Tessuto Connettivo I tessuti connettivi originano dal mesoderma

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Transcript della presentazione:

Tessuto Connettivo I tessuti connettivi originano dal mesoderma Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto Connettivo I tessuti connettivi originano dal mesoderma Il tessuto connettivo è costituito da tre elementi fondamentali:  1. Cellule 2. fibre 3. sostanza fondamentale La sostanza fondamentale e le fibre compongono: la matrice extracellulare

Le cellule del connettivo Lezioni di Istologia BCM/BU Le cellule del connettivo Le cellule che compongono il connettivo sono diverse e si distinguono in:   FISSE MOBILI 1. Cellule fisse fibroblasti, condroblasti, osteoblasti, odontoblasti e cementociti, adipociti, reticolociti, cellule endoteliali e cellule mesoteliali.   2. Cellule mobili cellule del sangue, eritrociti, leucociti (granulociti, linfociti e monociti), macrofagi, plasmacellule, mastociti, melanociti e cromatofori

Le cellule fisse del Connettivo Lezioni di Istologia BCM/BU Le cellule fisse del Connettivo Fibroblasti  Si trovano diffusi in tutto il connettivo ove sintetizzano la matrice extracellulare. Possono essere in stato di quiescenza (fibrocita) o di attività (fibroblasto) Le fibre collagene che producono si addensano attorno a loro. I fibroblasti si riconoscono dal nucleo voluminoso e ovoidale. I fibrociti hanno nucleo piccolo.  

fibroblasti fibre fibroblasti Sostanza fondamentale Lezioni di Istologia BCM/BU fibroblasti fibre fibroblasti Sostanza fondamentale Cellule endoteliali Capillare con emazie

fibroblasti capillare Tessuto cicatriziale linfociti Lezioni di Istologia BCM/BU fibroblasti capillare Tessuto cicatriziale linfociti

Altre cellule fisse del connettivo Lezioni di Istologia BCM/BU Altre cellule fisse del connettivo Condroblasti  Cellule connettivali tipiche della cartilagine   Osteoblasti  Cellule connettivali del tessuto osseo capaci di sintetizzare la sostanza ossea   Odontoblasti e cementociti  Si trovano nei denti dove gli odontoblasti costruiscono la dentina e i cementociti il cemento dentale  

condrocita Matrice extracellulare cartilagine

Adipociti o cellule adipose Lezioni di Istologia BCM/BU Adipociti o cellule adipose Sono cellule che sintetizzano e accumulano trigliceridi (grasso neutro). Ci sono due tipi di cellule adipose: adipociti uniloculari che formano il tessuto adiposo bianco (più diffuso) adipociti multiloculari che formano il tessuto adiposo bruno. Quest’ultimo è presente solamente nei neonati di mammifero e negli animali ibernanti. La sua funzione è quella di produrre calore (infatti le cellule sono ricche di mitocondri che producono energia termica). Negli adulti di mammifero scompare, ma resta negli ibernanti. Si pensa che gli adipociti abbiano origine dai fibroblasti.

Tessuto adiposo bianco Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto adiposo bianco Adipocita uniloculare Membrana plasmatica nuclei

Tessuto adiposo bruno Adipocita multiloculare nuclei Gocce di grasso Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto adiposo bruno Adipocita multiloculare nuclei Gocce di grasso

Altre cellule fisse del connettivo Lezioni di Istologia BCM/BU Altre cellule fisse del connettivo Cellule reticolari Formano il tessuto reticolare (connettivo lasso) che costituisce l’impalcatura dei linfonodi, midollo osseo, muscolo liscio, e ghiandole endocrine e esocrine. Le cellule reticolari sono fibroblasti specializzati che producono le fibre reticolari (collagene III). Le fibre reticolari formano una maglia entro la quale sono presenti fibroblasti e macrofagi.  

Tessuto reticolare Cellule linfoidi Fibre reticolari Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto reticolare Cellule linfoidi Fibre reticolari

Tessuto reticolare Lobulo epatico umano Cordone di epatociti Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto reticolare Cordone di epatociti Vena centrolobulare Fibre reticolari Lobulo epatico umano

Lezioni di Istologia BCM/BU Endoteli gli endoteli derivano dal mesoderma (foglietto embrionale intermedio), quindi non sono epiteli. Essi tappezzano capillari, vene e arterie, Gli endoteli sono composti da cellule a contatto con il sangue, che formano la parete dei capillari e lo strato più interno delle arterie e delle vene.

Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto endoteliale Arteria

Tessuto endoteliale arteriola vena emazie Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto endoteliale arteriola Nuclei delle cellule endoteliali vena emazie

Tessuto endoteliale: capillari Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto endoteliale: capillari Sono identificabili tre tipi di capillari: capillari continui capillari fenestrati capillari sinusoidi

Sono presenti nel tessuto nervoso Lezioni di Istologia BCM/BU Capillari continui Sono capillari la cui parete non presenta interruzioni quali pori o fenestrae. Sono presenti nel tessuto nervoso

Lezioni di Istologia BCM/BU Capillari fenestrati Presentano nella loro parete dei pori o fenestrae ove è presente un diaframma. Si trovano abbondanti nelle ghiandole endocrine, pancreas e intestino. I pori dei capillari del glomerulo renale non hanno diaframma.

Membrana basale endotelio fenestrae emazie

CAPILLARE FENESTRATO GLOMERULO RENALE

Lezioni di Istologia BCM/BU Capillari sinusoidi Sono canali vascolari che si adattano all’organo da irrorare. Presentano fenestrae senza diaframma. L’endotelio e la membrana basale sono discontinui facilitando gli scambi fra sangue e tessuto. Si trovano nel fegato, milza, organi linfoidi e alcune ghiandole endocrine.

fenestrae SINUSOIDE

Fenestrature e discontinuità, pertanto, impediscono il passaggio degli elementi corpuscolati del sangue, ma consentono al plasma di uscire dal lume vascolare. Il plasma raggiunge lo spazio esistente tra il sinusoide e l'epatocito (spazio perisinusoidale di Disse) in cui estendono i microvilli dell'epatocito. L'epatocito può assumere dal plasma le sostanze necessarie alle proprie attività e, nel frattempo, secernere le sostanze da esso elaborate. Tali caratteristiche, unitamente alla virtuale assenza della membrana basale nell'endotelio sinusoidale, garantiscono, pertanto, la possibilità di un intimo e ampio scambio fra il plasma e le superfici vascolari degli epatociti, che possono in questo modo assorbire e secernere sostanze direttamente da e nel flusso sanguigno.

SPAZIO DI DISSE ENDOTELIO MICROVILLI EPATOCITA

TRIADE PV: vena porta B: dotto biliare A: arteria epatica

Tessuto endoteliale: capillari Lezioni di Istologia BCM/BU Tessuto endoteliale: capillari endotelio

Lezioni di Istologia BCM/BU Rete capillare

Fibre del tessuto connettivo Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre del tessuto connettivo Tre tipi di fibre sono presenti nel tessuto connettivo: 1. Fibre collagene 2. Fibre elastiche 3. Fibre reticolari

Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre collagene Sono strutture costituite da singole unità definite fibrille (spesse circa 800-1000 A ) che formano un fascio che forma la fibra. Le fibrille collagene sono disposte parallelamente fra di loro a formare lunghi fasci

Fibre collagene Fascio di fibre collagene Fibrille Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre collagene Fascio di fibre collagene Fibrille

Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre collagene

Fibre collagene: sintesi Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre collagene: sintesi

Lezioni di Istologia BCM/BU Tipi di collagene Le cellule del connettivo sintetizzano diversi tipi di collagene. Alcuni di essi sono definiti come: Collagene di tipo I (tendini, osso, dentina, cemento) Collagene di tipo II (cartilagine) Collagene di tipo III (fegato, milza, pelle, polmoni) Collagene di tipo IV (lamina basale) Collagene di tipo V (tendine, derma, placenta, osso) Collagene di tipo VII (giunzioni del derma e epidermide)

Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre elastiche Formano strutture lunghe che si fondono (al contrario delle collagene che non si fondono), formando delle membrane elastiche nella parete delle arterie. Sono costituite da una porzione amorfa che tiene assieme la parte fibrillare formata dalla proteina elastina.

Fibre elastiche Sezione di fibra elastica Porzione amorfa Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre elastiche Porzione amorfa Porzione fibrillare Sezione di fibra elastica

Finita la trazione i legami si riformano rigenerando la desmosina. Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre elastiche L’elasticità deriva dalla formazione di legami di un particolare complesso amminoacidico detto desmosina che è formata da quattro molecole di lisina. Quando la fibra è sottoposta a trazione i legami che formano la desmosina si aprono e la fibra può allungarsi. Finita la trazione i legami si riformano rigenerando la desmosina. Nel collagene i legami sono stabili, spiegando la rigidità della molecola

Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre reticolari Le fibre reticolari sono formate da collagene a formare fibre meno spesse di quelle collagene. Anche la disposizione delle fibrille è diversa. Mentre nelle collagene le fibrille sono disposte parallelamente, nelle reticolari sono disposte a plesso (cioè come elementi allungati che si associano a formare una rete, nei punti di incrocio non vi è fusione)

Lezioni di Istologia BCM/BU fibroblasti Fibre collagene

Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre elastiche

Lezioni di Istologia BCM/BU Fibre reticolari

Matrice extracellulare Lezioni di Istologia BCM/BU Matrice extracellulare La matrice extracellulare è composta da: - sostanza fondamentale - fibre Sostanza fondamentale Matrice amorfa e gelatinosa, in contatto con il citoscheletro cellulare. Infatti i recettori trans-membrana (proteine intrinseche) della fibronectina sono attaccati alla fibronectina, la quale è unita ai proteoglicani, che a loro volta sono uniti alle fibre collagene. Tale recettore, nella sua porzione citoplasmatica è unito alla Talina, che a sua volta è unita alla Vinculina, legata ai filamenti di actina, quindi al citoscheletro.

Ancoraggio sostanza fondamentale con il citoscheletro cellulare Lezioni di Istologia BCM/BU Ancoraggio sostanza fondamentale con il citoscheletro cellulare

Composizione sostanza fondamentale Lezioni di Istologia BCM/BU Composizione sostanza fondamentale La sostanza fondamentale è composta da: glicosaminoglicani (lunghi polimeri lineari di unità formate da due zuccheri solforati, l’acido ialuronico è un eccezione poiché non è solforato) proteoglicani (formati da un asse proteico sul quale si legano i glicosaminoglicani, nella cartilagine formano la matrice gelificata poiché legati all’acido ialuronico) glicoproteine (sono localizzate nella membrana basale come la laminina o sparse nella matrice come la fibronectina.

Classificazione dei connettivi Lezioni di Istologia BCM/BU Classificazione dei connettivi Connettivi cellulari Connettivi propriamente detti Connettivi di sostegno

Lezioni di Istologia BCM/BU Connettivi cellulari

Connettivi propriamente detti Lezioni di Istologia BCM/BU Connettivi propriamente detti Connettivo fibrillare lasso- questo tipo di connettivo detto anche interstiziale, è quello più presente nell’organismo, poiché costituisce la tonaca propria delle mucose. Sono in esso presenti sia le fibre elastiche che reticolari e fibre collagene. La sostanza fondamentale è molto fluida e si definisce Linfa Interstiziale La linfa interstiziale permette la difusione delle sostanze da e per i vasi sanguigni, permettendo il nutrimento dei tessuti non vascolarizzati (epiteli) Connettivo denso- è detto anche fibroso, ha una prevalenza di fibre collagene. Si trova nei tendini (il tendine unisce il muscolo ad un osso), nei legamenti (unisce due ossa fra di loro). Connettivo reticolare- abbondano in esso le fibre reticolari formando l’impalcatura di tutti gli organi. Connettivo elastico - prevalgono le fibre elastiche. Si trova nelle pareti delle arterie e dei vasi sanguigni.

Connettivi di sostegno Lezioni di Istologia BCM/BU Connettivi di sostegno

Origine delle cellule connettivali Lezioni di Istologia BCM/BU Origine delle cellule connettivali

Lezioni di Istologia BCM/BU I DENTI Nell’uomo si hanno due serie di dentizioni:   20 denti da latte o temporanei   32 denti permanenti dell’adulto  

La struttura dei denti è la seguente: Lezioni di Istologia BCM/BU I DENTI La struttura dei denti è la seguente:  1. l’alveolo è la cavità ossea ove è inserito e tenuto dal legamento periodontale di connettivo fibroso denso. 2.    La corona è la porzione visibile del dente  3.    La radice è la porzione racchiusa dall’alveolo 4.    Il colletto è la regione fra la corona e la radice  5.    La polpa racchiusa nella camera formata da tre sostanze calcificate  6.    Canale della radice che mette in comunicazione la camera della polpa con il Forame apicale  7.    Legamento periodontale connettivo fibroso denso che rappresenta il periostio dell’osso che forma l’alveolo  8.    Forame apicale attraverso il quale passano vasi sanguigni, linfatici e nervi  

Componenti mineralizzate del dente Lezioni di Istologia BCM/BU I DENTI Componenti mineralizzate del dente   Le componenti mineralizzate del dente comprendono: Lo smalto La dentina Il cemento

Lezioni di Istologia BCM/BU Lo smalto È il materiale più duro del corpo umano, composto per il 96% di fosfato di calcio cristallizzato in idrossiapatite e 4% di materiale organico e acqua.   Lo smalto è prodotto da cellule note come Ameloblasti che lo producono giornalmente. Lo smalto prodotto parte dalle giunzioni smalto-dentina raggiungendo la superficie esterna della corona. Gli ameloblasti muoiono prima che il dente spunti. Quindi lo smalto non si rigenera.

Lezioni di Istologia BCM/BU La dentina E’ il secondo tessuto per durezza. Nonostante ciò è elastico proteggendo lo smalto dalle fratture. E’ composto per il 70% di idrossiapatite, 20% materiale organico (proteoglicani, glicoproteine e collagene tipo I) e 10% di acqua.   Viene prodotto dagli Odontoblasti queste cellule rimangono associate alla dentina per tutta la vita e sono localizzate alla periferia della polpa. Gli odontoblasti presentano estensioni citoplasmatiche dette Processi Odontoblastici, che occupano spazi detti canali della dentina. I canali della dentina si estendono dalla polpa alla giunzione smalto- dentina o cemento-dentina

Lezioni di Istologia BCM/BU Il cemento Si trova circoscritto nella radice. E’ composto per il 50% di idrossiapatite, 50 % di materiale organico e acqua. La sostanza organica contiene collagene di tipo I, glicoproteine e glicosaminoglicani.   Le cellule che lo producono sono i cementoblasti che differenziano in cementociti Il cemento può essere rigenerato per mezzo degli odontoclasti (macrofagi)

Lezioni di Istologia BCM/BU Il dente

La cartilagine è un connettivo di sostegno. Lezioni di Istologia BCM/BU La cartilagine La cartilagine è un connettivo di sostegno. Le sue cellule si definiscono Condrociti e si trovano racchiuse in piccole cavità dette Lacune presenti all’interno della matrice extracellulare. La cartilagine non è vascolarizzata ed è coperta da una capsula di tessuto connettivo detta Pericondrio. Esso è vascolarizzato e da esso diffondono sostanze che nutrono la cartilagine. Quando poggia sul tessuto osseo è nutrita dal liquido sinoviale della cavità articolare.  

LACUNA MATRICE EXTRACELLULARE

La cartilagine si divide in: Cartilagine Ialina Cartilagine Elastica Lezioni di Istologia BCM/BU La cartilagine La cartilagine si divide in: Cartilagine Ialina Cartilagine Elastica Cartilagine Fibrosa

Lezioni di Istologia BCM/BU Cartilagine Ialina Si trova nel naso,laringe, sulla estremità ventrale delle costole, negli anelli tracheali e nei bronchi.

Accrescimento della cartilagine ialina Lezioni di Istologia BCM/BU Accrescimento della cartilagine ialina   La cartilagine si accresce secondo due meccanismi: Accrescimento Interstiziale Accrescimento per apposizione

Accrescimento Interstiziale Lezioni di Istologia BCM/BU Accrescimento Interstiziale Le cellule mesenchimatiche destinate a divenire condrociti, si differenziano in condroblasti e cominciano a secernere attorno ad esse la matrice. Il condroblasto rimane racchiuso nella matrice neoformata in una zona detta lacuna.   I condroblasti chiusi nelle lacune si dicono condrociti, essi si dividono formando dei gruppi di due o più cellule chiamati Gruppi isogeni, poiché derivano da un'unica cellula progenitrice. Man mano che i gruppi si accrescono il volume della cartilagine aumenta, accrescendosi con un meccanismo definito: Accrescimento Interstiziale

Accrescimento per apposizione Lezioni di Istologia BCM/BU Accrescimento per apposizione   Le cellule mesenchimatiche della periferia dell’abbozzo cartilagineo differenziano divenendo fibroblasti. Questi formano un connettivo denso detto pericondrio. Il pericondrio è costituito da due strati: strato fibroso esterno (collagene di tipo I, fibroblasti e vasi) strato interno cellulare (cellule condrogeniche) Le cellule dello strato interno si differenziano in condrolasti che sintetizzano matrice. In tal modo il volume aumenta dall’esterno secondo un accrescimento per apposizione di nuovo materiale.  

Lezioni di Istologia BCM/BU Cartilagine elastica Si trova nel padiglione auricolare, nel condotto uditivo esterno, epiglottide e laringe.   La matrice è ricca di fibre elastiche associate alle fibre collagene. I condrociti sono più numerosi e voluminosi e l’organizzazione della matrice è più complessa.

Lezioni di Istologia BCM/BU Cartilagine Fibrosa Si trova nei dischi intervertebrali nei dischi articolari. Non possiede pericondrio, poca matrice e molte fibre di collagene di tipo I.   La cartilagine del menisco è fibrosa. I menischi sono due pezzi di cartilagine fibrosa a forma di C che si trovano nel ginocchio. Sono mobili e hanno la funzione di assicurare la perfetta corrispondenza delle ossa che formano l’articolazione del ginocchio