REDDITO DI CITTADINANZA E OPPORTUNITA’ ECONOMICA: UN CONFRONTO TRA ITALIA E RESTO D’EUROPA Pasquale Tridico Dipartimento di Economia, Università Roma Tre.

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Transcript della presentazione:

REDDITO DI CITTADINANZA E OPPORTUNITA’ ECONOMICA: UN CONFRONTO TRA ITALIA E RESTO D’EUROPA Pasquale Tridico Dipartimento di Economia, Università Roma Tre pasquale.tridico@uniroma3.it

Reddito di cittadinanza: Motivazioni La recente crisi iniziata nel 2007-08 ha esacerbato notevolmente le condizioni di vita delle persone, ha contribuito in modo determinate a far aumentare i livelli di povertà, ha impoverito gli esclusi dal mercato del lavoro e i disoccupati che, esauriti i limitati strumenti di sussidi alla disoccupazione, e non avendo trovato ancora occupazione, sono sprofondati in situazioni di indigenza e povertà. L’argomento è tornato alla ribalta anche perché, attraverso un semplice confronto con quello che succede nel resto dell’Unione Europea (UE) dove esiste quasi dappertutto uno schema di reddito minimo fuorché in Grecia e in Italia, la situazione appare ancora più grave e insostenibile.

Il Reddito di Cittadinanza in Letteratura L’argomento non è nuovo: Oskar Lange (1936): distribuire profitto e rendita delle imprese pubbliche x garantire uguaglianza, attraverso un “dividendo sociale” per i lavoratori. James Meade (1972), Yunker, 1977: dividendo sociale come forma di reddito minimo da finanziare attraverso il rendimento delle attività produttive di proprietà pubblica Schaff, 2001: Reddito da 3 fonti: 1) il reddito salariale, 2) il risparmio - variabili in base al proprio lavoro, e 3) il dividendo sociale, uguale per tutti (anche x disoccupati) Harry Shutt (2015) sostiene la necessità di un sistema di reddito di base incondizionato dopo scuola dell’obbligo che di fatto sostituirebbe tutti gli strumenti di welfare previdenziali e assistenziali esistenti con l'eccezione della custodia dei bambini. Amartya Sen (1999): il mercato non garantisce uguaglianza, nel capitalismo i vincitori dominano sui vinti, è necessario uno stato sociale ridistributivo. Il reddito di base raggiunge più efficacemente i poveri, molti dei quali resterebbero esclusi o stigmatizzati da sistemi categoriali, complicati, e condizionati (Sen, 1999).

2 obiettivi di quest’articolo Valutare, in un confronto tra i paesi dell’Unione Europea e altri paesi OCSE, l’impatto in termini di efficacia (riduzione della povertà) e efficienza (livelli di occupazione) di uno strumento di reddito minimo o di cittadinanza. Avanzare, per l’Italia, una proposta di Reddito Minimo Garantito (condizionato e “means tested”).

Metodologia e risultati Modello econometrico, stimato su 34 paesi OCSE periodo 1990-2013  non ci sono ostacoli di efficienza che impedirebbero l’attivazione di un reddito minimo o di cittadinanza anche in Italia. Anzi, i nostri risultati dimostrano che uno schema di reddito minimo aiuta, insieme ad altre variabili, a incrementare i livelli di occupazione.

Principali preoccupazioni di policy miti da sfatare Ricerca attiva del lavoro  bassi livelli di occupazione e disoccupazione (Tsebelis, 2002; Tisdell e Svizzero, 2003). Efficienza e free riding; Spesa insostenibile; Effetti distorsivi della tassazione Invece non ci sono ostacoli di efficienza (impatto su occupazione e disoccupazione) che impedirebbero l’attivazione di un reddito minimo I nostri risultati dimostrano che uno schema di reddito minimo aiuta, insieme ad altre variabili, a incrementare i livelli di occupazione. Quando la variabile dipendente invece è il tasso di disoccupazione, i risultati dimostrano che il reddito minimo è una variabile neutrale.

Classificazione 1. Il Reddito Minimo Garantito (RMG): prevede che ogni individuo (occupato e non) riceva una somma pari alla differenza tra il RMG, che si fissa ad una soglia X, ad esempio la soglia di povertà relativa, e il suo reddito, se il suo reddito è inferiore a X. 2. Il Reddito di Cittadinanza Condizionato (RCC): secondo il quale, ogni cittadino riceve una somma uguale ad una certa soglia critica (ad esempio la povertà relativa o assoluta), se ha un reddito inferiore a quanto stabilito. Il RCC è “means tested” cioè testato sui mezzi (patrimoniali e reddituali) del richiedente. 3. Il Reddito di Cittadinanza Incondizionato (RCI): prevede che ogni individuo riceva una somma pari a RCI indipendentemente dal suo reddito. Il RCI quindi non è “means tested”. Esso trova un riscontro empirico solo in pochissimi casi: è attivo (in forma modesta) in Alaska. Si discute circa una sua possibile attivazione in Brasile, in Svizzera e si trovano esperimenti in alcuni paesi dell’Africa e in alcuni stati dell’India.

Altri schemi di sostegno al reddito forme di sostegno non classificabili come reddito minimo: es. sussidio del 20% sul salario (anche come riduzione fiscale) se il suo reddito non supera una certa soglia. In questo caso evidentemente il sussidio è legato alla posizione lavorativa dell’individuo mentre gli schemi di reddito minimo esulano dalla posizione lavorativa, anzi la non occupazione in certi casi è la principale condizione di eleggibilità.

Cosa succede in Europa Presenti quasi ovunque nella forma di RMG o di RCC; La soglia è spesso la linea di povertà relativa oppure una soglia di povertà assoluta; I beneficiari sono i cittadini (o individui residenti da qualche anno nel paese) che si trovino in stato di bisogno e indigenza; L’aver avuto un lavoro nel periodo precedente alla richiesta non è un criterio di eleggibilità; Spesso è una condizione, la disponibilità a lavorare, la partecipazione attiva a programmi di inserimento nel mercato del lavoro e la partecipazione a progetti di interesse sociale e comunitario.

REDDITO MINIMO IN EUROPA

Generale vs Categoriale Schema Generale di Reddito Minimo Schema di Reddito Minimo con strumenti addizionali per categoria Schema di benefici categoriale BE, CZ, DE, EE, LT, LU, LV, NL, PT, SE, SK AT, BG, CY, DK, ES, FI, FR, IE, PL, RO, SI, UK HU, MT Indicatore/Soglia Media/mediana del reddito o percentuale del reddito o povertà relativa Paniere/Prezzi, living standard, povertà assoluta Livello del salario minimo Altri minimi (pensione minima; fissato per legge; minimo di categoria; minimo locale) Fissato su base soggettiva dagli uffici su indicazioni governative BG CY, CZ, DE, PL, RO, SE, SI ES, MT, NL DK, ES, FI, HU, LT, LU, PT, UK AT, BE, EE, FR, IE, LV, SK Copertura Completa Parziale Molto limitata AT, BE, CY, CZ, DE, DK, ES, FI, FR, HU, IE, LU, NL, PT, RO, SE, SK, UK MT, PL, SI EE, LT, LV, BG Durata Nessun limite Revisione periodica ma senza limiti predeterminati Limitato nel tempo CZ, DE, DK, EE, FI, FR, HU, IE, LU, LV, NL, SK, UK AT, BE, CY, ES, LT, MT, PL, PT, RO, SE BG, SI Base legale Strettamente basato su diritti pre-fissati Basato su diritti pre-fissati e su elementi discrezionali Basato su elementi discrezionali BG, DK, EE, FR, HU, (IT), LU, MT, NL, RO, SK AT, BE, CY, CZ, DE, ES, IE, LT, LV, PT, SE, SI, UK FI, PL Livello di governance (decisione e distribuzione) Nazionale Misto: nazionale/regionale Regionale/loca BE, BG, CY, CZ, DE, DK, EE, FI, FR, HU, IE, LT, LU, LV, MT, SI, SK, UK DE, ES, PL, PT, RO, SE AT, NL Collegamento con lo stato di occupazione Per senza lavoro Per senza lavoro con alcune eccezioni per lavoratori Per senza lavoro e lavoratori in bisogno DE, IE AT, BE, BG, DK, HU, MT, SI, SK CY, CZ, EE, ES, FI, FR, LT, LU, LV, NL, PL, PT, RO, SE, UK

Sintesi: coefficiente di copertura ed efficacia gruppo di paesi con sistema di reddito minimo/cittadinanza molto avanzato ed esteso: Danimarca, Olanda, Belgio, Germania, Finlandia, Svezia, Austria, Francia e Lussemburgo  coefficiente = 3, il più alto. Un gruppo medio: Regno Unito, Malta, Cipro, Spagna, Repubblica Ceca, Ungheria, Irlanda, Romania, Slovacchia, Polonia, Portogallo e Slovenia  coefficiente = 2 Un altro gruppo medio-basso: Romania, Slovenia, Malta e Cipro,  coefficiente = 1.5 Un gruppo costituito dalle 3 Repubbliche baltiche Estonia, Lituania, Lettonia e la Bulgaria con uno scarso coefficiente  = 1 l’ultimo gruppo: Grecia e Italia con un coefficiente pari a zero non essendo presente ivi un sistema di reddito minimo/cittadinanza. Croazia, da poco.

RM e Welfare

RM e Povertà

stima 𝑂𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒= 𝛼+ 𝛽 1 𝐼𝑛𝑣+ 𝛽 2 𝑅𝐶+ 𝛽 3 𝑊𝑒𝑙𝑓𝑎𝑟𝑒+ 𝛽 4 𝐸𝑑𝑢+ 𝛽 5 𝑠𝑎𝑙𝑎𝑟𝑖+ 𝛽 6 𝐸𝑥𝑝+ 𝛽 6 𝐼𝐷𝐸+𝜀

Regressione GLS, Random-effects, Panel 1990-2013 (Il test di Hausman permette di usare RE anziché FE) Variabile Dipendente: Tassi di Occupazione   Modello I Modello II Var Coeff (St. er. in parentesi) Investimenti .4515593* (.0371479) .581084* (.0481297) Reddito Minimo/Cittadinanza 6.01516** (2.609321) 5.787915* (2.173206) Welfare (Spesa Sociale, % Pil) .2923378* (.0356689) .0711364*** (.0420691) Educazione (livello terziario) .4159579* (.0434343) Esportazioni nette .0641581*** (.0414638) IDE -.013793*** (.0077881) Ln_Salari -.2644854 (1.455405) Constant 48.58749 (2.046771) 40.13474* (14.03635) R-sq: within = 0.2053 between = 0.1720 overall = 0.1489 R-sq: within = 0.4196 between = 0.2136 overall = 0.2137 Wald chi2(3) = 180.17 Prob > chi2 = 0.0000 Number of obs = 708 Number of groups = 34 Wald chi2(7) = 377.35 Prob > chi2 = 0.0000 Number of obs = 553 Number of groups = 34

interpretazione L’indicazione che proviene da questo modello è chiara: i livelli di occupazione sono trainati da un alto livello di investimenti, da uno stato sociale forte e dal reddito di cittadinanza che quindi non disincentiva il lavoro, anzi, stimola l’occupazione Nel modello più ampio, l’istruzione appare una variabile importante, cosi come anche la cd “globalizzazione controllata”, dove l’apertura commerciale appare essere positiva, mentre i movimenti di capitale hanno un impatto negativo.

Efficienza del MdL per modello

Soglia di povertà assoluta (ISTAT): Sulla base dei dati su consumi e prezzi  l’ISTAT calcola un valore monetario del paniere di povertà assoluta Tipologia familiare 1 comp. 18-59 Anno 2014 area metropolitana grandi comuni piccoli comuni Territorio   Nord 820,19 781,22 736,2 Centro 798,76 756,93 708,62 Mezzogiorno 602,81 582,21 546,36

Povertà relativa (ISTAT): In Italia la linea adottata attualmente è quella determinata dalla Commissione Gorrieri (Carbonaro, 1985); si tratta dell’International Standard of Poverty Line (ISPL), che definisce come povera una famiglia di due componenti con una spesa per consumi ≤ alla media del consumo pro-capite (o: reddito per componente non superiore alla metà del reddito nazionale pro-capite). Per sintetizzare l’informazione sui vari aspetti della povertà vengono calcolati due indici: il primo è la proporzione dei poveri (incidenza), cioè il rapporto tra il numero di famiglie (individui) in condizione di povertà e il numero di famiglie (individui) residenti; il secondo è il divario medio di povertà (intensità), che misura «quanto poveri sono i poveri», cioè di quanto, in termini percentuali, la spesa media mensile equivalente delle famiglie povere è inferiore alla linea di povertà

UNA PROPOSTA PER L’ITALIA: REDDITO MINIMO DI GARANZIA CONDIZIONATO   Scenario esteso Scenario ristretto Requisito 1 Residenza da due anni Cittadinanza Requisito 2 Reddito inferiore a 780€ mensili (povertà relativa OCSE) Reddito inferiore a 663€ mensili Copertura Persone in stato di bisogno e necessità Beneficio Differenza tra 780€ e il reddito del richiedente Differenza tra 663€ e il reddito del richiedente Condizione Programmi attivi del lavoro, iscrizione CPI, disponibilità a lavorare, partecipazione a programmi sociali di pubblica utilità Durata Illimitata, fino allo stato di bisogno/necessità Livello di governance Centri per l’impiego come principale terminale decisionale, distributivo e di controllo Spesa per lo Stato 5 miliardi di euro (con disoccupazione a livelli pre-crisi) 13-14 miliardi di euro oggi 3 miliardi di euro (con disoccupazione a livelli pre-crisi) 6 miliardi di euro oggi

DDL attualmente in discussione presso il Senato della Repubblica  Caratteristiche/DDL DDL 1148 DDL 1670 DDL 1919 Soglia d’intervento (per singolo) 780€\Mese 600€\Mese 200€\Mese Tipologia Linea di Povertà Relativa Definita ex Lege Linea di povertà Assoluta Scala di Equivalenza OCSE Modificata N.D ISEE Prova dei mezzi Reddito dichiarato ai fini Fiscali Durata Indeterminata Annuale Annuale con possibilità di rinnovo Costo della Misura (in Mld di €) 14,9 23,5 1,34 Impatto su conti pubblici 1,80% 2,84% 0,16% Costo in % Pil 0,48% 0,76% 0,04%

Sostenibilità finanziaria del Welfare La Sostenibilità finanziaria del Welfare è strettamente connessa ai tassi di occupazione e ai bassi tassi di dipendenza (lavoro-pensione)  i maggiori problemi sono x i paesi caratterizzati da bassi tassi di partecipazione al mercato del lavoro SOLUZIONE  PIENA OCCUPAZIONE

Due esempi di costi sostenibili: Germania e Francia (in 2013) perche legati ad alti tassi di occupazione In Germania circa 7 milioni di persone ottengono benefici Hartz IV (indennità di disoccupazione + Sozialhilfe / RMG), di cui circa 2 milioni sono disoccupati. L’ammontare di Sozialhilfe / RMG: è di circa 400 € al mese (+ la casa i trasporti e una serie di servizi sociali) Il bilancio complessivo per Hartz IV è di circa 20 miliardi di euro  Sozialhilfe / RMG: circa 5 miliardi di € (anno) + in kind In Francia: il RMG (RSA, Revenu minimum d'insertion) è finanziato con un'imposta sulle rendite finanziarie (dal 1988) RSA individuale: 512 € x mese (per meno di 4 milioni di persone)  Costa circa 4 miliardi di Euro (anno)

Oggi in Italia Reddito minimo/cittadinanza  no Salario minimo  no Contratti Collettivi Nazionali  si (in riduzione, promozione livello secondario, rinnovi posticipati, CN non per tutti  ca +15% non coinvolto) Ammortizzatori universali  no NASPI (ASDI + DIS-COL)

Il ruolo dello Stato Sociale  riduce la disuguaglianza

Il ruolo delle istituzioni del mercato del lavoro (salario minimo, Sind, PA+PP, RC, etc)  Ridurre la disuguaglianza

CONCLUSIONI Povertà Occupazione Consumi Coesione sociale Produttività/ disincentivi Sostenibilità finanziaria Possibili vantaggi L’impatto del RM è positivo e appare utile non solo al fine di alleviare la povertà, ma è anche uno strumento efficiente poiché favorisce l’occupazione e i consumi. Si contribuirebbe a ricreare una giustizia sociale necessaria per la coesione e la tenuta sociale del paese. Il welfare riduce la disuguaglianza Il RM agisce efficientemente sulla ricerca attiva del lavoro, su una migliore allocazione, l’impatto sulla produttività può essere positivo. Sostenibilità finanziaria del welfare  maggiore occupazione, obiettivo primario da perseguire sempre. Possibili svantaggi Casi di free riding e scarsi incentivi al lavoro non si registrano in UE dove invece alta occupazione è associata a RM I paesi con RM sono quelli che hanno alti livelli di produttività. Il free riding è eliminato con condizionalità a programmi attiva di ricerca La spesa per lo stato, con tassi di disoccupazione bassi potrebbe assestarsi intorno a 3-5 miliardi di euro. Oggi sarebbe di 13-14 mld