Antincendio Rischio elevato D. Lgs. n. 81, 9 aprile 2008, Art. 46

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Antincendio Rischio elevato D. Lgs. n. 81, 9 aprile 2008, Art. 46 DM 10 marzo 1998, Allegato IX 2015 AiFOS © Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione, la distribuzione e la vendita. Vietata la riproduzione di ogni singola immagine, testo e fotografie.

Un supporto didattico qualificato di AiFOS AiFOS è la prima qualificata associazione di operatori e di formatori nella salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro LA FORMAZIONE SIAMO NOI Confcommercio - Imprese per l’Italia Associazione nazionale di categoria Regione Lombardia Albo Regionale operatori “Lombardia Eccellente” Decreto n. 10678/2009 Albo operatori accreditati per la formazione n. 164 Certificato Sistema di Qualità RINA Azienda Certificata ISO 9001:2008 n.18025/08/S Associazione Professionale iscritta nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico che rilascia l’Attestazione di Qualità ai propri iscritti Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro (OSHA) Partner della campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri” CIIP Consulta Italiana Interassociativa per la Prevenzione Ministero dell’Università e della Ricerca Anagrafe Nazionale Ricerche, prot. n.109/496 codice 57811NYF Associata UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione Società italiana di e-Learning, socio collettivo

Il supporto didattico contiene n. 3 cartelle 1. INFORMAZIONI PER IL FORMATORE 1.1 Guida Formatore 1.2 Programma Corso 2. MATERIALE DEL CORSO 2.1 Slide Corso 2.2 Test Verifica 2.3 Questionario di gradimento 3. DOCUMENTI 3.1 Linee guida 3.2 Catalogo AiFOS 3.3 Filmato Storia della Sicurezza 3

Contenuti della cartella n. 1 1. INFORMAZIONI PER IL FORMATORE 1.1 Guida Formatore 1.2 Programma Corso Istruzioni sull’uso di questo supporto didattico Modello di programma in word modificabile 4

Questionari – Documenti - Altri materiali Nella Cartella n. 1 troverete inoltre i seguenti file: 1.1. Guida per il formatore (in ppt) Brevi istruzioni, utili al formatore, sull’uso di questo supporto didattico 1.2. Il programma del corso Il modello base del corso viene presentato in formato word in modo che possa essere completato, aggiornato e/o modificato dal docente o dall’organizzatore del corso 5

2.3 Questionario gradimento Contenuti della cartella n. 2 2. MATERIALE DEL CORSO 2.1 Slide Corso 2.2 Test Verifica 2.3 Questionario gradimento Antincendio rischio elevato Test di verifica apprendimento Test di gradimento 6

L’incendio e la prevenzione La protezione antincendio Slide corso Slide in ppt di supporto allo svolgimento del corso. Il corso è strutturato in quattro lezioni, sia teoriche che pratiche, per un totale di 16 ore. Lezione 1 L’incendio e la prevenzione L’incendio: i principi della combustione Le cause di incendio I rischi alle persone in caso di incendio Le sostanze estinguenti Come prevenire gli incendi Lezione 2 La protezione antincendio La valutazione del rischio di incendio Le misure di protezione passiva Le attrezzature antincendio: l’estintore I sistemi e gli impianti antincendio Le vie di esodo e la segnaletica La segnaletica di sicurezza 7

Slide in ppt di supporto allo svolgimento del corso. Slide corso Slide in ppt di supporto allo svolgimento del corso. Il corso è strutturato in quattro lezioni, sia teoriche che pratiche, per un totale di 16 ore. Lezione 3 Le emergenze Il piano di emergenza L’evacuazione La collaborazione con i Vigili del fuoco I DPI per l’antincendio Lezione 4 Esercitazioni pratiche I dispositivi di protezione La coperta antifiamma L’utilizzo degli estintori L’idrante 8

L’incendio e la prevenzione Lezione 1 L’incendio e la prevenzione

L’incendio: i principi della combustione

L’incendio L’incendio È una combustione sufficientemente rapida e incontrollata che si sviluppa senza limitazioni nello spazio e nel tempo! Per incendio s’intende il fenomeno conseguente all’infiammarsi e al bruciare di sostanze costituenti colture e vegetazioni, opere di ingegneria, ovvero di altri beni mobili e immobili, con danni a cose e/o persone L’incendio è, quindi, una combustione della quale non si ha il controllo L’obiettivo che si pone la prevenzione incendi è quello delle salvaguardia delle vite umane, a cui fa seguito quello della tutela dei beni

I principi della combustione (1) È una reazione chimico/fisica tra un combustibile e un comburente, in presenza di un innesco, che sviluppa: fiamma (luce e calore) fumi gas di combustione residui di combustione Il fenomeno reale del meccanismo della combustione è stato dimostrato dal chimico francese Lavosier Lavoisier dimostrò sperimentalmente che l’aria è (in gran parte) un miscuglio di ossigeno e azoto, e che la combustione è un fenomeno di ossidazione; l’ossigeno funziona come comburente, mentre l’azoto non prende parte alla reazione La combustione è, quindi, una reazione di ossidazione accompagnata da sviluppo di luce e calore, con o senza fiamma Tali reazioni sono dette combustioni vive, mentre sono dette combustioni lente quelle che, per la lentezza con cui si verificano, non danno luogo ad emissione di luce e a fenomeni termici sensibili

La protezione antincendio Lezione 2 La protezione antincendio

La valutazione del rischio di incendio

La valutazione del rischio d’incendio (1) Saper valutare il rischio di incendio per: determinare i fattori di pericolo d’incendio identificare le persone esposte al rischio d’incendio valutare l’entità dei rischi accertati individuare le misure di prevenzione e protezione programmare le misure antincendio, ritenute più opportune

Prendere in considerazione: affollamento massimo prevedibile Le persone esposte Prendere in considerazione: affollamento massimo prevedibile condizioni psicofisiche dei presenti presenza di: pubblico occasionale persone che non hanno familiarità con i luoghi di lavoro persone con mobilità, vista o udito limitato persone incapaci di reagire prontamente lavoratori esposti a rischio specifico d’incendio lavoratori ubicati in locali isolati Identificare le persone che possono essere esposte al rischio d’incendio, tenendo conto dell’affollamento massimo prevedibile, delle condizioni psicofisiche dei presenti e valutando se all’interno delle aree di lavoro, può esserci presenza di: pubblico occasionale persone che non hanno familiarità con i luoghi di lavoro in genere e con le vie e le uscite di emergenza in particolare (ad esempio, i lavoratori appartenenti alle imprese di pulizia, di manutenzione, della mensa, ecc.) persone con mobilita, vista o udito menomato o limitato persone incapaci di reagire prontamente in caso di emergenza lavoratori la cui attività viene svolta in aree a rischio specifico di incendio lavoratori i cui posti di lavoro risultano ubicati in locali (o aree) isolati dal resto dei luoghi di lavoro, ecc.

Lezione 3 Le emergenze

Il piano di emergenza

Le emergenze Definizione L’emergenza può essere definita come il verificarsi di una situazione anomala, come ad esempio un terremoto, un’inondazione, un’esplosione, il rilascio di una sostanza pericolosa, un incendio, ecc. che può evolvere fino a procurare rischi a persone o a cose L’emergenza richiede un intervento immediato!

Come affrontare le emergenze? (1) Piano di emergenza Molti fenomeni, a livello generale, sono prevedibili e conosciuti e vengono descritti in un piano delle emergenze Il Piano di emergenza consiste in un insieme di misure tecnico-operative predisposte per fronteggiare un’emergenza sul luogo di lavoro, da cui viene estratto il Piano di evacuazione Compito dal Datore di lavoro è quello di individuare tutte le possibili situazioni che possono dar luogo ad un’emergenza e predisporre opportune procedure operative che consentano alle persone presenti nell’azienda di agire con criterio, applicando un piano di azione detto “Piano di emergenza” Il piano di emergenza consiste in un insieme di misure tecnico-operative predisposte per fronteggiare un’emergenza sul luogo di lavoro Il Piano di emergenza ha lo scopo di fornire ai lavoratori istruzioni comportamentali in una situazione di pericolo

Esercitazioni pratiche Lezione 4 Esercitazioni pratiche

Formazione pratica degli Addetti Importanza delle esercitazioni La pratica, svolta con apposite esercitazione, completa la formazione dell’Addetto alla prevenzione Incendi ed alle Emergenze. Ogni singola prova affidata agli allievi, dovrà essere preceduta da una idonea dimostrazione pratica degli istruttori. La visione di filmati (utili per evidenziare i comportamenti da adottare o da evitare) non sostituisce l’efficacia di una vera e propria «esercitazione pratica sul campo». Esercitazioni sull’uso dei dispositivi di lotta agli incendi Gli istruttori illustreranno agli allievi: in che cosa consistono le prove pratiche; le modalità di esecuzione delle prove; le caratteristiche del “simulatore di fuoco” e suo funzionamento; le caratteristiche del combustibile utilizzato dal simulatore di fuoco e le valvole di intercettazione; le caratteristiche dei dispositivi di sicurezza presenti; il tempo di preaccensione, costituito dal tempo interposto tra l’accensione totale del fuoco e l’inizio dello spegnimento del rogo; la necessita che prima dell’inizio della prova ogni allievo si accerti che l’area interessata sia priva di ostacoli e non vi sia presenza di persone.

I Dispositivi di Protezione Vedere, conoscere, indossare Prima dell’inizio delle prove vedere, prendere in mano, conoscere e, soprattutto, indossare e provare i DPI: Indumenti in materiali ignifugo; Elmetto con visiera; Guanti antiustione di rimozione; Guanti isolanti; Maschere antigas; Autorespiratori; Calzature di sicurezza.

Test di verifica di apprendimento Test in - out Per completare il corso è previsto lo svolgimento di un test (di verifica e apprendimento). Affinché il test non sia solo un aspetto formale ma svolga una azione concreta l’AiFOS propone una metodologia attiva e di partecipazione, con un test di ingresso ed un test finale. Si tratta del medesimo test (cambia solo l’intestazione) ed è utile per fare un confronto tra le conoscenze prima della lezione ed al termine con un confronto delle risposte date al questionario 24

X X X Compilare il Test finale di verifica dell’apprendimento Consegnare il test di ingresso all’inizio del corso Segnare le risposte con una «X» nella colonna “in” (ingresso) Ritirare i test e, senza correggere, metterli tutti in una busta chiusa, che verrà aperta alla fine della lezione Alla fine del corso riconsegnare i test e segnare le risposte con una «X» nella colonna “out” (uscita) X X X 25

Valutazione: il tuo parere! Test di gradimento Valutazione: il tuo parere! Per verificare la qualità del corso di formazione anche rispetto alle sue aspettative ed esigenze personali. Giudizio sintetico sulla lezione Gli obiettivi sono stati raggiunti? Aspetti logistici ed organizzativi Giudizio sulla didattica Valutazione del docente Questionario redatto in forma anonima 26

3.3 Filmato Storia Sicurezza Contenuti della cartella n. 3 3. DOCUMENTI 3.1 Linee Guida 3.2 Catalogo AiFOS 3.3 Filmato Storia Sicurezza Linee guida Catalogo dei supporti AiFOS Filmato sulla storia della sicurezza 27

Nella Cartella n. 3 troverete inoltre i seguenti file: 3.1 Linee guida Modulo in formato pdf contenente le Linee guida per il docente 3.2 Supporti didattici Il catalogo con tutti i supporti didattici AiFOS per essere sempre aggiornati 3.3 Video Prima dell’inizio del corso, o in una pausa, può essere utile la proiezione del filmato storico «Lavori e sicurezza sul lavoro» 28

Se ci scambiamo una moneta avremo entrambi una moneta Se ci scambiamo un’idea avremo entrambi due idee Da inserire solo alla fine del corso Grafica: Silvia Toselli e Giulia Vailati