Pubblica Amministrazione: semplificazione e costi della politica Incontri preparatori Assise 2011 Pubblica Amministrazione: semplificazione e costi della politica
Pubblica Amministrazione: semplificazione e costi della politica Incontri preparatori Assise 2011 Roma, 14 aprile 2011 Pubblica Amministrazione: semplificazione e costi della politica Hanno detto: “La semplificazione è la nostra priorità, dovrebbe essere anche quella dei politici …” “I flop del SISTRI e del sistema di tracciabilità dei flussi finanziari non devono essere replicati: sono stati creati dei “mostri” assolutamente complessi e completamente inapplicabili” “Non si può raggiungere l’obiettivo del pareggio dei conti pubblici perseguendo esclusivamente una strategia di tagli lineari: occorre abbattere i costi della politica” “Trasparenza, merito e visione sono le tre parole guida di Confindustria: tutti e tre questi concetti mancano nelle P.A.” “Il patto di stabilità sul territorio è diventato un vincolo che blocca la possibilità di spendere i fondi che sono stati stanziati e sono disponibili, ma inutilizzati” “Il federalismo è uno sviluppo necessario, ma così com’è stato pensato dal governo non porta alcuna diminuzione nei costi della politica” “l’IT è una via per ridurre i costi, ma poi occorre che i risparmi siano reinvestiti in tecnologia” “Il CAD (codice di amministrazione digitale) è una grande opportunità, ma va attuato!”
Incontri preparatori Assise 2011 i Segue – hanno detto “Gli investitori esteri sono attratti da un paese che abbia un clima favorevole all’innovazione e un capitale umano preparato: occorre chiedersi se rispondiamo oggi a questi requisiti” “Occorre incidere prima di tutto sulle realtà che generano le nuove leve politiche: i partiti” “Alcuni comuni sono dei benchmark in termini di semplificazione: occorre condividere le best practice e trasformarle in standard” “Nonostante tutti gli sforzi fatti le P.A. non sembrano essere migliorate realmente in termini di efficienza” “Le complicazioni burocratiche sono un problema che ricade in maniera drammatica sulle PMI che a volte muoiono a causa delle inefficienze” “Non abbiamo bisogno di nuove norme e regole: semplificazione è applicare le norme che già esistono” “Rendiamoci conto dell’impatto economico prodotto da cause amministrative che rimangono bloccate nei tribunali 15 anni!” “Fare impresa in Italia costa 4 volte più che in Germania!”
Incontri preparatori Assise 2011 i LE ISSUE EMERSE Riforme Istituzionali e costi della politica Attribuire allo Stato la competenza normativa esclusiva in materia di attività produttive con relativa revisione del Titolo V della Costituzione Superare l’attuale bicameralismo perfetto, trasformando il Senato della Repubblica in un Senato delle Regioni, competente per le materie di interesse territoriale Ridurre il numero dei parlamentari ed i relativi compensi, pensioni e benefit Snellire e razionalizzare gli apparati politico-amministrativi regionali e locali, attraverso: l’eliminazione delle Province l’accorpamento dei Comuni la riduzione delle Circoscrizioni la ridefinizione delle Regioni a Statuto Speciale l’abolizione di enti e aziende pubbliche inefficienti la riduzione del numero dei politici e dei consiglieri di amministrazione delle società pubbliche Responsabilizzare gli amministratori locali ai fini del contenimento della spesa pubblica e introdurre adeguati meccanismi di controllo che assicurino la trasparenza del loro operato Superare i rigidi limiti del patto di stabilità interno per sbloccare l’utilizzo dei fondi da parte degli enti locali Riformare la disciplina dei partiti politici attraverso: la previsione di un limite massimo alla durata del mandato l'obbligo di sottoscrivere un Codice Etico la previsione di meccanismi di selezione basati sul merito, sulla valorizzazione delle competenze dimostrate e sul curriculum scolastico la revisione del sistema di benefit economici (compensi, rimborsi, …) Assumerci, come Confindustria, il compito di monitorare l’impatto dei costi della politica
Incontri preparatori Assise 2011 i LE ISSUE EMERSE Riforma della P.A. Fare una ricognizione delle inefficienze per eliminare sovrapposizioni di funzioni e strutture, che causano eccesso di burocrazia, rallentamenti e sprechi di risorse pubbliche Sburocratizzare e razionalizzare gli uffici, aumentando i livelli di competenza, prevedendo condizioni di selezione rigorose e basate sul merito e sulla capacità Semplificare e razionalizzare i servizi prestati dalla PA a cittadini e imprese, sul modello degli sportelli unici e prevedere forme di co-progettazione pubblico-privata di servizi alle imprese Cambiare l'impostazione dell'attuale sistema, basato su forme di controllo ex ante privilegiando i controlli ex post Estendere l'applicazione del principio di proporzionalità dell'intervento pubblico sulle attività dei privati Prevedere un numero minimo di dipendenti per ogni dirigente per evitare la proliferazione delle dirigenze Prevedere l'applicazione della CIG al settore pubblico per favorire una gestione più efficiente e flessibile degli esuberi Favorire una maggiore apertura delle P.A. al management privato per integrare le competenze e svecchiare un approccio ormai non rispondente alle esigenze del Paese. Implementare la telematica nei rapporti tra PA e imprese e dare attuazione al nuovo Codice dell’amministrazione digitale (CAD) Semplificare i procedimenti amministrativi attraverso la: la riduzione del numero degli adempimenti burocratici necessari per la costruzione di un impianto e dei termini per l'ottenimento dei permessi l'automazione e la digitalizzazione Dare concreta attuazione al principio “only once”: creare una banca dati nella quale far confluire tutta la documentazione di impresa per rendere effettivo il principio dell’acquisizione di ufficio da parte della PA
Incontri preparatori Assise 2011 i LE ISSUE EMERSE Semplificazione degli oneri regolamentari Sottoporre qualsiasi norma e adempimento ad una valutazione preventiva di impatto economico e ad un “PMI test” Prevedere che ogni nuova norma debba essere accompagnata dalla cancellazione di una norma esistente (one-in one-out) Istituire tavoli di lavoro pubblico-privato per definire le priorità di intervento normativo Utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile negli atti normativi e amministrativi Assicurare poche regole chiare e stabili, il cui rispetto sia verificato anche su basi statistiche Bloccare la produzione di nuove norme fino alla completa semplificazione di quelle esistenti Operare una massiccia semplificazione degli oneri normativi esistenti nelle seguenti materie Privacy (limitare i poteri regolatori del Garante, ridurre i casi di consenso e informativa, limitare l’ambito di applicazione alle persone fisiche, estendere i casi di autocertificazione, ecc.) Salute e sicurezza sul lavoro: limitare l’approccio burocratico e documentale, riducendo le sanzioni per violazioni formali e privilegiando gli aspetti sostanziali della prevenzione Ambiente Fisco Appalti pubblici, infrastrutture, edilizia, urbanistica Standardizzare le procedure e la modulistica (es. F24, Intra, Sistri, Inps, Antiriciclaggio, Inps)
Incontri preparatori Assise 2011 i LE ISSUE EMERSE Giustizia civile e amministrativa Occorre proseguire sulla strada intrapresa e ridurre i tempi per i risarcimenti dei danni subiti dalle imprese per i ritardi nei pagamenti della P.A. Accelerare i tempi dei processi civili e amministrativi Servizi professionali Aprire e liberalizzare i mercati dei servizi professionali alle imprese, a partire dai servizi legali Bloccare l’approvazione della riforma forense, con le sue numerose criticità (riserve di attività, reintroduzione dei minimi tariffari, divieto di costituzione di società di capitali, pesanti limitazioni alla pubblicità dei servizi offerti) Costituire in Confindustria un osservatorio delle professioni
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