La scala dell’incontro Percorso di catechesi per gli adulti nel tempo di grazia dell’Avvento La scala dell’incontro 3
Percorso Primo incontro Secondo incontro Terzo incontro 17 novembre Secondo incontro 24 novembre Terzo incontro 1 dicembre Quarto incontro 15 dicembre Proverbi 1,1-19 Proverbi 2,1-22 Proverbi 3,1-18 Proverbi 30,15-33
La scala dell’Incontro
Terzo incontro La sapienza del saggio
Invocazione delle Spirito Vieni in mezzo a noi, Spirito di Dio, illumina le nostre menti e apri i nostri cuori per fare spazio nella nostra vita alla venuta del tuo regno. Donaci intelligenza e cuore perché si riempia della tua sapienza, e trasformaci in creature nuove a servizio del regno. Vieni in mezzo a noi, o Spirito di sapienza scrivi sulla tavoletta del nostro cuore la Parola di verità e di vita che sgorga dal cuore di Cristo.
Una provocazione… Quale valore dai al Vangelo di Cristo? Come riesci a tenerlo in considerazione nel cammino quotidiano della vita?
Libro dei Proverbi
Proverbi 3,1-18 1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2 perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3 Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4 e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini.
Proverbi 3,1-18 5 Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6 in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7 Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male. 8 Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa.
Proverbi 3,1-18 9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11 Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto.
Proverbi 3,1-18 13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia.
Proverbi 3,1-18 16 Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; 17 le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 18 È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato.
Libro dei Proverbi
Salomone un re infedele Salomone fu il secondo figlio di Davide e di Betsabea, segno del perdono di Dio per il peccato di Davide. Fu il terzo e ultimo re del regno unito di Israele. Il Suo regno durò 40 anni. Fu un re-politico più che un re- pastore (come lo fu suo padre): impose tasse, si sposò con donne straniere, obbligò il popolo a duri lavori. Seminò la corruzione della fede, così che alla sua morte il regno si divise tra il regno del nord e quello del sud.
Proverbi 3,1-18 1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2 perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3 Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4 e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini.
Ormai conosciamo questo riferimento: il padre si rivolge al figlio che deve imparare l’arte della vita adulta. Proverbi 3,1-18 1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2 perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3 Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4 e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini.
Ormai conosciamo questo riferimento: il padre si rivolge al figlio che deve imparare l’arte della vita adulta. Proverbi 3,1-18 1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2 perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3 Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4 e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. I primi 12 vv. di questo capitolo sono costruiti alternando l’indicazione della VIRTÙ con il FRUTTO che ne consegue.
Ormai conosciamo questo riferimento: il padre si rivolge al figlio che deve imparare l’arte della vita adulta. Proverbi 3,1-18 1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2 perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3 Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4 e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. I primi 12 vv. di questo capitolo sono costruiti alternando l’indicazione della VIRTÙ con il FRUTTO che ne consegue. 1
Ormai conosciamo questo riferimento: il padre si rivolge al figlio che deve imparare l’arte della vita adulta. Proverbi 3,1-18 1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2 perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3 Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4 e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. I primi 12 vv. di questo capitolo sono costruiti alternando l’indicazione della VIRTÙ con il FRUTTO che ne consegue. I primi 12 vv. di questo capitolo sono costruiti alternando l’indicazione della VIRTÙ con il FRUTTO che ne consegue. 1 2
Ormai conosciamo questo riferimento: il padre si rivolge al figlio che deve imparare l’arte della vita adulta. Proverbi 3,1-18 1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2 perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3 Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4 e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. I primi 12 vv. di questo capitolo sono costruiti alternando l’indicazione della VIRTÙ con il FRUTTO che ne consegue. I primi 12 vv. di questo capitolo sono costruiti alternando l’indicazione della VIRTÙ con il FRUTTO che ne consegue. 1 2 Il cuore è paragonato ad una tavola su cui incidere le parole. Troveremo la stessa espressione in 7,3 e in Ger 17,1 Il cuore come una tavola su cui è possibile scrivere le cose più intime e profonde, ma anche quelle più strazianti e laceranti.
Proverbi 3,1-18 5 Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6 in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7 Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male. 8 Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa.
Proverbi 3,1-18 3 5 Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6 in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7 Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male. 8 Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa.
Non è un atto di sfiducia in se stessi, ma una messa in guardia contro la presunzione di autosufficienza di chi crede di poter fare a meno del Signore. Proverbi 3,1-18 3 5 Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6 in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7 Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male. 8 Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa.
Non è un atto di sfiducia in se stessi, ma una messa in guardia contro la presunzione di autosufficienza di chi crede di poter fare a meno del Signore. Proverbi 3,1-18 3 5 Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6 in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7 Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male. 8 Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa. 4
Non è un atto di sfiducia in se stessi, ma una messa in guardia contro la presunzione di autosufficienza di chi crede di poter fare a meno del Signore. Proverbi 3,1-18 3 5 Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6 in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7 Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male. 8 Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa. L’invito è a non reputarsi saggi da soli, ma più in generale, a non peccare d’orgoglio, perché la sapienza svanisce nel momento stesso in cui uno crede di averla conquistata. La sapienza NON è un traguardo, ma un cammino che si fa avanzando un pezzetto ogni giorno, con l’aiuto del Signore. 4
Proverbi 3,1-18 9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11 Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto.
Proverbi 3,1-18 5 9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11 Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto.
Proverbi Il rischio dell’idolatria è sempre dietro l’angolo. I beni che abbiamo tra le mani devono essere un mezzo per rendere onore a Dio, non un idolo a cui rivolgere la nostra devozione. 3,1-18 5 9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11 Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto.
Proverbi Il rischio dell’idolatria è sempre dietro l’angolo. I beni che abbiamo tra le mani devono essere un mezzo per rendere onore a Dio, non un idolo a cui rivolgere la nostra devozione. 3,1-18 5 9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11 Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. 6
Proverbi Il rischio dell’idolatria è sempre dietro l’angolo. I beni che abbiamo tra le mani devono essere un mezzo per rendere onore a Dio, non un idolo a cui rivolgere la nostra devozione. 3,1-18 5 9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11 Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. La correzione così come la punizione sono segni della pedagogia di Dio. Nel libro di Giobbe (5,17-18) la correzione è intesa come una grazia che permette all’uomo di recuperare la felicità. 6
Proverbi Il rischio dell’idolatria è sempre dietro l’angolo. I beni che abbiamo tra le mani devono essere un mezzo per rendere onore a Dio, non un idolo a cui rivolgere la nostra devozione. 3,1-18 5 9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11 Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. La correzione così come la punizione sono segni della pedagogia di Dio. Nel libro di Giobbe (5,17-18) la correzione è intesa come una grazia che permette all’uomo di recuperare la felicità. 6 Giobbe 5,17-18 17 Felice l’uomo, che è corretto da Dio: perciò tu non sdegnare la correzione dell’Onnipotente, 18 perché egli fa la piaga e la fascia, ferisce e la sua mano risana.
Proverbi Il rischio dell’idolatria è sempre dietro l’angolo. I beni che abbiamo tra le mani devono essere un mezzo per rendere onore a Dio, non un idolo a cui rivolgere la nostra devozione. 3,1-18 5 9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11 Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. La correzione così come la punizione sono segni della pedagogia di Dio. Nel libro di Giobbe (5,17-18) la correzione è intesa come una grazia che permette all’uomo di recuperare la felicità. 6 Solo se c’è amore ci può essere anche correzione, altrimenti si cade nella trappola del «non mi riguarda», «non sono affari miei». Un padre corregge il figlio, pur sapendo che questo potrebbe causare una arrabbiatura, ma lo fa perché vuole il suo bene.
Proverbi 3,1-18 13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia.
Proverbi Nella seconda parte del capitolo, ci si concentra sul valore della Sapienza che è maggiore di tutto e di ogni cosa… 3,1-18 13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia.
Proverbi Nella seconda parte del capitolo, ci si concentra sul valore della Sapienza che è maggiore di tutto e di ogni cosa… 3,1-18 Si definisce chi è l’uomo beato! È una prima conclusione degli insegnamenti che sono stati impartiti fino ad ora. 13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia.
Proverbi Nella seconda parte del capitolo, ci si concentra sul valore della Sapienza che è maggiore di tutto e di ogni cosa… 3,1-18 Si definisce chi è l’uomo beato! È una prima conclusione degli insegnamenti che sono stati impartiti fino ad ora. 13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia. Trovare non è un semplice cercare passivamente, ma conquistare con sforzo. SAPIENZA e PRUDENZA sono le qualità dell’uomo beato.
Proverbi Nella seconda parte del capitolo, ci si concentra sul valore della Sapienza che è maggiore di tutto e di ogni cosa… 3,1-18 Si definisce chi è l’uomo beato! È una prima conclusione degli insegnamenti che sono stati impartiti fino ad ora. 13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia. Trovare non è un semplice cercare passivamente, ma conquistare con sforzo. SAPIENZA e PRUDENZA sono le qualità dell’uomo beato. La SAPIENZA viene trovata perché riguarda Dio; la PRUDENZA la si acquista perché riguarda l’uomo mortale.
Proverbi Nella seconda parte del capitolo, ci si concentra sul valore della Sapienza che è maggiore di tutto e di ogni cosa… 3,1-18 Si definisce chi è l’uomo beato! È una prima conclusione degli insegnamenti che sono stati impartiti fino ad ora. 13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia. Trovare non è un semplice cercare passivamente, ma conquistare con sforzo. SAPIENZA e PRUDENZA sono le qualità dell’uomo beato. La SAPIENZA viene trovata perché riguarda Dio; la PRUDENZA la si acquista perché riguarda l’uomo mortale.
Proverbi Nella seconda parte del capitolo, ci si concentra sul valore della Sapienza che è maggiore di tutto e di ogni cosa… 3,1-18 Si definisce chi è l’uomo beato! È una prima conclusione degli insegnamenti che sono stati impartiti fino ad ora. 13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia. Trovare non è un semplice cercare passivamente, ma conquistare con sforzo. SAPIENZA e PRUDENZA sono le qualità dell’uomo beato. La SAPIENZA viene trovata perché riguarda Dio; la PRUDENZA la si acquista perché riguarda l’uomo mortale.
Proverbi 3,1-18 16 Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; 17 le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 18 È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato.
Si definiscono gli effetti che la sapienza ha su coloro che sono stati capaci di trovarla e di accoglierla per il cammino della vita. Proverbi 3,1-18 16 Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; 17 le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 18 È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato.
Si definiscono gli effetti che la sapienza ha su coloro che sono stati capaci di trovarla e di accoglierla per il cammino della vita. Proverbi 3,1-18 La sapienza è come una strada su cui camminare nel tempo della vita: ecco quindi che la via è deliziosa e conduce al benessere. 16 Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; 17 le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 18 È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato.
Si definiscono gli effetti che la sapienza ha su coloro che sono stati capaci di trovarla e di accoglierla per il cammino della vita. Proverbi 3,1-18 La sapienza è come una strada su cui camminare nel tempo della vita: ecco quindi che la via è deliziosa e conduce al benessere. 16 Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; 17 le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 18 È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato. Il tema dell’ALBERO ci rimanda al racconto della caduta nel libro della Genesi (3,1ss.) dove si dice che quell’albero è «desiderabile per acquistare saggezza» (3,6). Qui si nasconde l’atteggiamento subdolo del peccato che ci fa considerare abili e capaci di impossessarci della saggezza. Occorre ricordare quanto ci era stato insegnato al v. 7. Proverbi 3,7 7 Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male.
Si definiscono gli effetti che la sapienza ha su coloro che sono stati capaci di trovarla e di accoglierla per il cammino della vita. Proverbi 3,1-18 La sapienza è come una strada su cui camminare nel tempo della vita: ecco quindi che la via è deliziosa e conduce al benessere. 16 Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; 17 le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 18 È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato. Il tema dell’ALBERO ci rimanda al racconto della caduta nel libro della Genesi (3,1ss.) dove si dice che quell’albero è «desiderabile per acquistare saggezza» (3,6). Qui si nasconde l’atteggiamento subdolo del peccato che ci fa considerare abili e capaci di impossessarci della saggezza. Occorre ricordare quanto ci era stato insegnato al v. 7. L’albero è un riferimento, il punto chiave è la SAPIENZA: ad essa occorre fare riferimento. Così anche in Genesi, il problema non è la mela, ma il comando che Dio aveva dato all’uomo. Un comando che è espressione della sapienza di Dio regalata all’uomo.
Libro dei Proverbi
CATECHISMO NON DI SOLO PANE, pp. 28-31 Dissoluzione dell’uomo o speranza? Qual è l’immagine dell’uomo che appare con sempre maggiore frequenza sui nostri schermi, e che la letteratura “emancipata” da ogni pregiudizio descrive con decadente compiacimento? È l’immagine di un uomo in dissoluzione: un uomo grottesco, che vede svanire il senso delle sue parole e dei suoi gesti, un uomo che sempre più insistentemente tenta l’evasione oltre i limiti delle cose consuete, verso l’anormale e l’assurdo, per risvegliare in se emozioni 0 sentimenti di cui non è più capace. Non si vuole gettare il sospetto sul valore della libertà: ma sulla presunzione di chi pretende di conoscere sino in fondo che cosa sia la libertà. La liberta non è un tesoro che l’uomo possiede come cosa propria e che si consideri per ciò autorizzato a difendere con gelosia risentita nei confronti degli altri, visti come gli unici possibili aggressori.
CATECHISMO NON DI SOLO PANE, pp. 28-31 Nella libertà si può credere e sperare, per la libertà si può e si deve lottare. Questo discorso sulla libertà vale anche per tutti i beni di cui l’uomo va in cerca nella vita: nel momento in cui si impegna a viverli con autenticità, ne emergono con evidenza anche limiti e incertezze. La ricerca si fa sempre più impegnativa. Esige che la nostra riflessione non si rivolga soltanto alla realtà che ci circonda, quella del mondo materiale e quella del mondo sociale. Per comprendere il significato più profondo e più essenziale di tutte le cose, per riconoscere in esse i segni trasparenti dell’unico bene capace di dare risposta alla nostra speranza di vita, occorre rivolgere l’attenzione alla realtà che e dentro di noi, che siamo noi stessi. E questa e l’attenzione più difficile, perché la più impegnativa e compromettente. La ricerca non può più essere semplice ragionamento e disquisizione impersonale. Ma diventa esercizio di libertà, scelta personale e di fede, com’è ogni vero atto libero.
CATECHISMO NON DI SOLO PANE, pp. 28-31 … Ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio I valori della libertà sono giustamente cari agli uomini di oggi, ma non è facile dire che cosa contengano di preciso e positivo. La libertà è valore se non è solo indipendenza da costrizioni esterne, ma scoperta appassionante di qualcosa di buono da scegliere e realizzare. Questa riflessione ci orienta a comprendere un possibile significato della risposta di Gesù al tentatore: «Non di solo pane vive l’uomo» (Lc 4,4). Non bastano alla vita dell’uomo i beni che egli può produrre con l’opera delle sue mani, o conquistato con al sua tenace intraprendenza. La fame dell’uomo ha bisogno invece di un nutrimento di cui egli non possiede il segreto: un nutrimento che può essergli soltanto donato. Un nutrimento che assomiglia alla parola ascoltata, alla parola che un altro pronuncia e che ha il senso di una rivelazione.
Alcune provocazioni Cosa ha suscitato nel nostro cuore la lettura di questi versetti del libro dei Proverbi? Cosa ci sembra ci suggeriscano per le nostre comunità? Alla luce di quanto abbiamo cercato di condividere e meditare: come possiamo rivolgerci a Dio?
Lavoro in gruppo Come formulare la nostra preghiera? Continuiamo a costruire un libro di preghiere come frutto del nostro incontro e dalla nostra catechesi. Ogni gruppo provi a confrontarsi un attimo e dal confronto elabori una sua preghiera da rivolgere a Dio Padre. Può essere una preghiera secondo lo scheda della «preghiera dei fedeli», può essere una piccola poesia, può essere un testo o una filastrocca; oppure una semplice «giaculatoria».
La scala dell’Incontro
Preghiera conclusiva Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
La scala dell’incontro Percorso di catechesi per gli adulti nel tempo di grazia dell’Avvento La scala dell’incontro