La rivoluzione francese Liceo Classico Tommaso Fazello a.s. 2016/2017 Lavoro realizzato da Martina Camarretta IV D
La grave questione fiscale della metà del Settecento A partire dalla metà del Settecento,il debito pubblico francese era salito enormemente,a livelli tali da rischiare di mettere gravemente in crisi il Paese. A determinare ciò vi furono una serie di fattori,tra cui le ultime guerre: la Guerra dei Sette anni,e la Guerra di indipendenza americana. Per risolvere tale problema erano necessari due interventi strutturali: diminuire la spesa pubblica e aumentare le entrate eliminando le esenzioni per la nobiltà. Entrambi questi interventi avrebbero colpito le rendite dei nobiliari e limitato i privilegi a loro riservati. I nobili reagirono duramente a queste ipotesi,portando il re,in seguito ad un documento,a licenziare i governatori che proposero ciò.
Versailles: dagli stati generali all’assemblea costituente. Il 15 maggio del 1789 vennero convocati gli Stati Generali. Il Terzo Stato,che comprendeva tutti i cittadini che non fossero nobili e non appartenessero al cero,proposero una votazione di testa,piuttosto che la tradizionale votazione di ordine che avrebbe portato nel corso dei lavoro diversi problemi. Tale proposta fu rifiutata dal re,e così i rappresentanti del Terzo Stato decisero di riunirsi a pallacorda e si proclamarono Assemblea Costituente. La nascita di tale assemblea rappresentava un salto di qualità nel processo di affermazione della borghesia e una sfida decisiva per il re e la nobiltà.
Parigi,14 Luglio 1789: la presa della Bastiglia. Parigi era diventata una grande metropoli,con ricca e forte borghesia e un ceto popolare numeroso. Il 14 Luglio alcune centinai di popolani si diressero in armi verso uno dei simboli dell’assolutismo,la fortezza della Bastiglia,nel cuore della città,nella quale venivano rinchiusi per ordine del re gli oppositori politici,ma al momento dell’assalto i detenuti erano pochi,i quali tentarono una difesa,ma la forza del popolo in armi spazzò via ogni resistenza. La fortezza cadde,e anche l’intera città fu presto nelle mani del popolo in armi. Immediatamente si scatenarono delle rivolte,in seguito alla quale molte famiglie di nobili decisero di espatriare e fuggire. L’assemblea costituente abolì i diritti feudali e proclamò la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Le grandi scelte dell’assemblea costituente. Il popolo di Parigi prese iniziativa e una folla marciò su Versailles. Il re fu costretto a trasferirsi a Parigi con la famiglia. I problemi economici vennero affrontati con la secolarizzazione dei beni ecclesiastici e con la ‘’Costituzione civile del clero’’. Quando nel 1791 si scoprì che il re stava fuggendo la situazione peggiorò. Vi furono scontri fra l’Assemblea Costituente e il popolo di Parigi. E nel settembre di quell’anno il re fu costretto a firmare una nuova Costituzione,che trasformava la Francia in una monarchia costituzionale.
Primavera 1792: ha inizio la guerra Nell’ aprile del 1792 la Francia dichiarò guerra all’Austria. Il 20 settembre a Valmy,le truppe francesi riuscirono a fermare un’armata prussa e a liberare la Francia da un pericolo imminente. Fu questa la battaglia decisiva. La convenzione approvò la fine della monarchia e il 21 settembre 1792 venne proclamata la repubblica. La Francia decise di processare Luigi XVI. Condannato,fu ghigliottinato a Parigi il 21 gennaio 1793.
Terrore Tra l’estate del 1793 e l’estate del 1794 ebbe inizio un anno passato alla storia come il periodo del ‘’terrore’’, perché Robespierre (figura che emerse tra i giacobini,uomo politico che credeva all’assoluta superiorità delle esigenze della rivoluzione su ogni altro valore) e i suoi per difendere la rivoluzione non esitarono a massacrare i nemici interni. Non meno di 17000 persone furono condannate al Tribunale rivoluzionario e altri mandati alla ghigliottina,come coloro che premevano per una rapida trasformazione e coloro che esprimevano opinioni meno radicali di quelle di Robespierre. Nell’estate del 1794 Robespierre e il suo regime del terrore vennero spazzati via da una reazione dei moderati,che assunsero il potere creando un Direttorio che pose fine alla politica giacobina..