P.Mario Toffari – Associazione Centro Migranti Articolerò il mio intervento, narrando semplicemente alcuni fatti concreti, presi come esempio di tre situazioni, purtroppo molto comuni. Poi proporrò alcuni rimedi possibili.

1 - I disagi socio-mentali derivanti dalla non conoscenza della lingua

Fino a qualche anno fa prosperavano in Germania le sonderschulen (450.000 alunni nel 2007) Sie ist für Kinder und Jugendliche, die in ihren Bildungs-, Entwicklungs- und Lernmöglichkeiten als mehr oder weniger schwer behindert bezeichnet (Oggi queste scuole sono in diminuzione, perché finalmente anche i Tedeschi puntano all’inserimento)

Anno 2008 Totale degli alunni nelle sondernschulen: 430.000 Gli italiani ultimi nelle scuole tedesche (2008) La situazione degli italiani risulta anche peggiore di quella dei bambini turchi, molto più spesso al centro del dibattito in Germania. L’8,6% dei bambini italiani frequenta infatti una “Sonderschule”, la scuola differenziale, dedicata a chi ha difficoltà di apprendimento (legate soprattutto all’insufficiente padronanza della lingua tedesca) 15 novembre 2010 Gli scolari italiani in Germania sono i peggiori e finiscono nelle Sonderschule. E ciò pregiudica per sempre le loro chance di successo sociale. Per imparare una lingua straniera si dovrebbe conoscere bene la propria. Risultato? I piccoli tedeschi che finiscono nelle Sonderschule sono il 3,8%. Gli italiani più del doppio: il 7,8% contro il 6,1% dei turchi e il 5% dei greci Queste scuole sono la fabbrica dei disadattati

Ecco tre casi emblematici da me seguiti in Germania:  - La bambina meridionale emigrata in Germania.   Diverso è il caso di Tonino Rizza, che dovremmo avere al telefono dalla Germania E infine c’è il pastorello adulto: un terribile modo di comprendere Proposte: Scolarizzazione linguistica italiana ai nostri immigrati a tutti i costi, sia per gli adulti sia per le ammissioni a scuole medie e superiori di chi non possiede la lingua

2 - Disagio e solitudine di alcuni immigrati tra di noi Brevemente alcuni casi emblematici “seguiti” dal Centro Migranti e/o dalla Cooperativa Scalabrini- Bonomelli Brescia: 19 agosto 2016 - Tragedia a Brescia: giovane uomo si toglie la vita buttandosi sotto un treno Pont (nome fittizio) e il dramma della solitudine: dov’è oggi Pont? c) Quando il rimpatrio e l’amore sono risolutivi   Se c’è tempo - L’ultimo richiedente asilo: Rick dalla Germania.

Conclusioni: creare situazioni di incontro, non pensare al rimpatrio sempre come una punizione, ma poi e soprattutto definire condizioni speciali che accompagnino chi vive da solo ed è mentalmente debole, in modo che la comunità si faccia carico dei tanti Pont e Rick, superando l’emergenza della carità.

3. Quando la migrazione forzata, attraversa strade “speciali” Intervista a Padre Gerardo Garcia Sanchez

Soluzioni proposte: i corridoi umanitari.

Riassunto 1 - W la Scuola I migranti non hanno bisogno di dimostrare che sono esseri umani, devono solo essere messi in grado di andare a scuola.

Riassunto 2 - Insieme per vivere E’ naturale ricercare qualcuno con cui condividere: a volte è l’unica cosa possibile nella vita!

Riassunto 3 - La felicità a portata di mano … a far felici noi, perché sono nostri fratelli