MACHIAVELLI Grande impegno politico

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Pipino, Zaccaria e Carlo
Transcript della presentazione:

MACHIAVELLI Grande impegno politico Viene scacciato da Firenze con il ritorno del regime mediceo e la caduta della repubblica Spinto da un grande fervore patriottico, vuole sanare le ferite dell’Italia La sua visione politica non era in linea con il suo tempo, in quanto anticipava idee e principi che si sarebbero attuati solo nei secoli futuri Opere di rilievo: Principe, Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio, Mandragola

IL PRINCIPE Opera scritta nel 1513 nel quale espone le caratteristiche dei principati e dei metodi per mantenerli e conquistarli. Il suo scopo è quello di aiutare un principe italiano con qualità eccezionale a prendere il potere in Italia, riunendola in un unico Stato, e a mantenerlo, scacciando le potenze straniere. Machiavelli quindi ipotizza l’unità nazionale, prima riunita sotto un unico regno, e successivamente trasformata in una repubblica.

GLI ARGOMENTI Le truppe mercenarie La fortuna La virtù del Principe La crudeltà del Principe Come mantenere un principato Confronti

CONFRONTI Cesare Borgia – Ludovico il Moro e Luigi XII Giulio II – Cesare Borgia Cesare Borgia – Lorenzo de Medici – Alessandro VI Leone X – Giulio II Cesare Borgia – Luigi XII – Alessandro VI

Ludovico il Moro e Luigi XII Cesare Borgia Ludovico il Moro e Luigi XII Prima fa uso delle truppe mercenarie, poi, resosi conto della loro pericolosità e mutevolezza, decide di avvalersi di un proprio esercito Usano entrambi i mercenari per le conquiste in Italia, in quanto non hanno insediato colonie nei territori occupati Indeboliscono il proprio esercito, devastano i territori occupati, si mettono contro i nobili e il popolo Rapide conquiste nell’Italia centrale. Grande fedeltà del proprio esercito Modello di Principe ideale Vengono entrambi scacciati dall’Italia

Cesare Borgia Giulio II Principe virtuoso ma non fortunato Principato breve ma fortunato Sale al potere per via della Fortuna del padre, anche se dopo poco non dipende più dalla Fortuna altrui, ma dalla propria virtù Non conosce la cattiva Fortuna perché regna per pochi anni. Ma non è virtuoso in quanto fa uso di truppe mercenarie, è troppo spregiudicato e non è duttile, ma si comporta sempre allo stesso modo, senza cambiare a seconda dell’occasione Tuttavia la morte del padre lo fa cadere in rovina

Cesare Borgia Lorenzo de Medici Alessandro VI Animo ambizioso Grande virtù militare Spregiudicatezza Sa farsi temere dai sudditi Sfrutta la posizione del padre Si fa temere dai fiorentini per riacquisire il potere Sfrutta la posizione dello zio Sopprime i dissidenti Espansione territoriale Spregiudicato, simulatore e dissimulatore Sfrutta il potere temporale della Chiesa Fornisce potere al figlio Sopprime chi lo critica (Savonarola) Principi virtuosi

La sua bontà è utile a rendere più forte il papato Leone X Giulio II Non necessita di compiere scelleratezze, in quanto eredita un pontificato già molto forte Animo impetuoso, non si preoccupa della sua reputazione derivante dalla sua condotta  crudele "Il papa guerriero" La sua bontà è utile a rendere più forte il papato

Cesare Borgia Luigi XII Alessandro VI Per mantenere i nuovi territori stipula una serie di alleanze Si fa temere, ma non odiare, dai popoli Sopprime la nobiltà a lui avversa Fa tutto ciò che non andrebbe fatto per mantenere un principato Grande ingannatore e spergiuro con il suo popolo Alleanze per cacciare i francesi dall’Italia Non risiede in esso Non insedia colonie Si avvale di mercenari Lascia troppo potere ai suoi nemici Grande successo Successi in Italia centrale Roma diviene più potente Non ha successo ed è costretto a ritirarsi dall’Italia

LE TRUPPE MERCENARIE Per Machiavelli esse non devono essere usate da un Principe che deve, invece, fare affidamento su un esercito proprio. Machiavelli le condanna perché poco motivate a difendere lo Stato. Secondo Machiavelli esse si basano soltanto sui propri interessi egoistici ed economici, e possono, a seconda del "miglior offerente", cambiare esercito per il quale combattere. Per questo Machiavelli predilige gli eserciti composti da sudditi, proprio perché combattono anche per senso patriottico.

Indice I PERSONAGGI Cesare Borgia Giulio II Carlo VIII Ferdinando d’Aragona Lorenzo de Medici Ludovico il Moro Indice

La crudeltà del Principe CESARE BORGIA (1475-1507) Figlio di Rodrigo Borgia (Alessandro VI) Prima carriera ecclesiastica poi politica Si accorda prima con Carlo VIII e poi con Luigi XII Con grande rapidità si impossessa dei Ducati dell’Italia centrale e ne ottiene il governo grazie al padre Caduto in rovina per via della morte del padre e per l’elezione al pontificato di Giulio II Le truppe mercenarie La fortuna Le virtù del Principe La crudeltà del Principe

Capitolo XIII Prima utilizzava le truppe mercenarie francesi Decide di avvalersi delle proprie armi Poi si rende conto della loro pericolosità Grandi successi militari nell’Italia centrale Machiavelli dimostra così che le truppe mercenarie non sono necessarie

Capitolo VII Nonostante la sua prudenza non riesce a prevenire la sua rovina causata dall’improvvisa morte del padre Inizialmente Cesare Borgia si era basato solo sulla fortuna del padre Successivamente non dipende più dalla fortuna degli altri ma dalla propria virtù Secondo Machiavelli, nei periodi quieti, non ha preparato basi solide con cui arginare il successivo volere della Fortuna

Capitoli III e VII Nonostante la rovina per la morte improvvisa del padre, rimane uomo estremamente virtuoso, tanto da essere preso da Machiavelli come modello di Principe ideale animo grande e ambizioso, severo e grato, magnanimo e liberale Grande virtù militare, testimoniata dalle rapide conquiste in Italia centrale Ottiene i territori anche grazie all’alleanza con Luigi XII (sa cogliere l’occasione)

Capitolo VIII Cesare giunge al potere anche grazie alle scelleratezze (omicidio del fratello) Mantiene la pace facendosi temere dai sudditi. Meglio temuti che amati o odiati Capitolo XVII Strage di nobili durante un banchetto per vendicarsi della congiura ordita contro di lui Non teme il giudizio causato dalle sue crudeltà

Come mantenere un principato GIULIO II (1443-1513) Nato con il nome di Giuliano della Rovere Nemico della famiglia Borgia Diventa papa dopo la morte di Alessandro VI Imprigiona Cesare Borgia Favorisce le indulgenze Diventa un grande mecenate Scaccia i Francesi dall’Italia con la Lega Santa e favorisce gli Spagnoli Le truppe mercenarie La fortuna Come mantenere un principato

Capitolo XIII Soprannominato il papa guerriero Prima utilizza i mercenari Poi combatte contro di loro

Capitolo XXV Esempio di Principe fortunato Machiavelli afferma che se fosse durato di più avrebbe anche conosciuto la cattiva fortuna Breve pontificato

Capitolo XVI Grande parsimonia e liberalità Si ingrazia il popolo Mecenatismo Poche tasse

CARLO VIII Espansione e consolidamento regno francese (1470-1498) Espansione e consolidamento regno francese Interessato al Ducato di Napoli (motivi dinastici) Discesa in Italia nel 1494 Accordo con Cesare Borgia Conquista Napoli ma viene scacciato quasi subito Scacciato dall’Italia dalla lega anti-francese Le truppe mercenarie

Capitolo XII <<…Onde che a Carlo re di Francia fu lecito pigliare la Italia col gesso; e chi diceva come e’ n’erano cagione e’ peccati nostri, diceva il vero…>> Principe, Capitolo XII Machiavelli afferma che per Carlo VIII è stato facile prendere l’Italia per via del fatto che gli Stati non avessero un esercito proprio Debolezza Italia

Come mantenere un principato FERDINANDO D’ARAGONA (1424-1494) Re della Sicilia, di Napoli e del Regno di Aragona Contribuisce alla Reconquista spagnola Partecipa alla Lega Santa di Giulio II contro Luigi XII Le truppe mercenarie Come mantenere un principato

Capitolo XXIV Privo di un esercito proprio Non per colpa della Fortuna Si avvale di truppe mercenarie Le armi proprie servono per prevenire tempi avversi

Capitolo XVIII Si proclama difensore della pace e della fede In realtà non aveva né l’una né l’altra virtù, ma grazie alla sua reputazione mantenne il potere Per consolidare il potere e ottenere consensi dal popolo spagnolo

La crudeltà del Principe LORENZO DE MEDICI (1492-1519) Lorenzo di Piero de Medici Famiglia scacciata da Firenze dal Savonarola Grazie alla Lega Santa ritorna a Firenze, dove riacquista il potere Esilia Machiavelli Conquista il Ducato di Urbino, anche grazie allo zio (Leone X) Le truppe mercenarie Le virtù del Principe La crudeltà del Principe

Capitolo XXVI Machiavelli ritiene che debba essere Lorenzo a cacciare i rozzi barbari dalla penisola e ad unificare l’Italia Per via della sua virtù e per via del potere della sua casata, unito a quello della Chiesa di Leone X Il Principe è dedicato a lui per insegnargli ad essere il Principe ideale

Capitolo XXVI Machiavelli, implicitamente, ritiene che Lorenzo sia un uomo di grandi virtù Per via della conquista del Ducato di Urbino Per via della rapidità con cui riottiene il potere perso dalla sua casata Gli viene affidato da Machiavelli il compito di liberare l’Italia

Dedica Machiavelli ritiene ingiusto il trattamento riservatogli dal suo Signore Imprigionato, torturato e poi esiliato, perché ritenuto parte di una congiura anti-medicea Machiavelli chiede a Lorenzo di poter tornare in Firenze e riprendere parte alla vita politica

LA FORTUNA È una ministra onnipresente, che può essere arginata al 50% solo dagli uomini virtuosi. In tempi quieti è necessario prepararsi alla cattiva Fortuna dei tempi futuri, per non farsi sopraffare da essa. Cogliere le occasioni che offre.

I PERSONAGGI Cesare Borgia Giulio II Indice

Come mantenere un principato SAVONAROLA (1452-1498) Incita un profondo rinnovamento spirituale Combatte contro la condotta della Chiesa e la corruzione ecclesiastica Predica anche grazie alle profezie apocalittiche Grazie alla calata in Italia dei francesi riesce a scacciare i Medici da Firenze e ad instituire una repubblica Scontro con Alessandro VI, visto come l’emblema di tutti i mali Il papa lo scomunica nel 1497, incitando i fiorentini a catturarlo e condannarlo come eretico Come mantenere un principato

Capitolo VI Profeta disarmato Criticato da Machiavelli in quanto privo di forza militare La forza è necessaria per mantenere credibilità, consensi e ordine socio-politico Sopraffatto dalla forza e dal potere di Alessandro VI La forza è necessaria quando si vuole far credere al popolo ciò che si vuole

LA VIRTU’ DEL PRINCIPE Opera per lo Stato Strumento a servizio del popolo Non despota folle Costruisce uno Stato ordinato, pacifico e sicuro Garantisce benessere e tranquillità Non può sempre seguire ideali e virtù, dipende dalla situazione/necessità

I PERSONAGGI Cesare Borgia Lorenzo de Medici Alessandro VI Indice

Come mantenere un principato LUIGI XII (1462-1515) Successore di Carlo VIII Mire espansionistiche sul Ducato di Milano e sul regno di Napoli Alleanza con Alessandro VI e Cesare Borgia Si impossessa di Milano e scaccia Ludovico il Moro nel 1500 Alleanza con Ferdinando il Cattolico per la spartizione del regno di Napoli Alleanza non mantenuta, scontro con Ferdinando Scacciato dalla Lega Santa guidata da Giulio II Come mantenere un principato

Capitolo III Visto come l’essenza degli errori che un principe non dovrebbe commettere per mantenere un principato Decide di non risiedere a Milano Non insedia colonie nel territorio milanese  Usa le truppe mercenarie Non difende le provincie più deboli Lascia troppo potere alla Chiesa Non indebolisce le personalità più forti (Alessandro VI) Permette l’insediamento della Spagna in Italia Perde il Ducato di Milano in pochi anni

Come mantenere un principato ALESSANDRO VI (1431-1503) Nato con il nome di Rodrigo Borgia Vari figli illegittimi Difensore dell’ortodossia No riforma ecumenica Scontro con Savonarola Appoggia e favorisce le conquiste del figlio Cesare nell’Italia centrale Le virtù del Principe Come mantenere un principato

Capitoli VII e XVIII Rende forte Roma facendo largo uso del potere temporale Papa spregiudicato, simulatore e dissimulatore Garantisce al figlio Cesare domini nell’Italia centrale Fa catturare e condanna al rogo il predicatore Girolamo Savonarola

Capitolo XI <<… Papa Alessandro VI non fece mai altro, non pensò mai ad altro che a ingannare gli uomini, e sempre trovò materia per poterlo fare. Non ci fu mai uomo che promettesse con così grande efficacia, che giurasse con altrettanto fervore e che poi mancasse di parola quanto lui…>> Principe, Capitolo 18 Grande ingannatore e spergiuro con il popolo Machiavelli ritiene che i principati ecclesiastici, una volta ottenuti, siano facili da mantenere

LA CRUDELTA’ DEL PRINCIPE Crudele per necessità e non per vantaggio proprio Saper usare la bestia e l’uomo Saper usare la forza contro chi non si può far ragionare Saper simulare le virtù e dissimulare i vizi

I PERSONAGGI Cesare Borgia Lorenzo de Medici Indice

COME MANTENERE UN PRINCIPATO Grande virtù per contrastare la Fortuna Saper manipolare il popolo a seconda dell’occasione Grandi capacità di mantenere stabile e duraturo un principato straniero

Indice I PERSONAGGI Savonarola Alessandro VI Ferdinando d’Aragona Ludovico il Moro Giulio II Luigi XII Leone X Indice

Come mantenere un principato LUDOVICO IL MORO (1452-1508) Governatore di Milano Difende il Ducato dai mercenari svizzeri Viene sconfitto da Luigi XII Fugge presso Massimiliano d’Asburgo Le truppe mercenarie Come mantenere un principato

Capitolo XXIV Sbaglia perché usufruisce di truppe mercenarie In questo modo ci si mettono contro o il popolo o i nobili Avrebbe dovuto lottare con le proprie armi per ottenere l’appoggio del popolo

Capitolo XXIV Esempio di come non mantenere un principato Scappa da Milano Perde l’appoggio del popolo

Come mantenere un principato LEONE X (1475-1521) Nato con il nome di Giovanni de Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico Lorenzo il Magnifico convince Sisto IV a far eleggere Giovanni cardinale a soli 13 anni Nel 1513 sale al soglio pontificio a 38 anni Favorisce la ripresa del potere di Lorenzo di Piero de Medici a Firenze Condanna Lutero (Bolla exurge Domine) Come mantenere un principato

Capitolo XI Machiavelli ritiene che con la sua bontà riuscirà a rendere ancora più forte il papato Nonostante avesse ereditato un principato già molto forte