Domenica IV Quaresima B 15 marzo 2015 Musica: Canti bizantini

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Transcript della presentazione:

Domenica IV Quaresima B 15 marzo 2015 Musica: Canti bizantini Immagini del vasto impero Persiano di re Ciro (559aC) 15 marzo 2015

GESÙ è il SALVATORE DEL MONDO 1a lettura: Agli occhi della Bibbia il re persiano Ciro (immagine di Gesù) è uno strumento di Dio, per SALVARE il popolo, facendolo ritornare nella Terra Promessa Salmo 136: Questo salmo ci racconta, come nessun altro, la nostalgia che il popolo sente in terra straniera 2a lettura: S. Paolo racconta la ricchezza dell’ AMORE di Dio che, in Gesù Cristo, non solo ci dà la Vita, ma la Risurrezione. Vangelo: Il dialogo molto ricco di Gesù con Nicodemo, mostra il grande Amore di Dio nel mandarci il Figlio, non per condannare, bensì per salvare il MONDO pe mezzo di Lui

Persepoli Ciro, re di Persia 2Cr 36,14-16.19-23 In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme. Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi. Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni». Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”». Persepoli Ciro, re di Persia

Il salmo 136 è un canto di nostalgia, uscito dal cuore, che mostra l’amore appassionato del Popolo per la sua terra e per il suo Dio. Preferisce la morte (“mi si attacchi la lingua al palato”) alla dimenticanza: - Lungo i fiumi di Babilonia, esiliato, piange di nostalgia. - Non può accompagnare col suono della cetra i suoi canti, poiché è in una terra che non è quella che Dio l’hi ha dato. Solo il ricordo della città di Gerusalemme può motivare i suoi canti di gioia Musica del salmo 136 de Montserrat: http://youtu.be/E8sD9t9EB0E

Salmo 136 Il ricordo di te,Signore, è la nostra gioia. Fiume di Babilonia Il ricordo di te,Signore, è la nostra gioia. Lungo i fiumi di Babilonia, là sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre.

Il ricordo di te,Signore, è la nostra gioia. Perché là ci chiedevano parole di canto coloro chi ci avevano deportato, allegre canzoni, i nostri oppressori: <<Cantateci canti di Sion>>.

Il ricordo di te,Signore, è la nostra gioia. Come cantare canti del Signore in terra straniera? Se mi dimentico di te, Gerusalemme, si dimentichi di me la mia destra.

Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia. Mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo, se non innalzo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia.

Dio è ricco di misericordia Ef 2,4-10 Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo. Dio è ricco di misericordia

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna. Gv 3,16 tramonto a Gerusalemme

Immagine del serpente innalzato da Mosè (Monte Nebo) In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». Gv 3,14-21 Immagine del serpente innalzato da Mosè (Monte Nebo)

“Tutti i sentieri del Signore sono AMORE e FEDELTÀ” Salmo 25,10

Originale: Joan Ramirez (+) Ampliamento immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione inglese : Vivian Townsend Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portughese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Video: Esther Lozano