LA PREVENZIONE INCENDI NELLE STRUTTURE RELIGIOSE APERTE AL PUBBLICO 1
Strutture religiose aperte al pubblico Ci sono due casi Edifici e Beni tutelati Edifici non tutelati
INCENDI NELLE STRUTTURE RELIGIOSE E NEI LUOGHI DI CULTO NON CI SONO VERE E PROPRIE STATISTICHE MA LE CRONACHE ANNOVERANO NEL CORSO DELLA STORIA RICORRENTI INCENDI DI CHIESE, CATTEDRALI, CONVENTI, ABBAZIE Qualche conferma incendio del Duomo di Torino del 11-12 aprile 1997 dove si salvò a fatica la Sacra Sindone già colpita da un incendio tra il 3 e 4 dicembre 1532 a Chambery Abbazia di Fossanova 1450 Abbazia di Nonantola nel 918 Abbazia di Cluny 1120 Abbazia di Westminster 1298 Abbazia di Melk 1721 Notre Dame de Paris costruita sull’incendio del precedente edificio gotico del 1218 Cattedrale di San Marco a Venezia 1419 Duomo di Modena 1749
INCENDI IN LUOGHI DI CULTO Esempio di una cronaca “NEI SOTTERRANEI DELLA CHIESA SANTA MARIA DELLA PACE A VENARIA, IN VIA GUARINI, GLI SCANTINATI DELL’EDIFICIO DI CULTO NON ERANO PIÙ UTILIZZATI, ANCHE SE UN TEMPO ERANO GLI SPOGLIATOI DELLA SOCIETÀ SPORTIVA SAN FRANCESCO. HANNO PRESO FUOCO MASSERIZIE ACCATASTATE NEI LOCALI SOTTO LA CHIESA DOVE AL MOMENTO DELL’INCENDIO NON C’ERANO PERSONE. LE AUTORITA’ STANNO INDAGANDO SULLE CAUSE DEL ROGO CHE POTREBBE ESSERE DIVAMPATO PER L’IMPERIZIA DI QUALCUNO, MA CHE POTREBBE ANCHE ESSERE DOLOSO. ALCUNI TESTIMONI INFATTI AVREBBERO VISTO ALMENO DUE PERSONE SCAPPARE SUL RETRO DELLA CHIESA. IL SOSPETTO DEGLI INVESTIGATORI, DUNQUE, È CHE POSSA ESSERSI TRATTATO DI UN ATTO VANDALICO. I VIGILI DEL FUOCO HANNO SPENTO LE FIAMME E HANNO LAVORATO PER VENTILARE I LOCALI IN MODO CHE IL FUMO USCISSE DAI SOTTERRANEI DELLA CHIESA.
ATTIVITA’ APERTE AL PUBBLICO IN AMBITO RELIGIOSO E PREVENZIONE INCENDI CHIESE E LUOGHI DI CULTO PROPRIAMENTE DETTI ARCHIVI , ANCHE DI GRANDE VALORE STORICO, MANOSCRITTI MA ANCHE SEMPLICI E PURE PREZIOSI REGISTRI DELLE ANIME… MUSEI, BIBLIOTECHE UFFICI, AULE PER IL CATECHISMO E LA FORMAZIONE RELIGIOSA, DOPO SCUOLA, ORATORI, SPAZI E LOCALI CONCESSI AI GRUPPI SCOUT… ASSISTENZA SOCIALE, MENSE PER POVERI… SCUOLE, CASE DI CURA, CASE PER ANZIANI…, CASE PER VACANZE, CINEMA E TEATRI, SALE RIUNIONI LUOGHI A RISCHIO SPECIFICO, CENTRALI TERMICHE, GRUPPI ELETTROGENI, ASCENSORI, CUCINE, DEPOSITI E MAGAZZINI, AUTORIMESSE …
SITUAZIONI DI RISCHIO FIAMME LIBERE (CANDELE IN PARTICOLARE…) IN VICINANZA DI MATERIALE COMBUSTIBILE O INFIAMMABILE CORTOCIRCUIITI, SOVRACCARICHI, DIFETTI DI ISOLAMENTO di IMPIANTI ELETTRICI NON A NORMA, NON CORRETTAMENTE GESTITI ED UTILIZZATI APPARECCHIATURE ELETTRICIHE DIFETTOSE, RESISTENZE ELETTRICHE, LAMPADE AD INCANDESCENZA, LAMPADE, APPARECCHI ELETTRICI UTILIZZATI IN MODO IMPROPRIO O IN LUOGHI NON COMPATIBILI CON L’IMPIEGO DEGLI STESSI FULMINI LAVORI DI MANUTENZIONE CONDOTTI IN MODO INCAUTO CON FIAMME LIBERE, ATTREZZI DA TAGLIO, APPARECCHI PER SALDATURA DEPOSITI IMPROPRI DI GAS INFIAMMABILI, VERNICI INFIAMMABILI (GRUPPI SCOUT…)
OBBLIGHI DEL RESPONSABILE DELL’ATTIVITA’ IN SINTESI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI NUOVE ATTIVITA’ O DI MODIFICHE SOSTANZIALI SU ATTIVITA’ IN ESSERE PRESENTAZIONE DELLA SCIA, PRIMA DELL’INIZIO DELL’ATTIVITA’ ATTESTAZIONE DI RINNOVO DEL CERTIFICATO/ SCIA, OGNI 5 ANNI GESTIONE DELLA SICUREZZA MIGLIORAMENTO CONTINUO
FUNZIONI DEI VIGILI DEL FUOCO APPROVARE I PROGETTI DI NUOVE ATTIVITA’ O DI MODIFICHE SOSTANZIALI RICEVERE LA SCIA ,PRIMA DELL’INIZIO DELL’ATTIVITA’ EFFETTUARE I CONTROLLI, DOPO LA PRESENTAZIONE DELLA SCIA, ANCHE A CAMPIONE EFFETTUARE CONTROLLI ED ISPEZIONI, ANCHE A SEGUITO DI ESPOSTI FORMAZIONE DEI LAVORATORI SU RICHIESTA DEI RESPONSABILI DELL’ATTIVITA’ VIGILANZA SUI LUOGHI DI LAVORO E ATTIVITA’ SANZIONATORIA
IL RESPONSABILE DELL’ATTIVITA’ E LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO QUANTI DATORI DI LAVORO O RESPONSABILI DI STRUTTURA SONO CONSAPEVOLI DEI RISCHI DI INCENDIO CHE CORRE LA PROPRIA STRUTTURA? QUANTI DATORI DI LAVORO O RESPONSABILI DI STRUTTURA SONO CONSAPEVOLI DEI RISCHI CHE POSSONO CORRERE I PROPRI LAVORATORI, LORO STESSI, ED IL PUBBLICO CHE PUO’ TROVARSI NEI PROPRI LOCALI A CAUSA DEI PERICOLI DERIVANTI DAGLI INCENDI, DAGLI SCOPPI , DALLE ESPLOSIONI? ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE INCENDI ADOZIONE DI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ANTINCENDIO IMPORTANZA DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE DEI DATORI DI LAVORO E DEI LAVORATORI
FATTORI DI RISCHIO NEGLI EDIFICI Presenza di combustibili ARREDI, STRUTTURE LIGNEE, GAS, CANDELE -IN UFFICI, MAGAZZINI, ARCHIVI, BIBLIOTECHE, MUSEI, RACCOLTE, SERBATOI, BOMBOLE, … Inneschi IMPIANTI ELETTRICI, FIAMME LIBERE, CANDELE, APPARECCHI DI RISCALDAMENTO NON CONVENZIONALI, FUNZIONANTI CON BOMBOLE O CON RESISTENZE ELETTRICHE…, FULMINI… MISURE DI PREVENZIONE ATTENTA GESTIONE DELL’ORDINE E DELLA PULIZIA DEI LOCALI, VENTILAZIONE ED AERAZIONE DEGLI AMBIENTI SCRUPOLOSO CONTROLLO DELLE POSSIBILI SORGENTI DI INNESCO, IMPIANTI ELETTRICI…, SORGENTI DI CALORE(MACCHINE, DISPOSITIVI,BRUCIATORI, APPARECCHI PORTATILI PER RISCALDAMENTO AMBIENTI ECC.)
FIGURE COINVOLTE NELLA SICUREZZA IL RESPONSABILE DELL’ATTIVITA’/DATORE DI LAVORO IL RESPONSABILE DELLA SICUREZZA SECONDO IL DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 I LAVORATORI ED I PREPOSTI I PROFESSIONISTI ED I PROGETTISTI LE IMPRESE E GLI ARTIGIANI CHIAMATI AD EFFETTUARE MANUTENZIONI E MODIFICHE NEGLI EDIFICI O NEI LUOGHI DI LAVORO IN TUTTI DEVE AGIRE LA COSCIENZA CIVILE E SOCIALE DEL PROPRIO RUOLO QUALE CODICE DI COMPORTAMENTO RISPETTO DELLE NORME
SUI RESPONSABILI DELLE ATTIVITA’ NON DELEGABILITA’ DELLE RESPONSABILITA’ PROPRIE QUANDO VI SONO DIFFICOLTA’ DA AFFRONTARE PER ADEGUARSI ALLE NORME, NON ATTENDERE INVANO MA AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’ STESSE, ANCHE PER GRADI NON GUARDARE IL PROBLEMA SOLO DAL PUNTO DI VISTA DEI COSTI POSSIBILI PERCHE’ VI SONO TANTI PROVVEDIMENTI E MISURE DI SICUREZZA CHE HANNO COSTO PRATICAMENTE UGUALE A ZERO PROBLEMATICHE PIU’ FREQUENTI: VIE DI FUGA E USCITE DI SICUREZZA RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE DISTANZE DI SICUREZZA ADEGUAMENTO IMPIANTI RESPONSABILITA’ CIVILE E DI COSCIENZA RESPONSABILITA’ PENALE
COSA PUO’ FARE IL COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO? FORNIRE ASSISTENZA PER LE PROBLEMATICHE DI ORDINE TECNICO NON AGGRAVARE INUTILMENTE PROCEDURE E INTERVENTI DI ADEGUAMENTO ACCOGLIERE PROPOSTE DI DEROGHE PER LA COMPENSAZIONE DELLE CARENZE STRUTTURALI O IMPIANTISTICHE CHE NON E’ POSSIBILE ADEGUARE ALLE NORMATIVE, CON MISURE ALTERNATIVE, ANCHE DI TIPO GESTIONALE TEMPI DI ADEGUAMENTO, QUELLI TECNICAMENTE NECESSARI (E NON INFINITI)
I principali problemi da risolvere nella prevenzione incendi dei beni storici devono tenere conto della “conservazione dei beni” sulla quale va ritagliata la “misura antincendio più adeguata” Prevenire gli effetti dei prodotti della combustione e la loro azione sull’uomo, sui beni conservati, sulle strutture Mettere in sicurezza le persone a qualsiasi titolo coinvolte (vie di fuga…) Prevedere impianti di rilevazione incendi efficaci Individuare impianti e sostanze estinguenti efficaci ma che nello stesso tempo non arrechino danni alle strutture ed al contenuto degli edifici evitando il problema ad esempio dei danni provocati dall’acqua di spegnimento 14
Possiamo agire con misure di protezione Distanze di sicurezza Resistenza al fuoco e compartimentazione Vie di esodo adeguate Reazione al fuoco adeguata Attrezzature ed impianti di spegnimento manuali ed automatici Sistemi di allarme Segnaletica di sicurezza Illuminazione di sicurezza evacuatori di fumo e calore Pianificazione di emergenza Capacità di gestione della sicurezza in tempo di pace ed in emergenza (formazione…
LE LEGGI FONDAMENTALI IN MATERIA DI PREVENZIONE INCENDI Norme generali DECRETO LEGISLATIVO N.139/ 2006 (COMPITI E FUNZIONI DEI VIGILI DEL FUOCO) DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 (SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO) DPR 151/2011 (PROCEDURE ED ELENCO DELLE ATTIVITA’ SOGGETTE AI CONTROLLI DEI VIGILI DEL FUOCO NORME TECNICHE VERTICALI ED ORIZZONTALI
NORME PRINCIPALI DM MIBAC n NORME PRINCIPALI DM MIBAC n. 569 del 20 maggio 1992 Norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre D.P.R. n. 418 del 30/6/1995 Norme di sicurezza antincendio per gli edifici di interesse storico-artistico destinati a biblioteche ed archivi DM 10 marzo 1998 17