I POLIEDRI.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I magnifici cinque a cura di Renata Rizzo 2006
Advertisements

STEREOS: SOLIDO METRIA: MISURAZIONE
Modello del cubo con gli stecchini
Costruiamo poligoni regolari con l’aiuto dell’ orologio da disegno
Considera un quadrato inscritto in una circonferenza di raggio r
I solidi.
I solidi.
Presentano Io Amo La Matematica ! S.M.S.“G. Falcone” Anzio
POLIEDRI Per poliedro si intende un solido la cui superficie è costituita da un certo numero di facce poligonali Formula di Eulero (1707 – 1783) V + F.
Presentazione sui triangoli
Geometria Solida Poliedri Prima parte.
SOLIDI PLATONICI.
I poliedri diagonale DEFINIZIONE. Un poliedro è la parte di spazio delimitata da poligoni posti su piani diversi in modo tale che ogni lato sia comune.
Le trasformazioni isometriche
Studiare una trasformazione geometrica significa prendere in esame i cambiamenti che ha prodotto nella figura trasformata e ciò che invece ha lasciato.
× = × ESEMPI DI LUOGHI GEOMETRICI Luoghi geometrici
Definizione Dati un punto O del piano α e un numero reale k ≠ 0, si dice omotetia di centro O e rapporto k la trasformazione del piano in sé che associa.
I primi elementi della geometria
GEOMETRIA PIANA APPROFONDIMENTI.
La geometria nello spazio
I TRIANGOLI Alessandro Ciscato 1at.
Tassellature del piano
1 ESEMPIO F ~ F’’ Definizione
Similitudine e omotetia
Classificazione dei triangoli Pierpaolo Dalla Pria
Il cilindro.
I poliedri diagonale DEFINIZIONE. Un poliedro è la parte di spazio delimitata da poligoni posti su piani diversi in modo tale che ogni lato sia comune.
POLIEDRI Francesca Benanti Dipartimento di Matematica ed Informatica
per l’economia e la finanza Prof.ssa Cristiana Mammana
LA GEOMETRIA LA GEOMETRIA
Formule generali per il calcolo di superficie e volume di solidi a 2 basi by iprof.
Piramide.
Bergamini, Trifone, Barozzi – La matematica del triennio
La circonferenza e il cerchio
I poligoni inscritti e circoscritti
Formazione docenti – LIM
Definizioni e formule di Geometria piana
I cinque solidi Platonici
GEOMETRIA EUCLIDEA.
Poligoni I triangoli e le loro proprietà.
Prof.ssa Carolina Sementa
I primi elementi della geometria
Piramide.
POLIEDRI Prismi e Piramidi Docente: Maura Roberta Orlando.
I solidi.
PROF:LIZZIO GRAZIELLA PAPA
Geometria Euclidea Euclide è noto soprattutto come autore degli Elementi, la più importante opera di geometria dell'antichità; tuttavia di lui si sa pochissimo.
Gli enti geometrici fondamentali
Enti fondamentali nello spazio
IL PRISMA.
I movimenti e la congruenza
Circonferenza e cerchio
Introduzione alla geometria
GEOMETRIA EUCLIDEA PROF. PAOLO FAGNONI.
Le trasformazioni isometriche
L’area delle figure piane
Le caratteristiche generali di un quadrilatero
Piccole lezioni di geometria
La geometria nello spazio
Geometria descrittiva dinamica Sezione di solidi a facce
La circonferenza e il cerchio
2. I TRIANGOLI A cura di Mimmo CORRADO.
I QUADRILATERI Poligoni di 4 angoli e quattro lati QUADRILATERI
GEOMETRIA EUCLIDEA UNITA’ 1
IL TANGRAM.
Descrizione e classificazione dei poligoni
Il cilindro.
Geometria piana euclidea Itcs “Pacini” di Pistoia
Geometria piana euclidea Itcs “Pacini” di Pistoia
I POLIGONI DI GABRIELE RIGON.
Transcript della presentazione:

I POLIEDRI

Vi siete mai chiesti che forma geometrica abbia un pallone da calcio?

Si tratta di un solido SEMIREGOLARE chiamato ICOSAEDRO TRONCATO

In geometria solida, l’icosaedro troncato è uno dei tredici poliedri archimedei ottenuto troncando le 12 cuspidi ad 1/3 della lunghezza del lato dell’icosaedro.

Ha 32 facce, divise in 20 esagoni e 12 pentagoni, 90 spigoli e 60 vertici, in ciascuno dei quali concorrono due esagoni e un pentagono

Cerchiamo di capire meglio…

Lasciamo per un attimo da parte il nostro pallone da calcio… e facciamo qualche passo indietro

faccia vertice spigolo Innanzitutto ricordiamo qualche definizione: POLIEDRO: solido geometrico limitato da un numero finito di poligoni disposti in modo tale che ciascun lato sia comune a due e a due soli poligoni (come, per esempio, nel cubo, nelle piramidi, nei prismi): facce del poliedro sono i poligoni che lo limitano; spigoli e vertici del poliedro rispettivamente i lati e i vertici degli stessi poligoni Per saperne di più…

Ancora qualche definizione Un POLIGONO REGOLARE è un poligono convesso che è contemporaneamente equilatero (cioè ha tutti i lati congruenti fra loro) e equiangolo (cioè ha tutti gli angoli congruenti fra loro). Si tratta cioè di una porzione convessa di piano euclideo delimitato da una linea spezzata chiusa, formata da una successione di segmenti di uguale lunghezza (detti lati), che formano tra di loro angoli di uguale ampiezza. Il nome poligono individua una pluralità (poli) di angoli (gonos) e il termine regolare sottende a una loro uguaglianza. Come in ogni poligono, il numero di lati coincide con il numero degli angoli e con il numero di vertici, inoltre affinché la porzione di piano individuata da tale spezzata sia non nulla, vi devono essere almeno 3 lati.

Esistono quindi INFINITI poligoni regolari. Un poligono regolare con 3 angoli e 3 lati si definisce triangolo equilatero, con 4 quadrato, con 5 pentagono regolare, con 6 esagono regolare, e si procede all’infinito per n angoli anteponendo il prefisso che individua il numero di angoli al suffisso -gono seguito dal termine regolare al fine di marcare la distinzione con un poligono generico. Esistono quindi INFINITI poligoni regolari.

Sulla base dell’esperienza dei poligoni regolari, potremmo immaginare che di solidi regolari ce ne siano infiniti… EBBENE NON È COSÌ

Mentre per ogni n = 3, 4, 5, ... segmenti uguali fra loro, esiste sempre un poligono regolare, i poliedri regolari SONO SOLO CINQUE: il tetraedro, il cubo o esaedro, l'ottaedro, l'icosaedro e il dodecaedro. Essi vengono chiamati anche: SOLIDI PLATONICI

E perché questi solidi si chiamano platonici?

non ci possono essere più di cinque solidi regolari I Solidi Platonici devono il loro nome all’ampia descrizione che nel suo dialogo “Timeo” ne fa Platone (vissuto tra il 428 e il 327 a.C.). Cardine della cultura occidentale di ogni epoca, l’opera di Platone diviene paradigmatica anche in questo caso determinando la fortuna di queste particolari figure geometriche che assumono il nome del loro “divulgatore”. Platone infatti non fu il primo a occuparsi di queste figure geometriche, benché ne abbia dato un’interpretazione speciale, poiché i loro primi studiosi furono i pitagorici (I sec. a.C.) e in seguito, in maniera più sistematica, Teeteto (vissuto tra il 417 e il 369 a.C.), contemporaneo dello stesso Platone. Platone gli dedicò un dialogo omonimo, il Teeteto appunto. Il teorema di Teeteto dice che: non ci possono essere più di cinque solidi regolari