solea valore e cortesia trovarsi / prima che Federigo avesse briga Federico II offre una rosa a Isabella d’Inghilterra (affresco, Bassano d.G.)
Ezzelino III e l’imperatore Federico II
Federico II
Gregorio IX, che sino ad allora lo appellava «nobilis vir», lo definì nel 1239 «Dei et ecclesie inimicus», nel contesto del definitivo inasprimento delle relazioni politiche con lo schieramento filoimperiale. Innocenzo IV : il 4 marzo 1244 l’inquisitore domenicano Rolando da Cremona fu incaricato di indagare contro E. in quanto «nemico della virtù e persecutore della fede», specie perché «disprezza le sacre Chiavi, ricetta gli eretici e ha tranquillamente commercio con loro, sì da essere sospetto e pubblicamente infamato della macula pravitatis heretice».
Il testo del provvedimento di scomunica del 18 aprile 1248, che forse riprendeva precedenti provvedimenti (e fu poi ribadito nel 1254), mette poi nero su bianco «i termini di una crudeltà che ha qualcosa di sovrumano» (Ortalli). Richiama intanto il fatto che è cognato e figlio di eretici, sottolinea poi, considerandoli complessivamente come una manifestazione di «opposizione alla natura umana», la sterilità imposta con feroci mutilazioni a donne e uomini, l’atteggiamento ambiguo verso il matrimonio, la dichiarata ostilità alla procreazione (forse per suggerire una contiguità col dualismo cataro); nonché e l’espresso favore ai magistri errorum affinché diffondano nella Marca i «perversa infectionis heretice dogmata».
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