“Fatta l’Italia, bisogna ora fare gli italiani” M. D’Azeglio L’Italia dopo l’unità “Fatta l’Italia, bisogna ora fare gli italiani” M. D’Azeglio
La situazione socio-economica Analfabetismo diffuso: 78% Numerose città, ma prive di attività produttive economia prevalentemente agricola con importanti differenze tra Nord (aziende capitalistiche), Centro (mezzadria) e Sud (latifondo) rete viaria e ferroviaria sviluppata prevalentemente al Nord
La politica 1861-1876 “Destra storica”: aristocratici liberali moderati 1876-1896 “Sinistra storica”: borghesia urbana
La “Destra storica” 1861-1876
La classe dirigente Aristocratici e alta borghesia moderata Estensione della legge elettorale piemontese (25 anni, saper leggere e scrivere, pagare almeno 40 lire di tasse) Autoesclusione mazziniani e repubblicani clericali e monarchici Aristocratici e alta borghesia moderata piemontese, lombarda, emiliana e toscana oligarchia
La politica interna Unificazione del paese = piemontesizzazione Legge Casati sull’istruzione Legge Rattazzi (accentramento amministrativo -scuola elementare divisa in 2 biennio, il primo obbligatorio e gratuito - ginnasio di 5 anni + liceo di 3 anni - istituto tecnico di 3 anni - scuole per i maestri di 3 anni -comuni: sindaco di nomina regia + consiglio comunale eletto a suffragio ristretto - province: prefetto di nomina regia
La politica economia 1875 Pareggio di bilancio Obiettivi Aumento della pressione fiscale: tassa sul macinato Estensione della legge doganale piemontese “Questione meridionale” Brigantaggio Incremento del settore agricolo Penalizzazione del settore industriale Modernizzazione Sviluppo delle vie di comunicazione
La politica estera Completamento dell’Unità Obiettivo 1866: terza guerra di indipendenza 1870: presa di Roma
La terza guerra di indipendenza La Prussia vuole annettersi tutti gli altri stati della Confederazione Germanica, ma il Congresso di Vienna aveva stabilito che l’Austria ne fosse a capo 1864: vittoria sulla Danimarca in alleanza con l’Austria. Disaccordo sull’assetto territoriale Scioglimento della Confederazione germanica 1866: guerra austro-prussiana. Neutralità della Francia Alleanza tra Prussia e Italia In sole 3 settimane sconfitta dell’Austria Annessione del Veneto all’Italia. Ma non Trentino e Venezia Giulia Nascita della Confederazione della Germania del Nord presieduta da Guglielmo I
L’Italia dopo il 1866
La “Questione romana” 1862: tentativo garibaldino bloccato per l’opposizione di Napoleone III 1864: Convenzione di settembre. L’Italia si impegna a non attaccare Roma e la Francia ritira le truppe dallo Stato della Chiesa. Trasferimento della capitale a Firenze. 1867: secondo tentativo garibaldino bloccato dai francesi settembre 1870: ultimo tentativo fallito di mediazione con papa Pio IX 20 settembre 1870: presa di Porta Pia e plebiscito di annessione 1871: Roma capitale d’Italia. Legge delle guarentigie 1874: il “non expedit”
La guerra franco-prussiana Il trono spagnolo è vacante e viene offerto ad un parente di Guglielmo I. Opposizione della Francia 1 settembre: sconfitta francese a Sedan. Napoleone III prigioniero 19 luglio 1870. A fronte della politica di provocazione di Bismarck la Francia dichiara guerra alla Prussia Governo provvisorio a Parigi 10 maggio ‘71: pace di Francoforte 28 gennaio ‘71 la Francia chiede l’armistizio Nascita della Terza repubblica 18 marzo-23 maggio ‘71: comune di Parigi revanscismo
La Sinistra storica (1876-1896)
1876-1889: Agostino Depretis
La politica interna Una nuova classe dirigente. Cavour (+1861), Mazzini (+1872) Vittorio Emanuele II (+1878), Garibaldi (+1882) 1° fase: riforme 1877: legge Coppino sull’istruzione 1882: nuova legge elettorale Costa, primo deputato socialista Nascita partito socialista 2° fase: trasformismo Fine chiara distinzione destra/sinistra. Il grande centro. Eliminazione estremisti. Politica di compromesso.Immobilismo Nascita partito radicale
Politica economica Abolizione tassa sul macinato, aumento spesa pubblica, nuovo deficit di bilancio Crisi dell’agricoltura in Italia, calo dei prezzi e della produzione Grande emigrazione 1873/1895: grave crisi economica in Europa Ritorno al protezionismo (lana, cotone, zucchero, grano, siderurgia Nascita di un nuovo blocco di potere costituito dagli industriali dei settori protetti e dai grandi proprietari terrieri che ottengono vantaggi da accordi vari con il potere statale Agevola il decollo industriale di fine ‘800 Danneggia il Mezzogiorno Squilibri nella produzione industriale -Aumento del prezzo del grano -Danno per le colture di esportazione (guerra doganale con la Francia)
Tra il 1881 e il 1890 più di due milioni di persone abbandonano l’Italia
Il movimento operaio e la nascita del PSI Primi anni Settanta: primi scioperi operai nelle grandi città come Milano e Roma Marxisti e anarchici 1881: Andrea Costa fonda insieme ad Anna Kuliscioff l’Avanti e il Partito socialista di Romagna 1882: fondazione del Partito operaio italiano 1891: nasce la prima Camera del Lavoro a Milano 1892: Filippo Turati fonda a Genova il Partito dei lavoratori italiani che nel 1895 prende il nome di Partito socialista italiano
Politica estera 1881: crisi tunisina e uscita dell’Italia dall’alleanza con la Francia 1882: adesione alla Triplice Alleanza con Austria e Germania, ingresso nel sistema dell’equilibrio bismarckiano irredentismo 1887: inizio espansione in Africa orientale al confine con l’impero etiope. Eccidio di Dogali
1887-1896 Crispi
La Politica interna: la democrazia autoritaria - elettività dei sindaci - 1889 codice Zanardelli: abolizione pena di morte,diritto di sciopero - legislazione sociale: laicizzazione Opere Pie, legge sanitaria Riforme e - nuova legge di P.S. : domicilio coatto senza autorizzazione della magistratura -) - 1894: leggi “antianarchiche ” e scioglimento PSI (Fasci siciliani e cavatori della Lunigiana) Repressione
Politica estera Dimissioni di Crispi 1888: guerra doganale con la Francia 1889: trattato di Uccialli col negus etiope Menelik. 1890: nascita della colonia di Eritrea 1896: revoca del trattato di Uccialli da parte etiope Sconfitta di Adua Dimissioni di Crispi