Domenica XII tempo ordinario Valle di Meghiddo Anno C Domenica XII tempo ordinario 19 giugno 2016 “Cantate Domino” A. Pärt
La città di Meghiddo (riedificata 20 volte: dal 6 La città di Meghiddo (riedificata 20 volte: dal 6.000 aC fino al 100 aC) si trova in un posto così strategico che spesso è stata scenario di battaglie. In una di esse morì il re Giosia (2Re23,29) e per lui si fece un grande pianto (Za 12,10) ZONA della PORTA Sistema idrico scuderie Scuderie sud Templi Silo del grano Reperti di Meghiddo
Zaccaria ha delle pagine che sono diventare celebri nella rilettura cristiana: pensiamo a “pastore e pecore disperse”, a “i trenta denari”, a “il re mansueto che cavalca un asino e porta al mondo la pace”. Tra queste bisogna collocare l’odierna pericope di Zaccaria 12 (Gianfranco Ravasi). Chi è quest’uomo che è stato ucciso? L’evangelista Giovanni ha riconosciuto in questo misterioso personaggio la profezia di Gesù (19,37). Proprio per questo, per la sua vicinanza alla croce di Cristo, questa pagina di Zaccaria resterà sempre misteriosa. Decisamente, la misteriosa profezia si illumina solo con quello che il Vangelo esprime con chiarezza: il Messia dovrà soffrire e morire, lo spirito di preghiera e di purificazione renderà possibile compassione e salvezza.
Za 12:10-11 Così dice il Signore: «Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. In quel giorno grande sarà il lamento a Gerusalemme, simile al lamento di Adad-Rimmon nella pianura di Meghiddo. In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità». Valle intorno a Meghiddo dove si pianse «la morte per un figlio unico» (Giosia-Gesù)
Altare di Meghiddo, che evoca quello di Gesù Salmo 62 Altare di Meghiddo, che evoca quello di Gesù Ha sete di te, Signore, l’anima mia. O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua.
Ha sete di te, Signore, l’anima mia. Porta della città Ha sete di te, Signore, l’anima mia. Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode.
Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Palazzo del re Ha sete di te, Signore, l’anima mia. Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.
Silo di Geroboamo II (VII sec.aC) Ha sete di te, Signore, l’anima mia. Quando penso a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali. A te si stringe l’anima mia: la tua destra mi sostiene. Silo di Geroboamo II (VII sec.aC)
La seconda lettura afferma che non è ritornando ad un sistema rassicurante di pratiche religiose che i Galati troveranno la salvezza. La troveranno perché attaccati a Gesù Cristo per mezzo del battesimo. Attraverso questo sacramento entrano a far parte di quel popolo nuovo in cui tutte le divisioni sono cancellate. Proprio per il fatto di essere figli, le divisioni di razza e di classe sociale scompaiono (non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero).
Aquedotto per l’acqua della città, lungo 100m (VIII sec.aC) Ga 3:26-29 Fratelli, tutti voi siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. Aquedotto per l’acqua della città, lungo 100m (VIII sec.aC)
Abbeveratoio per gli animali ALLELUIA Gv 10: 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Abbeveratoio per gli animali
A differenza di Marco e di Matteo che collocano geograficamente la domanda di Gesù, mentre cioè egli si trova in cammino nella regione di Cesarea di Filippo (nella parte settentrionale della Palestina a confine con l’attuale Libano), Luca ci dà l’ambientazione spirituale, sottolineandone così l’importanza e l’attualità (Gesù si trovava in un luogo deserto a pregare). La seconda domanda costringe i discepoli a prendere posizione in modo inequivocabile: “Ma voi chi dite che io sia? ”. La domanda è rivolta a te ed è un invito a fare il punto del cammino che hai percorso con Lui: raccogliti in te stesso e renditi conto di essere personalmente interpellato: chi è per te Gesù?
Zona santificata di Meghiddo Lc 9: 18-24 Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà». Zona santificata di Meghiddo
«Signore, nostro Dio, tu eri per loro un Dio che PERDONA» Salmo 99,8
Originale: Joan Ramirez (+) Immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione inglese : Vivian Townsend Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Versione neerlandes : Ben Van Vossel Video: Esther Lozano Monache di S. Benedetto di Montserrat www.monestirsantbenetmontserrat.com/regina