Domenica XXVIII 9 ottobre 2016 tempo ordinario

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Transcript della presentazione:

Domenica XXVIII 9 ottobre 2016 tempo ordinario Musica: preghiera sefardita Anno C Domenica XXVIII tempo ordinario 9 ottobre 2016 Fiume Giordano, vicino a Galgala: la Bibbia lo identifica come il luogo dove si aprirono le acque per permettere agli israeliti di entrare a piedi nella terra promessa

Naaman il lebbroso, dopo essere stato guarito grazie a Eliseo nel Giordano, manifesta il suo ringraziamento. Anche uno dei dieci lebbrosi guariti nel vangelo manifesta il suo ringraziamento a Gesù. Il salmo 97 è un cantico nuovo di ringraziamento a Dio per la salvezza. S. Paolo dice che sopporta tutto, perché tutti siano salvi. Le immagini sono di Galgala, dove Eliseo abitava in quel momento, vicino al luogo del Giordano che gli israeliti attraversarono a piedi e dove si bagnò Naaman. A Galgala gli Israeliti avevano celebrato la Pasqua per 1a prima volta, dopo che non era pìù caduta la “manna” e prima di iniziare a mangiare i frutti della terra Promessa.

La breve lettura dal 2° libro dei Re racconta la guarigione di Naamàn, capo di stato maggiore del re della Siria. Il racconto ci fa notare che l’azione di Dio splende anche presso popoli stranieri e nemici. Quando il popolo di Dio sembra sprofondare definitivamente nell’indifferenza, se non nell’abbandono della fede, è proprio uno straniero, guarito dalla lebbra dopo l’immersione nelle acque del fiume Giordano, che viene a rendere gloria a Dio e proclama: Ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele .

Grotta di Eliseo a Galgala 2Re 5,14-17 In quei giorni, Naamàn [, il comandante dell’esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra]. Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò. Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore». Grotta di Eliseo a Galgala

Salmo 97 Cantate al Signore un canto nuovo, Dodici pietre portate dal Giordano, che rappresentano le 12 tribù d’Israele Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

Luogo dell’accampamento israelita Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Altare circolare costruito per Giosue Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

L’apostolo Paolo si trova in prigione a Roma, ed è giudicato dai pagani come un malfattore, mentre i Giudei lo considerano un traditore. Molti amici lo hanno abbandonato o addirittura, ancora legati al legalismo e al particolarismo delle tradizioni ebraiche, si sono schierati contro di lui. La certezza della risurrezione del Cristo lo rende capace di affrontare qualsiasi difficoltà. Nel Vangelo i lebbrosi si fermano alla distanza prescritta dalla legge. La guarigione non avviene immediatamente: i lebbrosi obbediscono al comando di Gesù e guariscono.

Pietre rossiccie di Galgala 2Tm 2:8-13 Figlio mio, ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Ma la parola di Dio non è incatenata! Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. Pietre rossiccie di Galgala

Giordano Mar Morto ALLELUIA 1Ts 5:1 In ogni cosa rendete grazie: questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Galgala Gerico Mosaico del V sec. con il Mar Morto, il Giordano, Galgala con le dodici pietre, e Gerico

Solo un lebbroso si libera dalle strettoie della legge: un Samaritano Solo un lebbroso si libera dalle strettoie della legge: un Samaritano. Forse non ha ben compreso l’ordine di Gesù oppure, proprio perché non giudeo, non ha dato peso all’obbligatorietà della legge. “Vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo”. Gli altri sono rimasti legati alla legge e non sono entrati nel mondo della gratuità e del rendimento di grazie. Dei dieci lebbrosi si dice: “mentre essi andavano, furono sanati”. Ma solo al lebbroso samaritano Gesù dichiara: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato”. Tutti sono guariti, ma uno solo, il samaritano riconoscente, è salvato.

Reperti del tempo di Giosue Lc 17: 11-19 Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». Reperti del tempo di Giosue

Originale: Joan Ramirez (+) Immaginis, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione inglese : Vivian Townsend Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Versione neerlandese : Ben Van Vossel Video: Esther Lozano Monache di S. Benedetto di Montserrat www.monestirsantbenetmontserrat.cat/regina