da un racconto popolare colombiano “ L’ AMICO DI JIM ” da un racconto popolare colombiano Le campane avevano già suonato il mezzogiorno ed il prete stava attraversando la sua Chiesa, prima di chiuderla. Passando dietro all’altare, guardò se vi fosse rimasto ancora qualcuno quando, improvvisamente, la porta si aprì. Il Sacerdote si indispettì nel vedere un uomo entrare e avanzare lungo la navata. Proprio a quell’ora!
L’uomo vestiva in modo trasandato: aveva una barba lunga di qualche giorno, una camicia un po’ logora, una giacca sfilacciata e sulle spalle una bisaccia rattoppata. Si inginocchiò, chinò il capo, restò raccolto qualche istante, poi si alzò ed uscì. Anche nei giorni successivi, sempre lo stesso uomo, a mezzogiorno, entrava in Chiesa, si scopriva il capo, posava a terra la bisaccia, si inginocchiava brevemente, poi usciva.
Il Sacerdote, un po’ timoroso, cominciò a sospettare che si trattasse di un ladro, perciò, un giorno, si nascose dietro una colonna e mentre l’uomo usciva gli si avvicinò e gli chiese: “ Cosa fai qui?”. L’uomo disse che aveva appena sospeso il lavoro e, avendo mezz’ora libera per il pranzo, ne approfittava per venire a pregare. “ Mi fermo solo qualche istante, sai, perché la fabbrica è un po’ lontana. Allora mi inginocchio e Gli dico: < Signore, sono venuto di nuovo per dirti quanto mi fai felice quando mi perdoni i miei peccati. Tu lo sai che non so pregarti tanto bene... Però, sappi che Ti penso tutto il giorno... Così, Gesù, Tu sei sempre con Jim. >
Il Sacerdote, sentendosi mortificato, disse a Jim che andava tutto bene e che era il benvenuto nella sua Chiesa ogni volta che lo voleva. Uscito Jim, il Sacerdote si inginocchiò davanti all’altare, sentì che il suo cuore si infiammava d’amore e, mentre le lacrime sgorgavano dai suoi occhi, si mise a ripetere la preghiera di Jim: “SONO VENUTO PER DIRTI, SIGNORE, QUANTO MI FAI FELICE QUANDO TI INCONTRO COME I MIEI FRATELLI PIANGENDO ANCH’IO I MIEI PECCATI… TU SAI CHE NON SO PREGARTI BENE, PERO’ TI PENSO TUTTO IL GIORNO… COSI’, GESU’, TU SEI SEMPRE CON ME”.
Un giorno il Sacerdote notò che il vecchio Jim non era venuto Un giorno il Sacerdote notò che il vecchio Jim non era venuto. Trascorsero quasi due settimane. Poiché l’assenza continuava, il Sacerdote cominciò a preoccuparsi, finché un giorno volle recarsi alla fabbrica per informarsi su di lui. Gli dissero che era ammalato e che, sebbene i medici fossero ancora preoccupati per la sua salute, erano certi di poterlo guarire. Infatti, durante le due settimane che stava trascorrendo in ospedale, il suo umore era molto cambiato e la sua allegria era quasi contagiosa anche verso gli altri. Il Sacerdote allora decise di recarsi all’Ospedale.
L’infermiera accolse il Sacerdote con visibile sorpresa e lo accompagnò verso la stanza di Jim spiegando che lei stessa non capiva come quell’uomo, quasi anziano, potesse essere tanto felice, visto che non riceveva mai né lettere né fiori né dolci né altri doni. Giunta al suo letto, l’infermiera aggiunse : “ Nessun amico è mai venuto a visitarlo prima di lei. Jim non ha nessuno a cui rivolgersi”.
Sorpreso, il vecchio Jim disse al Sacerdote, con un benevolo sorriso: “L’infermiera si sbaglia, ma non ne ha colpa. Non può sapere che ogni giorno, da quando sono qui, a mezzogiorno, un mio caro amico viene, si siede con calma accanto a me, mi prende le mani, si china su di me e mi dice: “ SONO VENUTO DI NUOVO PER DIRTI, JIM, QUANTO SONO STATO FELICE DI AVERTI INCONTRATO, DI AVER PERDONATO I TUOI PECCATI E DI AVER ASCOLTATO LE TUE PREGHIERE. TI PENSO TUTTO IL GIORNO, SAI … COSI’, JIM, TU SEI SEMPRE CON GESU’ ”. pierreci - cremona