PLATONE Giulia Maggio III B a.s. 2016-2017
i dialoghi Platone scrive le sue opere in forma dialogica. Protagonisti dei suoi dialoghi sono Socrate e i lettori. La verità nasce dal ragionamento e dal confronto, ma anche dalla critica delle opinioni altrui.
Il mito Suggerisce la verità Rielaborazione personale da parte dell’allievo
la seconda navigazione LA VERITA’ IDEA Qualcosa che possiamo percepire con la ragione e non con i sensi, dunque la verità va cercata oltre il mondo sensibile
Le idee Sono le sostanze essenziali di ogni essere. Non sono i contenuti della nostra mente. Hanno una realtà autonoma. Risiedono nell’Iperuranio. Sono i modelli da cui si formano tutte le cose presenti nel mondo sensibile.
La gerarchia delle idee L’idea del Bene: principio primo da cui derivano tutte le altre La Diade: principio della molteplicità Enti matematici: enti intermedi tra le idee e le cose sensibili
Il mondo sensibile Creato dal Demiurgo Dio artefice che copia le idee e plasma la materia sensibile Il mondo sensibile è una COPIA dell’Iperuranio
Il mito orfico L’anima umana si incarna più volte in corpi diversi, e tra un’incarnazione e l’altra dimora tra le idee. Unendosi al corpo le dimentica, ma a contatto col mondo ricorda ciò che sa. La conoscenza è ANAMNESI (ricordo).
Le tappe del conoscere Immaginazione Credenza Conoscenza mediana Pura intellezione Uomini comuni matematici filosofi
EROS Figlio di Poros (ricchezza) e Penia (povertà), è un essere intermedio tra la pienezza e la mancanza, dunque rappresenta la continua ricerca di qualcosa che non si ha, ma di cui si conosce il valore. Così come la filosofia è il desiderio di sapienza, l’eros è il desiderio del Bene. L’amore platonico è una via che porta all’assoluto.
Concupiscibile: temperanza ANIMA Concupiscibile: temperanza Irascibile: coraggio Razionale: sapienza STATO IDEALE Lavoratori Guerrieri Filosofi guida dello stato Obbedienza ai filosofi
Mito della caverna Immaginiamo che alcuni schiavi siano incatenati in una caverna e che guardino la parete di fondo. Fuori dalla caverna c’è un muro,oltre il quale passano degli uomini,che portano delle statue. Dietro arde un fuoco e in alto c’è il sole. Vedendo le ombre delle statue proiettate sulla parete, gli schiavi crederanno che questa sia la realtà, ma se uno di loro si liberasse vedrebbe le statue, poi gli uomini e infine capirebbe che la causa di tutte le cose visibili è il sole.
I 4 significati del mito della caverna I livelli della realtà: le ombre sono le apparenze, le statue sono le cose sensibili, gli uomini sono le idee e il Sole è l’idea del Bene. I gradi della conoscenza: le ombre rappresentano l’immaginazione, le statue la credenza, gli uomini la conoscenza mediana e il Sole la pura intellezione. L’aspetto mistico-religioso: durante la vita umana, l’anima è prigioniera del corpo, dal quale aspira a uscire per raggiungere il mondo intellegibile. La concezione politica di Platone: così come lo schiavo liberatosi tornerà indietro per i suoi compagni, il filosofo,una volta raggiunta la verità, deve indicarla anche agli altri uomini.