UMANESIMO E RINASCIMENTO Interpretazioni storiografiche Caratteristiche principali Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Giordano Bruno
CHE RAPPORTO TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO? J.Burckhardt, La cultura del Rinascimento in Italia (1860), teorizza una frattura tra Medioevo e Rinascimento: il Medioevo è trascendentalista, teocentrico, universalista; il Rinascimento è immanentista, antropocentrico, individualista K. Burdach, Dal Medioevo alla Riforma (1912) ha insistito sui nessi tra le due civiltà: la genesi della rinascita è già presente nel rinnovamento religioso es. di Francesco d’Assisi o Gioacchino da Fiore
E. Garin, afferma la tipicità irriducibile del Rinascimento e, nello stesso tempo, la continuità con il Medioevo: originalità nella continuità. Come definire Umanesimo e Rinascimento? Burckhardt: l’Umanesimo, come momento filologico-letterario, è una delle cause del Rinascimento, la visione del mondo è cambiata solo dopo la rinascita letteraria. Burdach: L’Umanesimo, con il rifiorire degli studi classici, sarebbe già uno degli effetti dello spirito rinascimentale. Rinascimento non coincide solo con il Cinquecento.
I principi rinascimentali Rinascimento come “rinascita”: rinnovamento globale dell’uomo nei suoi rapporti con sé, con gli altri, il mondo e Dio. Il rinnovamento è fondato sul “ritorno al principio”: ritorno ai classici e alla civiltà passata; ritorno alla natura come forza che produce e vivifica le cose Le dottrine filosofiche tipiche del Rinascimento sono sull’uomo, sulla storia e sulla natura
L’uomo, Dio e la libertà L’uomo è homo faber ipsius fortunae (l’uomo è il fabbro della propria sorte): la dignità dell’uomo risiede nella possibilità di forgiare se stesso e il proprio destino L’uomo è microcosmo, attivo Visione religiosa: l’uomo plasmatore è immagine del Dio-creatore Lo spirito della rinascita è principalmente antropocentrico La libertà umana vene esaltata, ma non si esclude una consapevolezza dei limiti (forze reali, naturali e soprannaturali che circoscrivono la libertà)
Storia L’Umanesimo riconosce la dimensione storica degli eventi, non considerata nel Medioevo Viene assunta una “prospettiva storica”, un atteggiamento di distacco e alterità nei confronti dell’oggetto storico. Bisogno di riscoprire i testi e ripristinarli nella forma autentica: Lingua classica riportata alla forma genuina Scoperta di falsificazioni documentarie (Lorenzo Valla) Prospettiva storica e ottica
Siamo “nani sulle spalle dei giganti”: supremazia dei moderni sugli antichi Idea del continuo progresso della specie umana e della verità come “figlia del tempo” (Bacone)
Natura Si parla di “naturalismo” rinascimentale: L’uomo è un essere naturale egli stesso La natura non è l’ombra di un mondo ideale, ma è costituito immenso serbatoio di forze vitali, di cui l’uomo è partecipe e nel quale si incarna la potenza di Dio L’uomo ha interesse e capacità nello studio della natura (magia e filosofia della natura) Il naturalismo pone le premesse teoriche generali della nascita della scienza moderna
Platonismo rinascimentale Platone come figura più affascinante della classicità e antagonista di Aristotele Circostanze storiche favorevoli (1453 esodo dei dotti orientali) e recupero dei testi di Platone (Medioevo solo Timeo, Menone, Fedone) Forma rielaborata e vicina al cristianesimo del neoplatonismo Accademia fiorentina
Aristotelismo rinascimentale Tendenza anti-scolastica e esigenza di scoprire il “vero” Aristotele Centro dell’aristotelismo all’Università di Padova Recupero di Averroé (averroisti) e di Alessandro di Afrodisia (alessandristi) e divisione sull’interpretazione dell’intelletto passivo e attivo di Aristotele conseguenza: negata l’immortalità dell’anima Dottrina della doppia verità
Marsilio Ficino (1433-1499) Tradusse in latino i dialoghi di Platone e le Enneadi di Plotino Scrive il De vita e la Teologia Platonica Fonda l’ Accademia platonica fiorentina dove si accentua l’aspetto mistico e religioso Dottrina di Patone (origine dalla tradizione di Mosè) è ritorno alla sapienza antica. Visione gerarchica della realtà (neoplatonica): cinque gradi di perfezione decrescente, Dio, angelo, anima, forma, corpo (o materia)
L’anima è il nodo vivente della creazione: si trova tra la parte intelligibile e quella sensibile, è la “copula del mondo” indistruttibile e infinita che vivifica i corpi L’amore è la forza che unisce tra loro le parti della creazione e fa tendere le cose a Dio ed uscire dal caos. Schema neoplatonico, ma si accentua la funzione centrale dell’uomo: il mondo ha ancora origine da Dio, ma trova la sua vera unità vivente nell’uomo
Pico della Mirandola (1463-1494) Cercò di conciliare e sintetizzare diverse dottrine: dalla sapienza orientale alla filosofia greca, al pensiero medievale fino alle conoscenze magiche e cabalistich Propone la discussione su 900 tesi Nel testo De hominis dignitate afferma la superiorità dell’uomo sulle altre creature: non è né celeste né terreno, non ha un posto determinato, ma può “fabbricare il proprio destino”
Rigenerazione dell’uomo attraverso la pace, l’unione e l’amicizia tra gli uomini: tentativo di raccordare dottrine diverse (racconto biblico della creazione e platonismo, Platone e Aristotele) Ammette la cabala, la magia e l’astrologia matematica o speculativa, rifiuta l’astrologia giudiziale o divinatrice (l’uomo non sarebbe libero)
Giordano Bruno (1548-1600) Recupera elementi neoplatonici e magici, il suo naturalismo è “religione” dell’infinità della natura. Vita: a 15 anni entra nell’ordine domenicano e si distingue per le qualità eccezionali di memoria e ingegno. Entra in urto con gli ambienti ecclesiastici e si reca a Ginevra, poi a Parigi e in Inghilterra Chiamato a Venezia dal patrizio Giovanni Mocenigo per istruirlo nella magia Arrestato dall’inquisizione di Venezia poi a Roma per 7 anni, rifiuta di ritrattare le sue dottrine e nel 1600 viene arso vivo in Campo dei Fiori
Dio, natura, mondo Interesse per la natura: considerata viva e tutta animata, universale animazione Da ciò deriva l’interesse per la magia fondata sul presupposto del PANPSICHISMO universale: La natura può essere conquistata (uso delle mnemotecniche: progressione della scienza in modo rapido e miracoloso) E’ una religione della natura (battuta di arresto nello sviluppo del naturalismo scientifico iniziato con altri autori es. Telesio)
Avversione per la religione: sistema di credenze assurdo, superstizioni contrarie alla ragione e alla natura (satira anticristiana) Opposta ad essa la religiosità dei dotti: lo stesso filosofare Dio è mente presente in tutte le cose, principio immanente al cosmo, Anima del mondo: l’universo è un unico immenso organismo Visione panteista “ La natura o è Dio stesso o è la virtù divina che si manifesta nelle cose” (Somma dei termini metafisici, IV) Visione dell’Universo: infinito, ospita in sé una molteplicità inesauribile di mondi e di creature.
Etica degli Eroici furori