diversi nella forma ossia il modo con cui l’idea prende coscienza di sé: l’arte nella forma dell’intuizione sensibile; la religione nella forma della interiorizzazione e rappresentazione; la filosofia nella forma del concetto puro.

Arte: il primo gradino Manifestazione dello Spirito che si sa nella forma sensibile dell’opera d’arte (architettura, scultura, pittura, poesia, musica) di cui l’artista è soltanto uno strumento; opera d’arte manifestazione dello Spirito incarnato in un popolo, espressione di un’epoca, di una civiltà; tre forme artistiche si susseguono l’uno all’altra in uno sviluppo che nella sua totalità è lo Spirito che diviene autocosciente di sé nella forma sensibile, corrispondenti alle tre epoche storiche (orientale, greco, germanico).

Arte simbolica: architettura squilibrio tra forma e contenuto perché la forma domina sul contenuto: alla coscienza dell’Assoluto non corrisponde la sua conoscenza; Assoluto rappresentato come qualcosa di immenso (le piramidi) senza riuscire a esprimerlo compiutamente; Arte classica: scultura perfetto equilibrio tra la materia e il contenuto spirituale nella rappresentazione della figura umana, la più adeguata a esprimere lo Spirito;

Arte romantica: pittura, poesia e musica nuovo squilibrio tra forma e contenuto: il contenuto domina la forma perché è talmente ricco che non trova una rappresentazione sensibile adeguata; la materia si assottiglia sino a sparire (poesia e musica arti uditive); morte dell’Arte: nessuna forma sensibile è adeguata per esprimere la pienezza dell’Assoluto ed il suo superamento nella religione.

Religione Interiorizzazione dell’Assoluto mediante la rappresentazione: Dio è un oggetto del pensare ma che la mente umana si rappresenta come se fosse una cosa separata dal mondo e dall’uomo; sviluppo storico dell’idea di Dio nella coscienza umana: religione naturale: l’intelligenza dell’uomo non si è ancora elevata oltre la sfera delle forze naturali: Dio sepolto nella natura: stregoneria, feticismo, panteismo; religioni dell’individualità spirituale (giudaica, greca, romana) natura teatro dell’azione di entità spirituale: gli dei; natura completamente assoggettata all’elemento spirituale pensato nella sua unicità;

religione assoluta (cristianesimo), in cui Dio si manifesta come puro spirito, rappresentato in tre forme: Trinità coglie la natura triadica e dialettica del concetto: Dio è il Padre, principio eterno che crea un elemento distinto da sé, il Figlio, al quale però è unito, lo Spirito Santo; creazione del mondo e dell’uomo: separazione del pensiero finito dallo Spirito; Cristo, ricomposizione dell’unità originaria, in particolare con la sua morte e resurrezione. Ciò che la religione esprime con i suoi dogmi e riti, la filosofia lo determina col pensiero, per mezzo dei concetti. 03/10/16

Filosofia «L’Idea pensa se stessa», ritorno dell’Idea in sé: il pensiero, arricchito da tutto il processo compiuto, è il pensiero dello svolgimento dell’Idea; l’Idea giunge alla piena e concettuale coscienza di se stessa, alla consapevolezza di esprimere la razionalità del mondo e di dispiegarsi nella storia; filosofia che è processo, svolgimento coincidente con la storia della filosofia, la storia della riflessione umana, ossia con l’insieme delle tappe attraverso cui la verità si è andata progressivamente manifestando; ogni sistema filosofico costituisce una tappa necessaria in quanto coglie una fase dello sviluppo dell'Assoluto, supera la precedente ed è superato dalla seguente.

Storia della filosofia inizia con il pensiero greco, pensiero orientale non filosofico poiché la libertà, condizione necessaria per la ricerca della verità, si afferma solo nella pòlis greca e conclude il suo cammino con Hegel: «La filosofia, che è ultima nel tempo, è insieme il risultato di tutte le precedenti e deve contenere i principi di tutte: essa è perciò … la più sviluppata, ricca e concreta» «Niente si perde, tutti i principi si conservano; la filosofia ultima è difatti la totalità delle forme. Quest’idea concreta è la conclusione dei conati dello spirito, in quasi due millenni e mezzo di lavoro serissimo, per diventare oggettivo a se stesso, per conoscersi». 03/10/16