ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI

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ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Cristina Freguja | Istat Alessandra Masi | Istat Nicoletta Pannuzi | Istat SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Gli homeless Persone che vivono un disagio abitativo dovuto all’impossibilità e/o incapacità di provvedere autonomamente al reperimento e al mantenimento di un’abitazione in senso proprio (tipologia ETHOS ). Spazio limitato nella letteratura su disagio e povertà e nelle policy di intervento Due chiavi di lettura interpretativa del fenomeno: posizione strutturale (la homelessness deriva dall’esclusione sociale - povertà materiale, disoccupazione, mancanza di accesso ai servizi) posizione individualistica (la homelessness è legata a specifici fattori - malattia mentale, dipendenza da alcool e droghe)

… la condizione di senza dimora 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI La homelessness Le robuste evidenze di ricerca hanno contribuito alla creazione di un framework concettuale che riconosce … … la condizione di senza dimora come il risultato di un’interazione dinamica fra caratteristiche e comportamenti individuali, da un lato, e fattori strutturali dall’altro (Feantsa, 2010). La homelessness è un intreccio di cause, percorsi ed esiti - anche molto diversi tra loro - e richiede risposte complesse e differenziate in termini di accoglienza, accompagnamento e cura. “.. si tende a privilegiare la dimensione processuale dei fatti sociali, la dinamica di quei processi che, a volte, si concludono nella cosiddetta “esclusione”, ma che iniziano comunque prima, spesso al centro della vita sociale…” (Robert Castel) disegnando un continuum di posizioni fra gli “integrati” e coloro che vivono una situazione di estrema vulnerabilità e precarietà.

Le persone senza dimora in Italia 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Le persone senza dimora in Italia Sono 50.724* le persone senza dimora che nei mesi di novembre-dicembre 2014 hanno utilizzato servizi di mensa e accoglienza notturna nei 158 maggiori comuni italiani (2,43 per mille della popolazione residente, solo i 2/3 sono iscritti in anagrafe). Le persone senza dimora, in maggioranza: sono uomini (86%) sono stranieri (58%) hanno meno di 54 anni (76%), in media 44 anni hanno al massimo la licenza media inferiore (65%) vivono al Nord (56%) vivono da sole (77%) dichiarano di non essersi mai sposate (51%) sono senza dimora da almeno 1 anno (56%): il 19,7% tra 2 e 4 anni e il 21,4% da oltre 4 anni. *Due occasioni di indagine (2011 e 2014), nell’ambito del progetto di ricerca tra Istat, Ministero della Salute, Lavoro e Politiche Sociali, fio.PSD e Caritas Italiana.

Il gruppo delle persone con difficoltà di interazione (7 mila 130) 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Il gruppo delle persone con difficoltà di interazione (7 mila 130) Il 14,1% delle psd che frequentano i servizi non è in grado di avere contatti con gli altri. Tale condizione: si coniuga spesso (in ¾ dei casi) con la presenza di malattie invalidanti o disturbi mentali; trova una ridotta rappresentazione nel gruppo di quanti utilizzano i servizi. Inoltre, le psd che non frequentano mense o accoglienze notturne: - sono una quota decisamente minoritaria (circa il 5%)*; presentano più frequentemente problemi di dipendenza, soprattutto da alcool; più spesso sono italiani, non hanno mai costituito una propria famiglia, non lavorano o non hanno mai lavorato. *Indagine sperimentale condotta nel 2014 sulle unità di strada di Torino; si noti che in questa città l’elevata presenza di servizi e l’elevato coordinamento che caratterizza l’attività favoriscono fortemente il loro utilizzo da parte delle persone senza dimora; in altri contesti territoriali, dunque, la stima di quanti non si rivolgono ai servizi potrebbe essere più alta.

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Le persone senza dimora in grado di interagire*: una classificazione in gruppi (1) I senza dimora per nascita: persone che non hanno mai avuto una casa oppure che vi hanno vissuto per non più di 8 anni (6,9%) I senza dimora per immigrazione: stranieri che sono diventati homeless a seguito del trasferimento in Italia (48,1%) I senza dimora per circostanze avverse: persone provenienti da una precedente condizione di integrazione che sono diventate senza dimora a causa di eventi quali perdita del lavoro, sfratto, malattia, ecc., spesso anche legati alla recente crisi economica (45%) Tale classificazione, effettuata a priori in base alle informazioni raccolte sui percorsi biografici, è stata confermata dall’ANALISI DISCRIMINANTE (la percentuale di osservazioni ben classificate, calcolata sulla matrice di confusione, è risultata pari al 98%). * Stimate in 43 mila 595 persone.

Le persone senza dimora in grado di interagire: 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Le persone senza dimora in grado di interagire: una classificazione in gruppi (2) I senza dimora per nascita (3.001): hanno vissuto in istituzioni o in alloggi di fortuna; in misura maggiore rispetto agli altri gruppi: sono stranieri, non iscritti all’anagrafe, poco istruiti, celibi/nubili, vivono nel Mezzogiorno, non hanno mai lavorato e contano sull’aiuto caritatevole di estranei. I senza dimora per immigrazione (20.959): sono ovviamente stranieri e solo nella metà dei casi iscritti all’anagrafe; in misura maggiore rispetto agli altri gruppi vivono nel Nord, sono coniugati, ben istruiti e inseriti nel mondo del lavoro, anche se con un’occupazione saltuaria. I senza dimora per circostanze avverse (19.635): italiani iscritti all’anagrafe, rispetto agli altri gruppi sono mediamente più anziani, in cattive condizioni di salute, con livello di istruzione medio-basso, separati, divorziati o vedovi, con una storia di attività lavorativa stabile, spesso interrotta a seguito di licenziamento, fallimento, malattia, pensionamento (circa un terzo è percettore di pensione o sussidio).

La disaffiliazione … Robert Castel (Castel, 1991-2010) 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI La disaffiliazione … Robert Castel (Castel, 1991-2010) …..è la progressiva rottura dei legami sociali, del rapporto con le reti di integrazione primaria (famiglia e sistema di interdipendenze fondate sull’appartenenza comunitaria) che, attraverso la mobilitazione delle risorse disponibili, tendono ad assicurare il proprio stesso equilibrio e quello di quanti ne fanno parte. Può essere letta lungo due assi: integrazione-non integrazione lavorativa (dall’occupazione stabile alla disoccupazione, passando per tutte le forme di lavoro precario) inserimento-non inserimento sociale e familiare (da una solida vita sociale, familiare ed extrafamiliare, all’isolamento totale)

La disaffiliazione (2) integrazione vulnerabilità assistenza 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI La disaffiliazione (2) Inserimento/non inserimento sociale e familiare integrazione (adeguate garanzie sul piano lavorativo e necessario supporto relazionale) vulnerabilità (precarietà lavorativa e fragilità relazionale) assistenza (l’aiuto ricevuto rappresenta un segnale di integrazione) Integrazione/non integrazione lavorativa disaffiliazione (non-integrazione lavorativa e non-inserimento sociale/familiare, povertà e isolamento)

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI La disaffiliazione (3) Non direttamente osservabile ma misurabile attraverso un set di variabili proxy dell’inserimento lavorativo e del contatto con le reti parentali, amicali o sociali (è assimilabile a un fattore latente) La disaffiliazione è un concetto complesso Variabili osservate vivere solo avere un’attività lavorativa avere la volontà e attivarsi nel cercare un lavoro utilizzare i servizi essere in contatto con familiari e/o amici conoscere il luogo di residenza dei congiunti più prossimi essere centrato nel tempo (conoscenza persone famose contemporanee) Analisi fattoriale

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI La disaffiliazione (4) Analisi fattoriale, varianza spiegata (74%). Anno 2014

Il grado di disaffiliazione: approccio fuzzy 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Il grado di disaffiliazione: approccio fuzzy Funzione di appartenenza all’insieme fuzzy dei disaffiliati Teoria degli insiemi sfocati (Cerioli e Zani, 1990, Zimmermann, 2001, Lemmi e Betti, 2006, Sung-Geun Kim, 2015) Per ogni variabile k, con categorie ordinate da 1 (minimo grado di privazione) a M (massimo grado di privazione), agli individui che mostrano la modalità m viene dato il punteggio: 𝑓 𝑚 𝑋 𝑘 = 𝑚−1 𝑀−1 così che 𝑓 (1) =0 𝑒 𝑓 (𝑀) =1 . La funzione di appartenenza individuale all'insieme dei disaffiliati è definita come media ponderata degli indicatori associati alle variabili considerate: 𝑠 𝑖 𝑋 1 , 𝑋 2 ,…, 𝑋 𝑘 = 𝑗=1 𝑘 𝑓( 𝑥 𝑖𝑗 )∙ 𝑤 𝑗 𝑗=1 𝑘 𝑤 𝑗

psd per circostanze avverse 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Il grado di disaffiliazione: approccio fuzzy Sistema dei pesi Analisi di sensitività Peso unitario: pari a 1 per ciascuna variabile Peso quota: variabile in funzione della quota di persone che presentano la modalità associata al massimo grado di deprivazione (peso maggiore per sintomi meno diffusi e quindi considerati più gravi) Peso fattoriale: variabile in base ai punteggi normalizzati ottenuti dall’analisi fattoriale Indicatore fuzzy di disaffiliazione, per gruppo e sistema di pesi. Anno 2014, valori medi Sistema di pesi psd per nascita psd per immigrazione psd per circostanze avverse Totale Peso unitario 0,3497 0,2967 0,2818 0,2936 Peso quota 0,3068 0,2547 0,2457 0,2542 Peso fattoriale 0,4330 0,3740 0,3254 0,3562

Funzione di densità (lognormale)* del grado di 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Funzione di densità (lognormale)* del grado di disaffiliazione per gruppo. Anno 2014 Gruppo 1 - psd per nascita Gruppo 2 - psd per immigrazione Gruppo 3 - psd per circostanze avverse * stima densità di frequenza dei dati osservati con pesi fattoriali

Il grado di disaffiliazione: approccio fuzzy 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Il grado di disaffiliazione: approccio fuzzy Principali risultati Indicatore fuzzy di disaffiliazione, per caratteristiche e sistema di pesi. Anno 2014, valori medi Caratteristiche Peso unitario Peso quota Peso fattoriale Sesso Uomo 0,2929 0,2522 0,3588 Donna 0,2982 0,2662 0,3403 Classe di età Meno di 35 anni 0,3060 0,2594 0,3910 Tra 35 e 64 anni 0,2873 0,2509 0,3408 65 anni e oltre 0,3181 0,2719 0,3956 Titolo di studio Nessuno/licenza elementare 0,3438 0,2933 0,4365 Licenza media inferiore 0,2836 0,2474 0,3367 Diploma di sc. media sup. e oltre 0,2681 0,2331 0,3195 Cittadinanza Straniera 0,3063 0,2632 0,3874 Italiana 0,2773 0,2426 0,3160 Durata nella condizione di sd Meno di 6 mesi 0,2917 0,2513 0,3581 Tra 1 e 2 anni 0,2705 0,2402 0,3099 Oltre 2 anni 0,3089 0,2664 0,3780 Totale 0,2936 0,2542 0,3562

L’uso dell’informazione per le politiche 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI L’uso dell’informazione per le politiche Per la messa a punto di politiche di intervento mirate, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha individuato alcuni gruppi di popolazione senza dimora (2015)….. le persone senza un valido titolo di soggiorno sul territorio nazionale i profughi e richiedenti asilo le donne i giovani gli anziani con più di 65 anni le persone con problemi di salute fisica, psichica e di dipendenza le persone discriminate per orientamento sessuale e identità di genere

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI L’uso dell’informazione per le politiche di intervento e di riduzione del rischio (1) … l’analisi appena condotta aggiunge elementi utili per il disegno di politiche di contrasto alla grave emarginazione, anche in termini di riduzione del rischio di caduta/lunga permanenza nella homelessness. Il grado di disaffiliazione può essere preso a misura della difficoltà di intervento: quanto più è elevato, tanto più difficile sarà il percorso di reinserimento/recupero della PSD. Il 7,2% delle PSD non è disaffiliato (3.149 individui), lavora e/o cerca lavoro e mantiene frequenti contatti con la rete amicale e parentale. Una larga maggioranza delle PDS (65%) ha un qualche grado di disaffiliazione su valori inferiori a 0.5 (28.176 individui). Poco più del 28% ha un grado di disaffiliazione superiore a 0,5 (12.270 individui, di cui 3.501 con valori più elevati di 0,75).

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI L’uso dell’informazione per le politiche di intervento e di riduzione del rischio (2) Psd per circostanze avverse (grado di disaffiliazione basso: meno di un quarto superiore a 0,5; circa il 10% non è disaffiliato) funzionamento del sistema di welfare, programmi pubblici in grado di fornire protezione sociale ai cittadini più deboli e alla possibilità/necessità di prevenire tali situazioni, scongiurando una condizione di disaffiliazione irreversibile Psd per immigrazione (grado di disaffiliazione intermedio: meno di 1/3 supera lo 0,5 e poco più del 5% non è disaffiliato) politiche di integrazione, ad es., facilitazioni per l’accesso ai servizi abitativi (sono spesso individui sostanzialmente integrati nell’area di provenienza, con piene potenzialità in termini di capitale umano, dove l’essere senza dimora rappresenta una modalità di vita temporanea al di fuori del Paese di origine)

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI L’uso dell’informazione per le politiche di intervento e di riduzione del rischio (3) Psd per nascita (grado di disaffiliazione elevato: il 40% supera lo 0,5 e solo il 3,2% non risulta dissaffiliato) programmi volti a migliorarne le competenze e a fornire un adeguato inserimento nel mercato del lavoro, soprattutto in una fase precoce dell’esistenza (si tratta di persone con un basso capitale umano e una ridotta capacità di interazione ma comunque in grado di attivare meccanismi efficaci per una prolungata sopravvivenza in condizioni di povertà estrema) Psd affette da patologia/dipendenza (totale disaffiliazione) difficile immaginare forme di riduzione del rischio; l’offerta dei servizi, anche di quelli in risposta ai bisogni primari, ha bisogno di essere “inviata” e permanentemente dedicata (si tratta di persone che presentano gravi limitazioni nell’interazione con il contesto circostante, che vivono situazioni particolarmente a rischio per la stessa sopravvivenza, non in grado di conquistare l’autosufficienza e di mantenere una propria autonomia di vita)

Grazie per l’attenzione 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA ESSERE HOMELESS: PERCORSI DI VITA E FATTORI DETERMINANTI Grazie per l’attenzione