INFARTO MIOCARDICO ACUTO Definizione Etiopatogenesi Diagnosi Prognosi Di Claudio Merlini
Anatomia Macroscopica Torace Coronaria di sinistra Coronaria di destra
definizione L’ infarto miocardico acuto (IMA) è una sindrome clinica conseguente all' occlusione improvvisa e prolungata di un ramo arterioso coronarico che determina la necrosi ischemica delle cellule miocardiche correlate alla coronaria occlusa.
Occlusione coronarica 90% dei casi è trombotica (formazione di un trombo su una preesistente placca aterosclerotica stenosante, che può essere ulcerata, con un' esaltata vasocostrizione locale) 10% dei casi consegue a condizioni diverse non trombotiche
Necrosi Ischemica ha inizio nel subendocardio 20 minuti dopo l' occlusione coronarica entro 6 ore nel 70% dei casi è transmurale estendendosi fino al subepicardio tra le 6 e le 24 ore una quota aggiuntiva di necrosi subepicardica determina la necrosi ischemica transmurale nel 100% dei casi. La cicatrice fibrosa infartuale è sottile, meccanicamente ed elettricamente inattiva, deformabile dalle forze di stiramento.
Incidenza In Italia ogni anno circa 130.000 persone sono colpite da IMA. Di queste ne muoiono all’incirca 33.000 e circa 18.300 muoiono prima di raggiungere l’ospedale. La maggioranza di queste morti è aritmica e secondaria a fibrillazione ventricolare. Chi raggiunge l’ospedale in vita, ha una riduzione della mortalità a 35 giorni del 21% negli IMA transmurali che corrisponde ad un salvataggio di 21 vite per 1000 pazienti trattati.
Etiopatogenesi e Classificazione Etiologia Patogenesi Trombotica Su placca aterosclerotica coronarica Emboli dal cuore sinistro, dissezione aortica, origine anomala di una coronaria da arteria polmonare Non trombotica coronariti, malattie del collageno vascolare, traumi cardiaci e terapia radiante (danni coronarici), malattia da siero (lesioni coronariche), cocaina (spasmo coronarico), cuore trapiantato (da rigetto cronico)
Fisiopatologia necrosi è < 10% della massa miocardica non si rilevano segni di alterata funzione ventricolare se il danno è del 15-25% si ha diminuzione della frazione di eiezione ed aumento della pressione telediastolica del VS se il danno è del 25-40% l' infarto può complicarsi con edema polmonare acuto (EPA) e/o shock cardiogeno per grave riduzione della frazione di eiezione ed aumento della pressione telediastolica del VS.
Segni e Sintomi Dolore Pallore Dispnea ed intensa astenia ma non dolore (nel 10% dei casi) Assenza di sintomi pazienti anziani e diabetici (nel 5% dei casi) Edema polmonare acuto e/o shock circolatorio (nei casi con estesa necrosi)
Dolore presente nell' 85% dei casi, dovuto a ischemia persistente di miocardio vitale a rischio senso di: peso oppressivo retrosternale (irradiato spesso al giugulo, alla gola, talora alla mandibola, alla schiena in sede interscapolare, sul versante ulnare dell' arto superiore sinistro, al braccio destro) epigastrico, di durata superiore ai 20 minuti ed insensibile ai nitroderivati perlinguali, può essere accompagnato da sudorazione, astenia, nausea, senso di morte imminente.
Diagnosi La diagnosi clinica di IMA Q transmurale si pone quando siano presenti due elementi clinici su tre: Dolore toracico tipico per sede, intensità, durata, irradiazione 2. Aumento dei biomarkers specifici di danno miocardico acuto
Diagnosi differenziale Angina instabile Angina variante di Prinzmetal Dissezione aortica Embolia polmonare Pericardite acuta Patologie digestive patologie scheletriche e neuromuscolari
Angina instabile dolore le eventuali alterazioni ECG non superano i 20 minuti e regrediscono con la somministrazione di nitroderivati sublinguali
Angina Variante di Prinzmetal spasmo coronarico reversibile subepicardico regredisce con il test della somministrazione di nitroderivati sublinguali
Dissezione Aortica (dissecazione, aneurisma dissecante) Dolore violento, lacerante, ingravescente toracico anteriore (dissezione dell' aorta ascendente) collo-gola-mandibola (dissezione dell' arco) posteriore in regione interscapolare migrante verso il diaframma (dissezione dell' aorta toracica). Utile rilievo di polsi arteriosi periferici asimmetrici, pressione arteriosa omerale differente sui due lati. IMA inferiore presente nel 2% dei casi se possibilità che la dissezione interessi in senso retrogrado l' ostio coronarico destro.
Embolia Polmonare Dispnea improvvisa non giustificata dolore precordiale oppressivo o dolore epigastrico ipotensione arteriosa associata o no a sincope tachicardia venostasi giugulare trombosi venosa profonda precedenti periodi di immobilità.
Pericardite Acuta Febbre Dolore puntorio precordiale irradiato posteriormente al dorso ed alla radice del collo accentuato dagli atti respiratori e dai colpi di tosse Sfregamenti pericardici La dispnea con ortopnea, la venostasi giugulare, l' ipotensione arteriosa ed il polso arterioso paradosso sono indici di tamponamento cardiaco.
Patologie scheletriche Patologie digestive Patologie scheletriche dolori nevritici herpes zoster pre-vescicolare esofagite peptica ulcera peptica pancreatite acuta
Prognosi Il decorso postinfartuale è gravato da una mortalità del 10% nel primo anno e del 5% negli anni successivi. La mortalità è dovuta a: scompenso cardiaco, reinfarto, morte improvvisa
Rischio di morte il giudizio prognostico è condizionato: estensione dell' IMA frazione di eiezione ischemia residua comparsa di aritmie ventricolari
Trattamento prima si interviene meglio è. Es: Il corretto e precoce inizio delle manovre di BLS e la disponibilità di un farmaco trombolitico da praticare immediatamente in bolo permetterà forse di ottenere la riperfusione in tempi più brevi, addirittura prima del ricovero. Il periodo ritenuto utile per una riperfusione precoce è di 6 ore dall’insorgenza dei sintomi, ma i migliori risultati si ottengono entro le 3 ore.
Trattamento Controllare le funzioni vitali. Se presenti Se assenti Chiamare il 118 Posizione laterale di sicurezza Monitorare le funzioni vitali NON SOMMINISTRARE ALCOOLICI Chiamare il 118 Iniziare BLS secondo le disposizioni in vigore
Complicanze Fibrillazione atriale Contrazioni premature ventricolari Tachicardia ventricolare Fibrillazione ventricolare Bradicardia Blocco Atrio Ventricolare Blocchi intraventricolari Asistolia Scompenso ventricolare sinistro La rottura del muscolo papillare rottura del setto interventricolare rottura della parete libera del VS aneurisma ventricolare sinistro versamento pericardico Reinfarto angina postinfartuale tromboembolia polmonare
INFARTO MIOCARDICO ACUTO DOMANDE? Claudio Merlini