STORIA DELLA MADONNA DI PORTO

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Transcript della presentazione:

STORIA DELLA MADONNA DI PORTO Per andare avanti clicca ogni volta “invio” o “freccia giù” sulla tastiera MADONNA DI COSTANTINOPOLI a cura di Antonio Di Lieto Insegnante di Religione Cattolica www.bellanotizia.it raffigurata mentre “allatta” il bambino

LA PRIMA AVE MARIA 50-100 d.C. (Nazareth – Museo dell’Annunciazione)

LA PRIMA IMMAGINE DI MARIA 200-250 d. C LA PRIMA IMMAGINE DI MARIA 200-250 d.C. (Catacombe di Priscilla - Roma)

L’imperatore di Roma Costantino L’IMPERO ROMANO DIVENTA CRISTIANO Si converte al Cristianesimo e nel 313 emana l’editto di Costantino che trasforma il Cristianesimo da religione perseguitata a religione dell’impero In onore di Costantino nel 330 Bisanzio cambia nome in “COSTANTINO-POLI” L’IMPERO ROMANO DIVENTA CRISTIANO

DIVENTA PATRIARCA DI COSTANTI- NOPOLI l’eretico NESTORIO DIVENTA PATRIARCA DI COSTANTI- NOPOLI nel 428 d.C. che afferma che non si puo’ dire che Maria fu veramente “MADRE DI DIO” (se Gesù era dio non aveva bisogno veramente di una mamma)

MA ERA PATRIARCA DI ALESSANDRIA SAN CIRILLO MA ERA PATRIARCA DI ALESSANDRIA già dal 412 d.C. CHE INVECE AFFERMAVA CHE SI PUO’ DIRE CHE MARIA FU VERAMENTE “MADRE DI DIO” PERCHE’ GESU’ E’ UN DIO CERTO, MA CHE DIVENTA VERAMENTE UOMO E VERAMENTE BAMBINO (QUINDI EBBE BISOGNO VERAMENTE DI UNA MAMMA)

A COSTANTINOPOLI NESTORIO DICE CHE NON FU “MADRE DI DIO” SI RIUNISCE IL CONCILIO DI EFESO 431 d.C. AD ALESSANDRIA SAN CIRILLO DICE CHE FU “MADRE DI DIO”

era un martedì del 431 d.C. “MADRE DEL SIGNORE” “MATER DOMINI”

Intorno al 450 d.C. allora i monaci di Bisanzio (Costantinopoli) cominciano a fare icone di Gesù bambino in braccio a Maria, per ricordare che Maria fu “madre di Dio” veramente (e Gesù fu uomo e bambino veramente). Alcune ritraggono Maria che “allatta” il bambino: il momento di maggiore tenerezza tra un bimbo e la madre

Costantinopoli in fiamme SI DIFFONDE IL CULTO DELLE ICONE DELLA MADONNA DI COSTANTINOPOLI A CUI LA CITTA’ DI COSTANTINOPOLI SI VOTA Venerata i martedì per ricordare il Concilio di Efeso, che proprio un martedì del 431 aveva stabilito che Maria invece fu veramente “madre di Dio” - Per far dimenticare l’errore di Nestorio, che proprio a Costantinopoli aveva predicato che Maria non fu veramente “madre di Dio” Costantinopoli in fiamme - Festeggiata poi il martedì dopo Pentecoste perché in quel giorno salvò Costantinopoli dall’assedio dei turchi

700-800 d.C. ICONOCLASTIA - SI BRUCIANO LE ICONE I monaci con le loro icone scappano nel sud Italia

1453 d.C. COSTANTINOPOLI CONQUISTATA DAI TURCHI I monaci con le loro icone scappano nel sud Italia

1529 d.C. MARIA DI COSTANTINOPOLI A NAPOLI La tela è stata trovata da una vecchietta per ispirazione, in un angolo della strada, proprio il martedì dopo Pentecoste

1626 d.C. TUTTO IL SUD ITALIA E’ DEVASTATO DALLA PESTE E DAI TERREMOTI LA CITTA DI GIMIGLIANO COMMISSIONA UNA MADONNA DI COSTANTINOPOLI AD UN PITTORE DI GAGLIANO (CATANZARO)

a Gagliano (Catanzaro) Il pittore Marco Pizzuto detto “Marcangione” disegna la tela la sera e al mattino la trova già colorata dagli angeli 1626 Il pittore Marco Pizzuto detto “Marcangione”

1626 LA TELA VIENE MESSA NELLA CHIESA MADRE DI GIMIGLIANO (dove ancora si trova)

1626

“Acheropita” = non fatta da mani di uomo 1626 “Acheropita” = non fatta da mani di uomo

1626

FIN DAL 1626 LA TELA VIENE PORTATA IN PROCESSIONE PER GIMIGLIANO IL MARTEDI’ DOPO PENTECOSTE

Si chiamava “porto” perché era un “porto di tronchi”: i tronchi della Sila venivano tagliati e messi nel fiume che li scendeva con la corrente. A Porto c’erano delle reti che li fermavano: così potevano essere presi e portati a braccio a Gimigliano. Nel 1753 (130 anni dopo) cosa succede a Porto ? FIUME CORACE La tela era stata fatta a Gimigliano nel 1626 Non essendoci ponti e gallerie, la vera strada era il fiume Corace: la gente per andare da Cosenza a Catanzaro camminava ai lati del fiume (strada scavata dalla natura) e quindi passava da Porto.

1753 Pietro Gatto vicino Porto Il brigante Pietro Gatto sogna la Madonna che gli chiede di cambiare vita e costruirgli una ‘cona di pietra vicino il fiume a Porto Pietro Gatto 1753

Pietro Gatto va a confessarsi ma il prete non crede all’apparizione 1753

‘cona di pietra fatta da Pietro Gatto 1753 Nel 1753 Pietro Gatto fa dipingere nella ‘cona la “Madonna che allatta il bambino” simile alla tela che c’era a Gimigliano fin dal 1626 Pietro Gatto diventa monaco, cambia nome in frate Costantino (in onore della Madonna di Costantino-poli) e vive tutta la vita a Porto. Molte persone malate guariscono pregando davanti alla ‘cona. ‘cona di pietra fatta da Pietro Gatto 1753

La ‘cona fatta da Pietro Gatto C’è scritto: “Tu che passi da questa via affidati a Maria Costantinopolitana Petri Gatti 1751”

1760 d.C. IL MIRACOLO DELLA PROCESSIONE Si decide di estendere la processione del martedì dopo Pentecoste da Gimigliano a Porto, dove la tela può incontrarsi (”confrontarsi”) con la ‘cona. Si decide di far uscire una copia della tela, ma piove fortissimo fin quando non esce l’originale. tela di Gimigliano 1626 ‘cona di Porto 1753

DA ALLORA OGNI MARTEDI’ DOPO PENTECOSTE ‘A CUNFRUNTA (la tela di Gimigliano esce in processione e raggiunge Porto confrontandosi con la ‘cona)

1807 d.C. NAPOLEONE BONAPARTE INVADE L’ITALIA Il colonnello Gouget brucia la chiesa di Gimigliano e si porta la tela nel suo armadio a Catanzaro

1807 colonnello Gouget Catanzaro Durante la notte l’immagine della tela appare all’esterno, sull’anta dell’armadio. Il colonnello Gouget la vede e terrorizzato decide di restituirla a Gimigliano 1807 Catanzaro colonnello Gouget

Il colonnello Gouget restituisce la tela della Madonna ai sacerdoti di Gimigliano Dopo pochi giorni è martedì dopo Pentecoste e la tela può fare la processione a Porto 1807 Catanzaro

VECCHIO SANTUARIO DI PORTO (costruito intorno la ‘cona) 1940-1945 d.C. DURANTE LA II GUERRA MONDIALE MOLTI SI RACCOMANDANO ALLA MADONNA DI PORTO FACENDO VOTO DI FARLE UN NUOVO SANTUARIO PER QUESTO C’E’ L’USANZA DI ANDARE A PORTO il 25 APRILE: GIORNO DELLA LIBERAZIONE VECCHIO SANTUARIO DI PORTO (costruito intorno la ‘cona)

1960 IL NUOVO SANTUARIO IN FASE DI REALIZZAZIONE (ATTACCATO AL VECCHIO)

1947 - 1975 IN 30 ANNI VIENE REALIZZATO IL NUOVO SANTUARIO VIENE FATTO UN GRANDE MOSAICO IDENTICO ALLA TELA CHE C’E’ A GIMIGLIANO

I TRE QUADRI A CONFRONTO ‘cona di Porto 1753 mosaico di Porto 1975 tela di Gimigliano 1626

OGGI IL SANTUARIO E’ COSI’ casetta di Pietro Gatto cona 1753 mosaico 1975 nella casetta c’è la statua in memoria di Pietro Gatto

1984 GIOVANNI PAOLO II (IN VISITA A CATANZARO) INCORONA LA TELA DI GIMIGLIANO

1997 GIOVANNI PAOLO II BENEDICE LA TELA PORTATA A ROMA PER UN RESTAURO

“Beato il seno che ti ha allattato …” … e beati tutti voi che vi lasciate toccare dalla tenerezza di Dio ! (cfr. Lc 11,27-28) FINE a cura di Antonio Di Lieto Insegnante di Religione Cattolica www.bellanotizia.it