Quattro stagioni
Un uomo aveva quattro figli. Voleva insegnare loro a non essere frettolosi nel giudicare le cose.
Così li mandò uno alla volta, a turno, a vedere un albero da frutta che si trovava molto lontano da casa.
Il primo figlio andò in inverno, il secondo in primavera, il terzo d’estate, Il primo figlio andò in inverno, e il più giovane in autunno.
Quando furono tornati tutti, il padre li riunì e chiese loro di descrivere quello che avevano visto.
Il primo figlio disse che l’albero era brutto, curvo e storto.
Il secondo figlio disse che era coperto di germogli e prometteva bene.
Il terzo figlio non era d’accordo: disse che l’albero era carico di fiori così belli e profumati che pensava fosse la cosa più graziosa che avesse mai visto.
L’ultimo figlio non era d’accordo con nessuno di loro: disse che l’albero era solido e carico di frutti maturi, pieno di vita e di nutrimento.
Allora l’uomo spiegò ai suoi figli che tutti avevano ragione, perchè avevano visto ognuno una sola stagione della vita dell’albero.
Disse loro che non si può giudicare un albero, o una persona, solo da una stagione,
e che l’essenza di ciò che ognuno di essi è, e la felicità, la gioia e l’amore che vivono nella loro vita …
non possono essere misurati che alla fine, quando tutte le stagioni sono giunte al termine.
Se ti arrendi quando è inverno
perderai le promesse della tua primavera,
la bellezza della tua estate,
e i frutti che ti darà il tuo autunno.
Non lasciare che il dolore di una stagione distrugga la gioia di tutto il resto. Non giudicare la vita solo da una stagione difficile.
Attraversa con pazienza le zone difficili e stai certo che puntualmente arriveranno tempi migliori.
Le prove ci rendono forti.
Le cose belle ci rendono gentili.
Le perdite ci rendono sensibili.
I successi ci fanno crescere.,
Testo di Maria Cavallotti
Immagini della Toscana prese dal Web.
Musica di Yanni “One man’s Dream”.
Guardiamo al futuro con ottimismo ! Realizzato da Walter 01/10