IL QUATTROCENTO L’ITALIA.

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IL QUATTROCENTO L’ITALIA

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano 1402. Muore Gian Galeazzo Visconti. 1402-1412. Sale al potere il figlio Giovanni Maria. Lo stato visconteo perde la supremazia conquistata sull’Italia settentrionale. 1412. Muore Giovanni Maria e il nuovo duca di Milano è il fratello Filippo Maria che riprende la politica espansionistica paterna. Per ottenere i risultati attesi si serve dei migliori condottieri dell’epoca tra i quali Francesco Sforza. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano La nuova fase dell’espansionismo visconteo si scontra con l’analoga politica veneziana decisa a iniziare a realizzare uno stato di terraferma a compensazione delle perdite in area bizantina. Anche le altre formazioni statali dell’Italia settentrionale si organizzano per non ripetere l’esperienza vissuta durante il ducato di Gian Galeazzo Visconti. Mentre tuttavia gli altri potentati strutturavano la loro opposizione Filippo Maria ottiene i primi risultati. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano 1421. Milano occupa Genova. 1423. Milano occupa parte della Romagna. 1426. Si costituisce una lega che unisce Firenze, Venezia, Ferrara (Este), Mantova (Gonzaga) e la Savoia. 1427. Le due fazioni si scontrano nella battaglia di Maclodio e l’esercito milanese è sconfitto. 1428. Viene stipulata la pace di Ferrara che ridimensiona la presenza milanese e stabilisce nuovi confini per il ducato. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano A est la frontiera del ducato visconteo fu fissata a Novara, Venezia ottenne invece di inserire nei propri possedimenti le città lombarde di Bergamo e Brescia attestandosi a neppure 30 chilometri da Milano. 1432. Filippo Maria non si arrese dinanzi alle clausole di Ferrara e sconfisse Venezia nella battaglia di Cremona grazie all’opera dei maggiori condottieri del tempo: Francesco Sforza, Niccolò Piccinino e Niccolò da Tolentino. Per ricompensare lo Sforza, il duca di Milano gli offrì in sposa l’unica figlia Bianca Maria. Nel contratto di fidanzamento erano compresi molti benefici territoriali e lo Sforza accettò per questo la proposta, sebbene la promessa sposa avesse 5 anni. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano 1441. Francesco Sforza sposa la quattordicenne Bianca Maria Visconti. Gli ultimi 15 anni del governo di Filippo Maria non presentano ulteriori tentativi di espansione. Di fatto il ducato milanese si attesta sui confini tradizionali dai quali era iniziata l’ambiziosa opera di conquista condotta da Gian Galeazzo e quei confini rimangono pressoché inalterati sino alla fine del secolo. 1447. Filippo Maria Visconti muore senza eredi maschi. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Milano, dopo l’estinzione dei Visconti, tenta l’esperimento repubblicano proclamando la nascita della Repubblica ambrosiana e nominando un podestà milanese. Francesco Sforza rimane a Cremona che apparteneva alla moglie Bianca Maria come beneficio dotale. Venezia tenta di approfittare della situazione milanese per espandersi in Lombardia e Milano si rivolge proprio a Francesco Sforza per bloccare l’espansionismo veneziano. Il Quattrocento. L’Italia. 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Contemporaneamente anche la Francia minaccia i confini del ducato milanese avanzando anche rivendicazioni al potere ducale. 1447-1448. Lo Sforza riesce, con la collaborazione delle sue truppe, a sconfiggere sia i Veneziani a Caravaggio (cacciandoli anche da Lodi e da Piacenza che avevano occupato), sia i Francesi (ricacciandoli verso ovest). 1448. La pace stipulata con Venezia prevede la conferma a Venezia di Bergamo e Brescia in cambio di truppe da concedere allo Sforza. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Milano si sente tradita dal condottiero che evidentemente intende impadronirsi del potere. Sforza sottomette velocemente gran parte delle località dello stato milanese mantenutesi fedeli alla Repubblica ambrosiana. Settembre 1449. Francesco Sforza cinge d’assedio Milano. Il doge di Venezia, Francesco Foscari, cambia improvvisamente schieramento alleandosi con la Repubblica ambrosiana per timore del potere che lo Sforza avrebbe acquistato conquistando Milano. Titolo Presentazione 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano L’assedio di Milano prosegue fino a febbraio 1450 quando il popolo milanese, stanco delle privazioni e dell’inerzia dei suoi governanti, decide di ribellarsi alla Repubblica ambrosiana e di aprire le porte della città a Francesco Sforza. 25 marzo 1450. Francesco Sforza è acclamato duca di Milano. Il titolo ducale tuttavia non viene riconosciuto dal re di Germania Federico III d’Asburgo. Ai Visconti era stato concesso dall’imperatore e soltanto l’imperatore avrebbe potuto confermarlo. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Francesco Sforza non era nobile e la moglie, Bianca Maria Visconti, sebbene ultima erede dei duchi di Milano era di nascita illegittima e non poteva essere riconosciuta come titolare del ducato. La posizione dello Sforza è legittimata soltanto grazie al consenso del popolo e al suo appoggio. Se quel consenso fosse venuto meno, il nuovo signore di Milano non avrebbe avuto alcun titolo per governare. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano La mancata legittimazione da parte di Federico III d’Asburgo conduce alla costituzione di un fronte antisforzesco che comprende, oltre a Venezia, anche la Francia (in virtù del matrimonio tra Valentina Visconti e Luigi d’Orleans) e gli Aragona di Napoli che hanno interesse nei riguardi di Genova. Dalla parte di Francesco Sforza sono schierati Cosimo de’ Medici e quindi Firenze e Ludovico Gonzaga marchese di Mantova e legato tradizionalmente da vincoli di fedeltà a Milano. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Tra i contendenti, papa Niccolò V preoccupato per la stabilità del sistema politico italiano, cerca di assumere il ruolo di mediatore. 1452-1454. La guerra si svolge senza che nessuno dei contendenti riporti una vittoria decisiva. Nel 1453 lo Sforza vince in battaglia i Veneziani e riesce a spezzare il fronte avversario grazie alla defezione del marchese del Monferrato. Fatto decisivo per avviarsi alla pace è la caduta di Costantinopoli nel 1453. 9 aprile 1454. È stipulata la pace di Lodi. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano 25 marzo 1455. È stipulata la Lega italica i cui sottoscrittori sono Milano (Francesco Sforza), Venezia (Francesco Foscari), Firenze (Cosimo de’ Medici), Roma (Niccolò V) e Napoli (Alfonso d’Aragona). Negli anni immediatamente successivi alla sottoscrizione della Lega Francesco Sforza si dedica a instaurare rapporti di alleanza con i suoi avversari. Con il re di Napoli lo Sforza stipula un contratto nuziale tra la figlia Ippolita Maria con il nipote di Alfonso, anch’egli di nome Alfonso. Con il re di Francia raggiunge un accordo fornendogli aiuto militare nella lotta contro il duca di Borgogna. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Solo Federico III d’Asburgo non accetta la presenza dello Sforza a Milano e si rifiuta di riconoscere la sua posizione, lasciando i nuovi signori di Milano in una situazione di debolezza istituzionale. Forse anche per tale ragione, nel governo dello stato milanese Francesco si rivela molto cauto. Non cambia praticamente niente nella struttura amministrativa, ha la collaborazione del proprio segretario Francesco Simonetta, mantiene un atteggiamento conciliante con la nobiltà locale, attua un regime pattizio con le comunità soggette, istituisce un esercito permanente per assicurare la difesa costante del ducato. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Questa cautela gli consente di mantenere la sua posizione senza alcuna minaccia consolidando la presenza degli Sforza nel sistema politico italiano. La sua numerosa discendenza gli consente di avere una successione sicura (Galeazzo Maria) e un cardinale per rappresentare gli interessi milanesi presso la corte di Roma (Ascanio Maria). 1466. Francesco Sforza muore a Milano e gli succede il primogenito Galeazzo Maria. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Con il nuovo duca molte cose cambiano. Galeazzo Maria inserisce lo stato milanese all’interno del sistema europeo degli stati assolutistici. Il suo governo ha un impronta fortemente autocratica, emargina il potente Francesco Simonetta. Ciò che non cambia sono le alleanze. I Medici sono gli interlocutori politici privilegiati di Milano, mentre è rinnovata la vicinanza alla Francia tramite il matrimonio tra Galeazzo Maria con Bona di Savoia imparentata con la corte reale francese. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Galeazzo Maria instaura anche legami di parentela con il papa Sisto IV concedendo in sposa la propria primogenita illegittima, Caterina Sforza, al nipote di Sisto, Girolamo Riario. Il suo governo autoritario gli attira però l’inimicizia di alcuni esponenti della nobiltà milanese, in particolare dei discendenti di coloro che si erano opposti alla salita al potere del padre Francesco Sforza. 26 dicembre 1476. Galeazzo Maria è assassinato mentre si sta accingendo a partecipare alla messa di Santo Stefano. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano La congiura non ha alcun seguito, i congiurati sono catturati dal popolo milanese, poi processati e condannati a morte. Il problema però è che il figlio ed erede di Galeazzo Maria, Gian Galeazzo Maria, è minorenne e quindi ne assume la reggenza la madre Bona di Savoia. Il personaggio che però assume un potere sempre più significativo a corte è uno dei fratelli del defunto duca: Ludovico Maria detto Ludovico il Moro. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Ludovico Maria, nonostante l’inimicizia della cognata, assume di fatto il potere in Milano esautorando il nipote. Mantiene comunque fede all’alleanza con Firenze schierandosi dalla parte dei Medici dopo la congiura dei Pazzi del 1478 e contro sia il papa, sia il re di Napoli Ferdinando d’Aragona del cui figlio Ludovico era cognato. In seguito al trattato di pace del 1480, l’alleanza ritrovata con Napoli fu cementata dal matrimonio di Isabella d’Aragona, nipote di Ferdinando, con Gian Galeazzo Maria Sforza. Titolo Presentazione 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano È però questo matrimonio una delle cause della fine sia della politica dell’equilibrio, sia della libertà degli stati italiani. Se infatti Gian Galeazzo Maria non dimostra mai alcun interesse per il governo del ducato, la moglie Isabella inizia ad esercitare pressioni sul nonno re di Napoli affinché intervenga per limitare il potere di Ludovico il Moro intimandogli di affidare il potere al legittimo titolare Gian Galeazzo Maria. Per evitare il pericolo di un intervento aragonese, Ludovico si rivolge sia al nuovo imperatore Massimiliano d’Asburgo, sia a Carlo VIII di Francia. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018

L’ITALIA 1. Il Ducato di Milano Al primo, in cambio del riconoscimento ufficiale del titolo ducale, concede in moglie una nipote, Bianca Maria Sforza con una enorme dote in danaro. Al secondo invece rivolge l’invito a scendere in Italia per rivendicare i diritti francesi sul trono di Napoli e allontanare quindi gli interessi degli Aragona dal ducato milanese. È il 1494 e iniziano le guerre d’Italia. Il Quattrocento. L’Italia 30/01/2018