LA CRISI RELIGIOSA DEL CINQUECENTO LA RIFORMA: UNA RIVOLUZIONE EUROPEA
La risposta cattolica alla Riforma Parte settima La risposta cattolica alla Riforma
1524 -Gaetano di Thiene, Gian Pietro Carafa e la fondazione dell’ordine dei Teatini. 1524: il vicentino Gaetano di Thiene, il napoletano Gian Pietro Carafa, l’alessandrino Bonifacio de Colle e il romano Paolo Consiglieri fondano a Roma l’Ordo Clerocorum Regularium, più noto come ordine dei Teatini (dal nome latino di Chieti, sede vescovile di Carafa), secondo la regola agostiniana, per rispondere alle esigenze di riforma della Chiesa, ma su basi opposte a quelle di Lutero.
1528 – Girolamo Emiliani e la fondazione dell’ordine dei Somaschi L’Ordo Clericorum Regularium a Somascha è fondato nel 1528 a Somasca, presso Lecco, dal patrizio veneziano Girolamo Emiliani (un ex militare convertitosi) come "Compagnia dei servi dei poveri" per l'esercizio della carità verso gli orfani e le donne traviate. Approvato nel 1540 da Paolo III, viene elevato ad ordine regolare da Pio V nel 1568.
1532 – Antonio Maria Zaccaria e la fondazione dell’ordine dei Barnabiti L’Ordo Clerocorum Regularium Clerici Sancti Pauli è fondato a Milano nel 1532 da Antonio Maria Zaccaria, presso la chiesa di San Barnaba , allo scopo di «rianimare lo spirito ecclesiastico e lo zelo per le anime tra il clero». Accusati inizialmente di eresia per il loro rigorismo eccessivo, i barnabiti vengono riconosciuti da Paolo III nel 1535. Dalla metà del secolo si dedicano ad ostacolare la diffusione del protestantesimo (Francia, Austria, Boemia), all’attività missionaria (Cina) e alla formazione dei giovani alla vita cristiana. La sede generalizia viene spostata a Roma nel 1662.
Ignazio di Loyola (1491-1556) Nato da una famiglia spagnola di piccola nobiltà militare e a sua volta soldato nell’esercito di Carlo V, ferito in guerra e convertitosi alla vita religiosa nel 1534, dopo un lungo soggiorno a Venezia (1536-38) Ignazio con alcuni compagni fonda nel 1540 la Compagnia di Gesù, un nuovo ordine religioso organizzato secondo criteri di rigida disciplina militare.
La Compagnia di Gesù: un esercito disarmato Disciplina rigorosa, obbedienza al Papa, profonda cultura, saranno per secoli le caratteristiche dei Gesuiti. Uno fra gli ordini più potenti della storia moderna.
I Collegi e la “Ratio studiorum” Aperti in tutte le province, dotati di personale docente qualificato, di ottime strutture e di biblioteche ben fornite, i Collegi dei Gesuiti divengono in poco tempo il luogo privilegiato di formazione delle classi dirigenti europee. Con la Ratio studiorum del 1599, comune a tutti i Collegi del mondo cattolico, i principi pedagogici dei Gesuiti vengono codificati in un testo unico basato su rigore dottrinale e cultura umanistica.
I Collegi dei Gesuiti di Genova e di Roma
Papa Paolo III riceve Ignazio di Loyola Nel 1540 Paolo III approva la costituzione della Compagnia di Gesù e la pone sotto la diretta autorità papale. A partire dagli anni cinquanta i Gesuiti saranno la più efficace milizia al servizio della chiesa cattolica; impegnati soprattutto in tre settori: L’istruzione superiore Le missioni La confessione
I Gesuiti abili persuasori Obiettivo dei Gesuiti è di combattere l’eresia non con gli strumenti giudiziari del processo e della repressione, ma con quelli pastorali della persuasione, della confessione, della penitenza, offrendo la possibilità ai peccatori e agli eretici di «rientrare nell’ovile» cattolico «con suavità et amorevolezza». Per queste ragioni la Compagnia di Gesù è detestata da Gian Pietro Carafa che arriverà ad insinuare sospetti di «alumbradismo» nei confronti di Ignazio di Loyola.
Gesuiti e Inquisizione Tra il 1550 e il 1555 Giulio III impiega la Compagnia di Gesù come freno al rigore e all’invadenza dell’Inquisizione di Carafa, concedendo ai Gesuiti la facoltà di assolvere nei «casi riservati» previsti dalla Bolla Exposcit Debitum del 1550 (prelati che confessassero la propria colpa senza renderla pubblica).
I Cappuccini Potente ordine mendicante di derivazione francescana, viene fondato nel 1528 con compiti di predicazione. A metà Seicento i cappuccini saranno oltre 30.000 con 1800 case e conventi in tutto il mondo.
Bibliografia: P. Prodi, H. Jedin, Il Concilio di Trento come crocevia della politica europea, Bologna, Il Mulino, 1979 P. Prodi, Il Sovrano Pontefice. Un corpo e due anime: la monarchia papale nella prima età oderna, Bologna, Il Mulino, 1982. P. Prodi, Il paradigma tridentino. Un'epoca della storia della Chiesa, Brescia, Morcelliana, 2010