Come nel Rinascimento… fai una foto con la spirale aurea!
Nell’immagine potete notare che il rettangolo aureo più esterno è diviso in un quadrato a sinistra e un rettangolo verticale a destra. Questo, a sua volta, è diviso in un quadrato inferiore e un rettangolo orizzontale superiore. In effetti c’è uno stretto rapporto tra il quadrato e il rettangolo aureo. La costruzione del rettangolo aureo, data l’altezza, si realizza appunto attraverso il ribaltamento della diagonale di mezzo quadrato. Complicato? Guardate l’immagine e sarà tutto più chiaro. Se al rettangolo aureo che abbiamo ottenuto si aggiunge un quadrato sul lato maggiore si ottiene un altro rettangolo aureo disposto in verticale. Se a questo si aggiunge un quadrato sul nuovo lato maggiore, si ottiene un altro rettangolo aureo e così via. Se poi in ogni quadrato si traccia un quarto di circonferenza, si ottiene la spirale aurea, una particolare spirale logaritmica con fattore di accrescimento pari alla sezione aurea. Proprio la struttura del Nautilus all’inizio dell’articolo.
Non solo conchiglie: anche piante e nebulose seguono questa regola geometrica. https://www.youtube.com/watch?v=kkGeOWYOFoA
Ce lo racconta benissimo questo spezzone di un vecchio cartone Disney dal titolo “Paperino nel regno della matemagica”… https://www.youtube.com/watch?v=c7_HITpdJb8
Ma torniamo al titolo del post: Rinascimento e fotografia Ma torniamo al titolo del post: Rinascimento e fotografia. Cosa c’entrano con la spirale aurea? Leonardo da Vinci, l’autore, tra l’altro, delle illustrazioni per il trattato “De divina Proportione” del matematico Luca Pacioli. E indovinate qual è la divina proporzione? Ma che ve lo chiedo a fare… è lei, l’intramontabile sezione aurea! D’altra parte un artista-scienziato come Leonardo non poteva farsi scappare un rapporto numerico così speciale. Ritroviamo la sezione aurea in tutte le sue opere (come si è visto, per altro, anche nel cartone animato). Le parti architettoniche dell’Annunciazione, giusto per prenderne una, sono tutte collocate secondo la sezione aurea.
Ovviamente Leonardo aveva già dei precedenti illustri, soprattutto tra quei pittori grandi amanti della matematica come Piero della Francesca.
Allora, per comprendere meglio la composizione rinascimentale basata sulla sezione aurea, Facciamo un esercizio di fotografia usando la spirale aurea. Osserviamo tante foto contemporanee organizzate su questo tipo di proporzionamento dell’inquadratura (e scopriamo che persino Trump ha qualcosa di aureo… ma giusto il ciuffo).
In pratica occorre far coincidere le parti della scena o del soggetto con la struttura della spirale aurea. Il massimo è far cadere nel centro della spirale l’elemento di maggior interesse: l’occhio della figura ritratta, il sole all’orizzonte, il gesto di una mano Un gesto estremamente creativo che non può essere affidato al caso. Organizzare l’equilibrio di questo ritaglio è già un primo passo per capire che le immagini più belle, dai dipinti rinascimentali ai manifesti pubblicitari, hanno sempre una composizione ben studiata.
Molte app per la fotocamera dello smartphone consentono di traguardare l’immagine attraverso la spirale aurea oltre alla solita griglia fotografica per la regola dei terzi (che è comunque un’approssimazione della sezione aurea).
Un posto a parte lo merita la foto più riuscita di tutte Un posto a parte lo merita la foto più riuscita di tutte. Uno scorcio di campagna con una pianta secca in primo piano e gli alberi, sfocati, sullo sfondo. Un equilibrio compositivo davvero niente male!
Adesso proviamo anche noi a scattare una foto con la sezione aurea. Forse non abbiamo appreso qualcosa in più su Leonardo, ma abbiamo, ancora una volta, imparato a guardare con attenzione. Abbiamo obbligato i nostri occhi ad osservare il mondo con intelligenza, con curiosità. Soprattutto ad utilizzare il cellulare non solo per whatsapp E abbiamo scoperto che, come sempre, l’arte c’entra con qualsiasi cosa.