I caratteri del Settecento: il Rococò

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Transcript della presentazione:

I caratteri del Settecento: il Rococò

Il Settecento è un secolo di profondi cambiamenti. Al seicentesco Barocco si sostituì il Rococò che dominò la prima metà del secolo, mentre negli ultimi decenni, con l’avvento dell’Illuminismo, in ambito artistico si diffuse il Neoclassicismo

Il Rococò nacque in Francia intorno al 1730, infatti il nome deriva dal francese rocaille e sta ad indicare una ornamentazione formata da conchiglie, pietre, mosaici, presente nelle grotte artificiali dei giardini. Si tratta di uno stile molto decorativo, che deriva dal Barocco ma che oppone allo sfarzo del gusto seicentesco una maggiore raffinatezza, grazia, leggerezza ed eleganza.

E’ lo stile dell’aristocrazia, dei principi che chiamano gli artisti per decorare le loro ricche dimore ed ha un carattere evasivo. Si diffonde dunque rapidamente in tutta Europa, grazie alla circolazione degli artisti, che si spostano di corte in corte, diffondendo un linguaggio comune. E’ presente in tutte le arti maggiori ma soprattutto negli interni, molto decorati con stucchi bianchi e dorati, specchi, mobili laccati, arazzi, maioliche e porcellane.

I motivi decorativi che si trovano negli saloni da ballo, nelle gallerie, nei salottini e nelle alcove dei palazzi si caratterizzano per la presenza di una linea elegante, serpentinata, nastri, ghirlande, cartigli, elementi tratti dal mondo vegetale ed animale, putti, figure ispirate al mondo cinese. I colori sono raffinati, chiari, pastello.

Sala degli Specchi nell’Amalienburg (padiglione di caccia) nel castello di Nymphenburg a Monaco di Baviera

Salottino di porcellana proveniente dal palazzo reale di Portici, oggi al Museo di Capodimonte a Napoli

La sala degli specchi del castello di Schönbrunn, Vienna

castello di Schönbrunn La Gran Galleria del castello di Schönbrunn, Vienna

Venezia nel Settecento ha un ruolo di protagonista grazie agli artisti itineranti che furono attivi oltre che nella città lagunare anche nelle più importanti corti europee. Venezia è dunque la capitale mondana dell’Europa nonostante la crisi politica ed economica che la condurrà ad un triste declino.

Giambattista Tiepolo (Venezia, 1696 – Madrid, 1770) è il più importante pittore del Settecento veneziano. Figlio di un mercante, si formò presso la bottega di Gregorio Lazzarini; fu importante nella sua formazione la conoscenza dell’arte veneta del Cinquecento. In pochi anni diventa un artista molto richiesto, dipinge soggetti sacri e profani, specializzandosi nella tecnica dell’affresco che pratica con grande abilità, ottenendo importanti commissioni dai nobili veneti ma anche dai principi delle corti europee. Nel 1762 si trasferisce a Madrid, alla corte del re e qui muore nel 1770.

La più importante impresa decorativa di Giambattista risale al 1750, quando il pittore, insieme ai figli Giandomenico e Lorenzo, viene chiamato a Würzburg dal principe vescovo Karl Philipp von Greinffenklau, per decorarne la Residenza.

Residenza di Würzburg: la facciata verso il giardino

L’edificio era stato fatto costruire all’inizio del ‘700 dai principi vescovi; vi lavorarono vari architetti sotto la direzione di Balthasar Neumann che progettò un palazzo grandioso, in cui è presente uno scenografico scalone.

Scalone della residenza di Würzburg

Nella Residenza Tiepolo esegue la decorazione ad affresco della Kaisersaal, con le Storie di Federico Barbarossa. Il programma iconografico deriva dal fatto che fu proprio il Barbarossa a investire il primo principe vescovo di Würzburg: Aroldo. Nella volta, entro cornici in stucco di Antonio Bossi, è affrescato Apollo che conduce al Barbarossa la sua sposa Beatrice di Burgundia, mentre sulle pareti, incorniciate da uno scenografico sipario in stucco dipinto, sono dipinte le Nozze del Barbarossa e l'Investitura del vescovo Aroldo a duca di Franconia.

Kaisersaal, Residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, l'Investitura del vescovo Aroldo a duca di Franconia, 1752, Kaisersaal, residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, Matrimonio dell'imperatore Federico Barbarossa con Beatrice di Burgundia, 1752, Kaisersaal, residenza di Würzburg

Dopo aver completato gli affreschi della Kaisersaal, Tiepolo inizia la decorazione della volta dello scalone monumentale, raffigurando l'Olimpo attorniato dalle quattro parti del mondo, lavori conclusi entro il novembre 1753. L’artista, che si trova a dover affrontare uno spazio vastissimo, dipinge un cielo popolato da divinità e figure allegoriche. Lo spazio della visione è concepito come inesorabilmente lontano e il mondo rappresentato risulta fittizio, illusorio. Con una grande abilità Tiepolo dipinge figure, abilmente scorciate esprimendo una grande fantasia decorativa e un virtuosismo tecnico.

Scalone della residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, L’Olimpo e i continenti, 1753, affresco del soffitto dello scalone, residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, L’Olimpo e i continenti, 1753, particolare con Apollo, affresco del soffitto dello scalone, residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, L’Olimpo e i continenti, 1753, particolare con Europa, affresco del soffitto dello scalone, residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, L’Olimpo e i continenti, 1753, particolare con Europa, affresco del soffitto dello scalone, residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, L’Olimpo e i continenti, 1753, particolare, affresco del soffitto dello scalone, residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, L’Olimpo e i continenti, 1753, particolare con America, affresco del soffitto dello scalone, residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, L’Olimpo e i continenti, 1753, particolare con l’Asia, affresco del soffitto dello scalone, residenza di Würzburg

Giambattista Tiepolo, L’Olimpo e i continenti, 1753, particolare con l’Africa, affresco del soffitto dello scalone, residenza di Würzburg

Nel 1757 Giambattista realizza la decorazione di Villa Valmarana ai nani presso Vicenza affrescando nella palazzina la sala centrale e i quattro ambienti attigui detti: Sala dell’Iliade, della Gerusalemme liberata, dell’Eneide e dell’Orlando Furioso. Il programma iconografico probabilmente deriva dalla passione per l'epica classica e l'epopea cavalleresca del committente Giustino Valmarana

Villa Valmarana ai nani, Vicenza

Giambattista Tiepolo, Il sacrificio di Ifigenia, 1757, affresco, villa Valmarana ai nani, Vicenza

In questa sala la partizione architettonica, del quadraturista Girolamo Mengozzi Colonna crea l'illusione della continuità tra spazio dipinto e reale. nel soffitto è rappresentata Diana che interviene a fermare il sacrificio e i venti che soffiano nuovamente.

Giambattista Tiepolo, Briseide viene condotta contro la sua volontà da Agamennone ,1757, affresco, villa Valmarana ai nani, Vicenza

Giambattista Tiepolo, Minerva trattiene Achille dall'uccidere Agamennone ,1757, affresco, villa Valmarana ai nani, Vicenza

Nella Sala dell’Iliade, l’affresco con Minerva trattiene Achille dall'uccidere Agamennone è strutturato in modo che i tre personaggi principali siano come su un proscenio, mentre la folla dei guerrieri nel fondo è posta come se si trattasse del coro teatrale.

Giambattista Tiepolo, Rinaldo abbandona Armida,1757, affresco, villa Valmarana ai nani, Vicenza

Giambattista Tiepolo, Angelica e Medoro si congedano dai contadini,1757, affresco, villa Valmarana ai nani, Vicenza

Nelle Sale dell'Orlando Furioso e della Gerusalemme Liberata gli affreschi sono racchiusi in cornici di gusto rocaille e trattano temi di tono più intimo e sentimentale.