XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
Advertisements

6.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dopo la Messa al Foro Italico di Palermo nella XXVII c Domenica del Tempo.
12.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella XXVII Domenica del Tempo Ordinario /c 6 ottobre.
iL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
Monges de Sant Benet de Montserrat II Quaresima B 2006 L’Aria 22 del Messia di Haendel (4’48) invita tutti gli stanchi e oppressi, ad andare da Gesù Figlio.
Capitolo 27/A 1 Venuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù, per farlo morire. 2 Poi, messolo.
III DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 4, b a
Dal Vangelo secondo Luca 16, 1-13
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
Musica strumentale sefardita
II Domenica di Quaresima Domenica della Samaritana
Dal Vangelo secondo Giovanni 18,33b-37
XXiV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
27 anno C DOMENICA Il “Gratias agimus tibi” della Messa in si minore
Lettera del giugno 1944 alle giovani del Terz’Ordine
Dal Vangelo secondo Giovanni 6, 41-51
21 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA
XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
Dal Vangelo secondo Matteo 20,1-16
DOMENICA 19 ANNO A Ascoltando: “Signore, Gesù” di Tommaso L. da Vittoria, sperimentiamo il suo aiuto Regina.
Immagini del Libano (antica Fenicia)
Musica: L’ Eternità dei Vangeli
20° ord A GRANDE È LA TUA FEDE MATTEO.
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
20 agosto 2006 Domenica XX tempo ordinario Anno B
Il divorzio tra la fede e la vita quotidiana di molti
Parola di Vita Marzo 2011.
18 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA Regina
13.00.
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO a
08 aprile 2018 Domenica II di PASQUA Canto Gregoriano.
18 TEMPO ORDINARIO DOMENICA Anno B
PASQUA DOMENICA 6 Anno B
29 luglio 2018 Domenica XVII Musica: “Gloria a Dio” liturgia sefardita
Prima Lettura DAL LIBRO DELLA GENESI. Prima Lettura DAL LIBRO DELLA GENESI.
XXix DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
xVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
U N A F E D E U M I L E ! B E L L A N O T I Z I A
Immagini del Libano (antica Fenicia)
Panorama Biblico I SAMUELE.
I I DOMENICA DI AVVENTO ANNO A
xXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
xVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Fotografie del Deserto di Giuda e di Galilea
xXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
xIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
DOMENICA 18 tempo ordinario anno B Regina
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
xVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
incontri per i catechisti-2
III DOMENICA DI AVVENTO ANNO C
xVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Musica: Hosanna di Dufay
Dal Vangelo secondo Matteo 25,14-30
xIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
xXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Spianata delle moschee (Tempio)
DOMENICA DELLE PALME ANNO C
Trinità C DOMENICA La “Musica tacita” di Frederic Mompou
xVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica XXVII 6 ottubre 2019 tempo ordinario
Transcript della presentazione:

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C Lc 17,5-10

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».

Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.

Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”?

Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”?

Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?

Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO C Lc 17,5-10

SE AVESTE FEDE!

“Aumenta la nostra fede!”

A questa richiesta degli Apostoli - voce di tutti coloro che sono alla ricerca di Dio con umiltà e desiderio - Gesù risponde così: “Se avrete fede pari a un granellino di senapa, direte a questo monte: ‘spostati da qui a là’, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile”(Matteo 17,20).

Credere non è anzitutto assentire a una dimostrazione chiara o a un progetto privo di incognite: non si crede a qualcosa che si possa possedere e gestire a propria sicurezza e piacimento.

Credere è fidarsi di qualcuno, assentire alla chiamata dello straniero che invita, rimettere la propria vita nelle mani di un altro, perché sia lui a esserne l’unico, vero Signore.

Crede chi si lascia far prigioniero dell’invisibile Dio, chi accetta di essere posseduto da lui nell’ascolto obbediente e nella docilità del più profondo di sé.

Fede è resa, consegna, abbandono, accoglienza di Dio, che per primo ci cerca e si dona; non possesso, garanzia o sicurezza umane. Credere, allora, non è evitare lo scandalo, fuggire il rischio, avanzare nella serena luminosità del giorno: si crede non nonostante lo scandalo e il rischio, ma proprio sfidati da essi e in essi.

“Credere significa stare sull’orlo dell’abisso oscuro, e udire una voce che grida: gèttati, ti prenderò fra le mie braccia!” (Søren Kierkegaard).

Eppure, credere non è un atto irragionevole Eppure, credere non è un atto irragionevole. È anzi proprio sull’orlo di quell’abisso che le domande inquietanti impegnano il ragionamento: se invece di braccia accoglienti ci fossero soltanto rocce laceranti? E se oltre il buio ci fosse ancora nient’altro che il buio?

Credere è sopportare il peso di queste domande: non pretendere segni, ma offrire segni d’amore all’invisibile amante che chiama. (Bruno FORTE, Lettera ai ricercatori di Dio, EDB, Bologna, 2009, 27-28)

SE AVESTE FEDE!