Il ciclo ovarico e mestruale

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Transcript della presentazione:

Il ciclo ovarico e mestruale S. Beninati

Ciclo ovarico Un ciclo ovarico dura di norma 28 giorni secondo una serie di eventi divisibili in tre fasi:   A-fase mestruale (primi 4 giorni del ciclo) B-fase proliferativa o follicolare (dal 5° al 14°) C-fase secretoria o luteinica (dal 15° al 28°) A B C

fase mestruale si considera come inizio della mestruazione il primo giorno della comparsa del sangue uterino. Due giorni prima di questo evento lo strato funzionale dell’endometrio viene privato del suo apporto ematico poiché le arterie spirali si costringono diventando completamente occluse dopo circa due giorni.

fase mestruale L’endometrio si deteriora, le ghiandole si degradano, compare necrosi tissutale. Dopo la degenerazione dello strato funzionale dell’endometrio i vasi si rompono al di sopra delle ostruzioni iniziando la emorragia. L’endometrio si distacca riducendosi ad uno strato basale minimo, ma conservando le estremità delle ghiandole e i vasi che si riformeranno.

fase proliferativa o follicolare dopo la fase mestruale la mucosa uterina basale è conservata mentre la porzione funzionale si riduce a piccole striscie di connettivo (lamina propria). La fase proliferativa vede le ghiandole rigenerarsi grazie alle cellule del fondo ghiandolare conservate con la formazione dell’epitelio endometriale che è andato perso.

Fase follicolare Questa fase viene indicata anche come follicolare poiché coincide con lo sviluppo dei follicoli ovarici e la produzione di estrogeni. Fase follicolare (ovaio) Fase follicolare (endometrio)

fase secretoria o luteinica questa fase inizia dopo l’ovulazione e dipende dal progesterone prodotto dal corpo luteo. Agendo sulle ghiandole sviluppate dall’effetto degli estrogeni, il progesterone stimola la secrezione di glicoproteine fonte di nutrimento per l’embrione se annidato nell’endometrio. Il progesterone inibisce la contrazione delle cellule di muscolatura liscia del miometrio che potrebbero interferire con l’annidamento.

Regolazione ormonale della funzione ovarica Gli ormoni che controllano la maturazione del follicolo e l’ovulazione sono lo FSH (ormone follicolo stimolante) e LH (ormone luteinico). I due ormoni sono prodotti dalla pars distalis dell’ipofisi anteriore e il loro rilascio nel sangue è sotto il controllo di un fattore prodotto nell’ipotalamo, chiamato ormone rilasciante le gonadotropine o GnRH..  

In effetti lo FSH stimola lo sviluppo dei follicoli primari multilaminari in follicoli secondari. Lo FSH induce inoltre le cellule della teca interna dei follicoli a produrre androgeni che verranno convertiti in estrogeni dalle cellule della granulosa. Queste producono anche l’inibina, la follicolostatina e l’activina che contribuiscono a regolare i livelli di FSH.

L’aumento di estrogeni nel sangue e di altri ormoni prodotti dalle cellule della granulosa stimolala produzione di LH. Quando i livelli di estrogeni raggiungono un valore soglia, viene inibita la produzione di FSH (feed-back negativo) agendo su due fronti (blocco del fattore GnRH e blocco della produzione da parte dell’ipofisi.

Prima della metà del ciclo mestruale (14° giorno) l’elevato livello estrogenico provoca l’aumento dei livelli di LH, che stimola l’oocita primario a completare la prima divisione meiotica diventando secondario per fermarsi in metafase della seconda divisione meiotica. Il completamento avverrà nel caso di fecondazione.

Formazione dei polociti Da un oocita primario dopo la prima fase meiotica si forma un oocita secondario e un polocita (non fecondabile). L’oocita secondario si ferma in metafase e in caso di fecondazione si divide in una cellula uovo matura e fecondata e un polocita. Anche il polocita della divisione precedente si divide in due polociti. Quindi il risultato finale sarà tre polociti e una cellula uovo fecondata.

L’aumento di LH provoca anche il processo di ovulazione, e l’oocita verrà espulso dal follicolo di Graft.  Le cellule della granulosa e della teca interna, che possiedono i recettori per LH, vengono stimolate a formare il corpo luteo, diventando cellule della granulosa e della teca interna luteinica.  

Le cellule della granulosa e della teca interna luteinica sono in grado di produrre progesterone. l’inibina, la follicolostatina e l’activina continuano a essere prodotti dal corpo luteo. Se non avviene la fecondazione e l’impianto, l’attività del corpo luteo dura 14 giorni e tale struttura si definisce corpo luteo mestruale. Se avviene la fecondazione e l’impianto il corpo luteo si definisce gravidico. Il corpo luteo gravidico conserva l’attività secretoria, anche se la placenta svolge un ruolo principale nella regolazione ormonale durante la gravidanza.  

In caso di mancata gravidanza i lielli di LH cadono e il corpo luteo degenera. Nel caso avvenga la gravidanza , la gonadotropina corionica umana (HCG) prodotta dalla placenta stimola il corpo luteo gravidico, mantenendo la produzione di progesterone nelle fasi iniziali della gravidanza e evitando lo sfaldamento dell’endometrio.

Sotto l'influenza dell'ormone follicolo stimolante o FSH, rilasciato dall'adenoipofisi, il follicolo aumenta di dimensione secernendo estrogeni, che stimolano l'inspessimento della parete uterina e l'ingrossamento delle sue ghiandole, in preparazione dell'eventuale impianto dell'uovo.

Gli estrogeni, a loro volta, agiscono sull'ipotalamo per ridurre la secrezione dei fattori di rilascio e sull'adenoipofisi direttamente per inibire la liberazione di FSH. Questo "feedback" negativo da parte degli estrogeni regola il livello degli estrogeni nella femmina non gravida.

Durante la maturazione del follicolo, la secrezione ipofisaria di FSH diminuisce, e un diverso ormone, peptidico viene secreto. Si tratta dell'ormone luteinizzante o LH, il quale conduce al completamento della maturazione e al rilascio dell'uovo, trasformando il follicolo in un organo endocrino secernente il progesterone, detto Corpo Luteo.

Il Progesterone induce un ulteriore accrescimento dell'endometrio. In assenza della fecondazione il corpo luteo degenera, gli estrogeni ed il progesterone circolanti diminuiscono conducendo alla degenerazione dell'endometrio e all'instaurarsi della mestruazione.

Nel corso della gravidanza invece, si ha un meccanismo a "feedback" positivo che mantiene elevato il livello di progesterone, mantenendo inalterata e altamente vascolarizzata la parete dell'utero. Tale livello di progesterone e' mantenuto dalla secrezione da parte dell'embrione della gonadotropina corionica o HCG, che si attua dalle fasi iniziali di impianto dell'embrione nell'utero materno.