21 maggio 2017: Votazione sulla nuova legge sull‘energia
Il nostro paese dispone oggi di un approvvigionamento energetico efficace, sostenibile finanziariamente e sicuro, in olio, gas, benzina, elettricità e legno.
Agenti energetici: consumo nel 2015 Fonte: UFE, Statistica dell’energia globale svizzera 2015
Strategia energetica 2050 del Consiglio federale Cambio di rotta in politica energetica del Consiglio federale a seguito della catastrofe al reattore di Fukushima/Giappone Decisione d’uscita dal nucleare – nessuna sostituzione delle attuali centrali nucleari alla fine del loro ciclo di vita (decisione analoga a quella della Germania) Sostituzione dell’energia atomica tramite drastici risparmi Costruzione di centrali combinate al gas e sostituzione della corrente elettrica mancante mediante importazioni, potenziamento delle nuove energie rinnovabili Ampliamento delle reti elettriche (decentralizzazione della rete) e maggiore ricerca sull’energia
Legge sull’energia art. 3 (obiettivi di riduzione) Valori indicativi di consumo: Art. 3.1 Per il consumo medio annuo pro capite di energia è perseguita, rispetto al livello del 2000, una riduzione pari al 16 per cento entro il 2020 e al 43 per cento entro il 2035. Art. 3.2 Per il consumo medio annuo pro capite di elettricità è perseguita, rispetto al livello del 2000, una riduzione pari al 3 per cento entro il 2020 e al 13 per cento entro il 2035.
Legge sull’energia art. 55 (articolo d‘applicazione) Articolo 55, capoverso 3 Il Consiglio federale valuta ogni cinque anni le conseguenze e l’efficacia delle misure previste dalla presente legge e riferisce all’Assemblea federale sui risultati e sul raggiungimento dei valori indicativi di cui agli articoli 2 e 3. Se si prospetta che i valori indicativi non possono essere raggiunti, propone contemporaneamente i provvedimenti supplementari necessari.
Come dovrebbe essere raggiunto questo? Aumento dei prezzi dell’energia (Aumento della RIC dagli attuali 1,5 ct./KWh a 2.3 ct./kWh, prezzi più alti per benzina e Diesel, aumento della tassa CO2 sull’olio da riscaldamento) Prescrizioni inasprite nel settore immobiliare (rivestimento degli edifici, divieto dei riscaldamenti a olio dal 2029, certificato energetico cantonale degli edifici (CECE), installazione Smart Meter, eccetera) Introduzione di tasse d’incentivazione Divieti e prescrizioni nel campo del comportamento (per es.: fare il bucato secondo precise norme, non riscaldare oltre i 18 gradi, eccetera) Prescrizioni più severe per veicoli, impianti, eccetera
La strategia energetica costa 200 miliardi La cifra di 200 miliardi per l’applicazione della strategia energetica arriva dal Consiglio federale stesso: Consiglio federale nel suo messaggio del 4.9.2013 (Pag. 161 e seg) Studio di ricercatori indipendenti Borner/Schips: http://www.iwsb.ch/studien/IWSB_Energiestrategie_2050.pdf [1] VSE: Wege in die neue Stromzukunft – Gesamtbericht, 2012, S. 95, Tabelle 8.2. [2] Kostendeckende Einspeisevergütung [3] Klima- und Energielenkungssystem [4] Botschaft zum Verfassungsartikel über ein Klima- und Energielenkungssystem (KELS), Tabelle 2, S. 7897, Energiegesetz Art. 3 Abs. 1, Vernehmlassung Totalrevision CO2-Gesetz [5] Energiegesetz (u.a. Art. 44ff.) [6] Die Kosten von 200 Mrd. für den Umbau des Energiesystems wurden auch vom Bund so bestätigt. Medienmitteilung des Bundesrates vom 4. September 2013 zur Botschaft der Energiestrategie 2050.
Costi strategia energetica 2050 Settore Costi Utilizzo Elettricità 118-150 Mrd. Potenziamento della produzione di corrente da energie rinnovabili (eolica e solare), ev. centrali a gas, ampliamento ed estensione della rete elettrica fino ai tetti solari, conservazione e rinnovamento degli impianti esistenti Fossile 80-100 Mrd. Nuovi impianti per rimpiazzare i riscaldamenti a olio esistenti (vietati dal 2029), risanamento dei rivestimenti degli immobili, ev. nuove costruzioni, veicoli (sostituzione del parco veicoli attuale) Efficienza 10 Mrd. Sostituzione/adattamento degli impianti e dei veicoli esistenti, mezzi finanziari supplementari per la ricerca e lo sviluppo, incentivi fiscali per il risanamento degli immobili Totale min. 200 Mrd. Trasformazione di tutto il sistema energetico (elettricità, petrolio, gas, benzina, legno) [1] VSE: Wege in die neue Stromzukunft – Gesamtbericht, 2012, S. 95, Tabelle 8.2. [2] Kostendeckende Einspeisevergütung [3] Klima- und Energielenkungssystem [4] Botschaft zum Verfassungsartikel über ein Klima- und Energielenkungssystem (KELS), Tabelle 2, S. 7897, Energiegesetz Art. 3 Abs. 1, Vernehmlassung Totalrevision CO2-Gesetz [5] Energiegesetz (u.a. Art. 44ff.) [6] Die Kosten von 200 Mrd. für den Umbau des Energiesystems wurden auch vom Bund so bestätigt. Medienmitteilung des Bundesrates vom 4. September 2013 zur Botschaft der Energiestrategie 2050.
Costi per economia domestica 200 miliardi di franchi fino al 2050 Ciò significa, annualmente e per i 32 anni che mancano per arrivare al 2050, fra i 5 e i 7 miliardi di franchi; su una popolazione di 8,2 milioni di abitanti, sono circa 800 franchi pro capite = 3’200 franchi per una famiglia di quattro persone
Messa in pericolo della sicurezza dell’approvvigionamento Oggi l’elettricità non può praticamente essere immagazzinata! Energia solare ed eolica = corrente elettrica “ballerina”, ossia con molto sole e molto vento si ha una produzione alta, altrimenti molto scarsa. Manca poi l’energia di banda (approvvigionamento elettrico duraturo). Problematica la stabilità della rete. Blackout in California, un paio d’anni fa in Svizzera, questo mese di marzo in Australia … Conseguenze: il rischio di blackout aumenta notevolmente con questa utopica strategia energetica!
L’esempio della Germania nel gennaio 2017 La cosiddetta “Dunkelflaute”. Una zona di bassa pressione causò per diversi giorni delle condizioni di bonaccia e nebbia. Il vento produceva uno scarso Gigawatt, a mezzogiorno, ora di punta, con tutti gli impianti solari in funzione, a malapena 3 Gigawatt. Il consumo di corrente in Germania raggiunge durante il giorno circa 83 Gigawatt. Conseguenza: il 90 % della corrente elettrica proveniva da centrali a carbone, a gas e nucleari. https://www.welt.de/wirtschaft/article161831272/Die-Dunkelflaute-bringt-Deutschlands-Stromversorgung-ans-Limit.html
La sicurezza al massimo rischio per la Svizzera? L‘analisi dei rischi dell’Ufficio federale per la protezione della popolazione (2015): Prolungata grave carenza di corrente Con ciò s’intende un sottoapprovvigionamento elettrico del 30% durante diversi mesi invernali. Conseguenze: danni personali, danni finanziari immensi per l’economia e per la società. Si calcola un’entità di danni superiore ai 100 miliardi di franchi.
CONCLUSIONE NO a 3’200 franchi annui di costi supplementari e tasse per famiglia di quattro persone NO al dimezzamento imposto dallo Stato del consumo d’energia NO a più costi e meno comfort NO alla messa in pericolo della sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera NO a nuove prescrizioni e divieti NO alla perdita di posti di lavoro e di benessere NO alla deturpazione del paesaggio: ulteriori pale eoliche e impianti fotovoltaici non danno alcun contributo sicuro all’approvvigionamento elettrico, ma in particolare gli impianti eolici deturpano il nostro bel paese. NO a un sistema dal quale solo pochi traggono profitto, a spese di molti