LE CROCIATE Prof. Leandro Petrucci.

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Transcript della presentazione:

LE CROCIATE Prof. Leandro Petrucci

A partire da Voltaire, (Diderot ne diede una famigerata definizione sulle pagine dell’Encyclopédie) sulle Crociate è stata costruita una autentica “leggenda nera”, infarcita di menzogne e fantasticherie, a causa della quale non solo i cattolici sono stati costretti a posizioni di “difesa” (tale movimento considerato come sinonimo di fanatismo e malafede), ma è diventato molto tortuoso, se non spesso impossibile, trovare la strada verso un racconto coerente e tendenzialmente oggettivo di come sono andate realmente le cose. La leggenda nera narra che le Crociate furono guerre di religione, dichiarate dai cristiani ai musulmani. Tali guerre sarebbero state volute dalla Chiesa al solo fine di imporre la propria religione quella cristiana ad altri popoli, nella fattispecie ai popoli “civili e pacifici” del Vicino Oriente, musulmani, fedeli di Maometto e seguaci dell’Islam.

Sarebbero state pertanto manifestazioni di fanatismo religioso, di fondamentalismo cristiano cattolico e c’è chi sostiene che la Religione fu soltanto un alibi che nascondeva il vero intento delle Crociate: conquistare nuove terre, promuovere la politica espansionistica e imperialistica della Cristianità medievale. Naturalmente, stando ai sostenitori della leggenda nera, la Chiesa tutta intera dovrebbe vergognarsi per questa brutta pagina della sua storia. Infatti, che cosa ci sarebbe di più scandaloso, di più lontano dal Vangelo di una Chiesa che promuove la “guerra santa”, che incita all’annientamento di un’altra religione e dei suoi seguaci?

COSA SONO I PELLEGRINAGGI? PELLEGRINAGGI (METE PRINCIPALI: ROMA, SANTIAGO DI COMPOSTELA, GERUSALEMME) ARMATI VERSO SANTUARI E LUOGHI SACRI SPARSI IN EUROPA PER CHIEDERE PERDONO E/O RINGRAZIARE DIO MA SOPRATTUTTO PER LIBERARE LA TERRA SANTA "le Crociate sono state un grande pellegrinaggio armato, protagonista del quale fu, nei secoli, il popolo cristiano nel suo complesso. Una avanguardia di santi, una massa di cristiani comuni e, nella retroguardia, qualche delinquente" (Franco Cardini)

Non si può negare che la spedizione armata fosse necessaria per liberare i Luoghi Santi dalla occupazione dei Turchi. Questa occupazione aveva reso impossibile lo svolgersi di un fatto che per tutto il Medioevo cristiano costituiva una esperienza normale, faticosa ma abituale: il pellegrinaggio in Terra Santa, per visitare i luoghi dove Gesù era vissuto. Ma è altrettanto vero che la crociata era di più di una spedizione militare. Ho parlato di pellegrinaggi, e qualcuno certamente si sarà stupito. Ma lo stupore si dissolve se ricordiamo che la motivazione principale che spingeva alla crociata uomini e donne, giovani e adulti, perfino bambini, uomini di potere e semplici contadini, che lasciavano tutto e partivano per liberare la Terra Santa era una motivazione di carattere religioso. La gente, in massa, dove essersi confessata e aver fatto testamento partiva ……

CHI ERANO I CAVALIERI ? ERANO I FIGLI CADETTI DELLE FAMIGLIE NOBILI VENIVANO ADDESTRATI ALL’USO DELLE ARMI SIN DA BAMBINI A 15 ANNI VENIVANO NOMINATI “CAVALIERI” DAI CAVALIERI ANZIANI TENTAVANO L’AVVENTURA IN TERRE LONTANE PER PROCURARSI PRESTIGIO E VANTAGGI

IL TEMA DELLA VIOLENZA NEL MEDIOEVO….. La violenza sui campi di battaglia e nelle città conquistate era sicuramente presente non solo nelle crociate, ma anche nelle normali vicende della vita quotidiana, nelle vicende politiche e sociali: le battaglie tra comune e comune, tra signori feudali, ecc. Uno storico, che si ponga seriamente di fronte al fenomeno delle crociate, dovrebbe cercare di capire se la violenza si è verificata a causa o nonostante la religione.

La violenza era sicuramente un fattore presente nella società medioevale, ma non derivava dalla religione es. basta guardare quello che è successo durante il secolo scorso, il XX secolo, che ha espresso una violenza sull’uomo senza precedenti rispetto al passato ed è l’epoca, a partire dalla modernità rinascimentale, nella quale si è cercato di realizzare una «società senza Dio». (dell’umanesimo ateo cfr. H. De Lubac)

Anzi, man mano che la società diventava cristiana, essa risultava mitigata e la stessa guerra, in qualche modo, veniva regolamentata: la «tregua di Dio» era l’istituzione medievale in base alla quale si sospendevano le attività belliche durante l’avvento o la quaresima; la «pace di Dio» era un’altra istituzione che preservava dalla guerra i luoghi sacri e le persone più deboli, come i religiosi, le donne, i poveri, i bambini

LE SPEDIZIONI IN PALESTINA cioè LE CROCIATE perché? 1) ESPANSIONE ECONOMICA E DEMOGRAFICA DELL’XI SEC. (INTERPRETAZIONE MARXISTA) Una sorta di colonialismo ante litteram (tempora). Certamente ci sono stati interessi di carattere politico ed economico ma non ne costituiscono il movente principale. Anzi le Crociate fallirono per le beghe interne dei principi cristiani e per il sabotaggio di Venezia, interessata solo ai suoi traffici. Ma anche per motivi pratici. Chi ha letto Robin Hood sa che Riccardo Cuor di Leone, assente per la Crociata, si vide soffiare il trono da suo fratello Giovanni Senza Terra (che adesso ebbe la terra).

2) MOTIVAZIONI DI ORDINE GEOPOLITICO: A) CRISI DEL MONDO ARABO: Mentre l’Europa viveva la sua rinascita dopo l’anno Mille, il mondo arabo era in crisi B) DIFFICOLTA’ DELL’IMPERO BIZANTINO DI FRONTE ALL’AVANZATA DELL’ISLAMI (TURCHI SELGIUCHIDI IN PALESTINA). Occupano Gerusalemme nel 1070 e perseguitano i cristiani. Inoltre minacciano Costantinopoli e l’imperatore d’Oriente chiede aiuto al papa. La battaglia di Manzikert o Manzijert combattuta il 26-08-1071(tre quarti dell’Asia minore fu sottratta all’Impero d’Oriente, le popolazioni cristiane in Siria e Terra Santa sottomesse a condizioni sempre più dure). C) UNA MODALITA’ PER RICOMPORRE LE LOTTE FRATRICIDE FRA MONARCHI EUROPEI (SPIEGAZIONE PSICOLOGICA)

MA SOPRATTUTTO ….. 3) SPINTA RELIGIOSA : “Le crociate sono state un grande movimento di carattere missionario la cui motivazione è fondamentalmente la fede” (Luigi Negri) Dunque fede e missionarietà alla base dello spirito della crociata. Si deve ricordare, infatti, che l’occupazione di Gerusalemme da parte dei Turchi aveva messo in pericolo la memoria storica dei luoghi che avevano visto Gesù vivo. E la fede cristiana si fonda su dati storici e se si mettono in pericolo questi dati storici, questi fatti che riguardano la vita di Gesù, si mette in pericolo la Fede. Così ragionavano i Cristiani del medioevo (cfr. Scolastica e Tomismo). Ma anche difendere i propri fratelli cristiani nella fede (anche se separati).

Il caso di san Francesco di Assisi ne è la prova più convincente Il caso di san Francesco di Assisi ne è la prova più convincente. Si sa che di questo straordinario santo ci viene trasmessa una immagine tutta “acqua e zucchero”. Quanto è difficile, addirittura sorprendente, credere che san Francesco di Assisi fu un difensore della Crociata. In effetti, egli accompagnò la V crociata, iniziando in prima persona la missione francescana presso i musulmani. Non risponde a verità la convinzione che san Francesco accompagnò i Crociati senza condividere la necessità di armarsi e di combattere per liberare i Luoghi Santi.

C’è un episodio di Francesco alla Crociata molto significativo che ci viene abitualmente taciuto: dopo essere scampato per miracolo alla morte e avere subito dai musulmani percosse sanguinose, Francesco riesce a raggiungere il sultano Malil-Al-Kamil. Con lui c’era un altro frate, di nome Illuminato, che ci riporta il dialogo intercorso tra il poverello di Assisi e il Sultano.Sentiamo la testimonianza di Frate Illuminato: “II Sultano sottopose a Francesco un’altra questione: “II vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vuoi togliervi la tonaca” Quanto più voi cristiani non dovreste invadere le nostre terre!”. Rispose il beato Francesco: “Mi sembra che voi non abbiate letto tutto il Vangelo. Altrove, infatti, è detto: “Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo lontano da tè. E, con questo, Gesù ha voluto insegnarci che, se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino fosse a noi caro come la pupilla dell’occhio, dovremmo essere disposti ad allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tentasse di allontanarci dalla fede e dall’amore del nostro Dio. Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo giustizia quando invadono le vostre terre e vi combattono, perchè voi bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla religione quanti uomini potete. Se invece voi voleste conoscere, confessare e adorare il Creatore e Redentore del mondo, vi amerebbero come se stessi!”. [Fonti Francescane, 2691]

GLI ANTEFATTI Gerusalemme, città abitata da cristiani ed ebrei, viene presa dai musulmani nel 638. Da allora gli abitanti originari sono sottomessi a balzelli, umiliazioni, soprusi, di ogni genere. “Nel 938 la processione per la domenica delle Palme è attaccata con morti e feriti e il Sepolcro danneggiato da un incendio; nella Pentecoste del 966 il governatore eccita la popolazione musulmana contro il patriarca (ucciso e bruciato) mentre il Sepolcro è saccheggiato e incendiato; sotto il califfo al-Hakim (996-1021) vi è una lunga persecuzione anticristiana e antiebraica, culminata con la distruzione del Sepolcro il 28 settembre 1009 e la riduzione in povertà estrema dei cristiani che impiegano 40 anni a restaurarlo”. da Mario Meschini, “Le crociate di Terrasanta”, Art, Novara, 2006, p. 18; e “Il Jihad & la crociata”, Ares, Milano, 2007.

Dopo Manzikert del 1071 è la paura della fine di Bisanzio a creare il panico in Occidente e a spingere il papa Urbano II alla chiamata alle armi: gli ortodossi, per quanto fratelli separati, corrono il rischio di essere distrutti e l’Islam, che già ha conquistato la Spagna, incomincia a salire verso i Balcani, chiudendo la cristianità in una tenaglia. L’accademico di Francia René Grousset ricorda che la sconfitta di Manzikert convinse gli europei che di fronte a una tale incapacità dei bizantini a difendersi da soli, “le nazioni occidentali dovevano intervenire direttamente”. Infatti i Turchi avevano preso Nicea, e di lì avrebbero potuto in breve assalire Costantinopoli: le crociate servirono appunto a ritardare la caduta della mitica città, in mano ai turchi, di oltre tre secoli e mezzo, salvando così l’Europa da una aggressione inevitabile. “Verso il 1090, scrive Grousset, l’Islam turco, dopo aver cacciato quasi completamente i bizantini dall’Asia Minore, si preparava alla conquista dell’Europa” René Grousset, “La storia delle crociate”, Piemme, Casale Monferrato, 1995, p. 16. Ed in effetti, dopo la caduta Costantinopoli nel 1453, nulla fermerà più i Turchi, che invaderanno e devasteranno i Balcani, giungendo ben due volte alle porte di Vienna!

URBANO II (Quindi quell’atto storico durante il Concilio tenutosi a Clermont-Ferrand nel 1095 di chiamare alla Guerra Santa è in realtà una guerra di difesa Chiama i Cristiani a salvare Gerusalemme e il Santo Sepolcro Promette l’indulgenza plenaria= perdono di tutti i peccati Pietro l’Eremita è il predicatore che diffonde l’appello del papa ……diventa un fenomeno di massa… Hubert Jedin parla di una spiritualità della Crociata anzi della prima forma di spiritualità del laicato cattolico medievale.

LA “CROCIATA DEI PEZZENTI” 1096 Pietro l’Eremita chiama a raccolti cavalieri, contadini e vagabondi Tutti partono ma non sono organizzati Lungo il percorso saccheggiano e derubano Fanno strage soprattutto di Ebrei Non arrivano in Terra Santa perché vengono sterminati dai turchi

LA PRIMA CROCIATA 1096 - 1099 Molti feudatari europei si mettono in marcia verso Costantinopoli, hanno una croce sul petto ecco perche si chiamano Crociati Si uniscono ai cavalieri bizantini e trovano accordi sulla spartizione di terre Conquistano Nicea, Edessa e Antiochia Conquistano Gerusalemme

IL FRAGILE DOMINIO CRISTIANO Goffredo di Buglione viene nominato “difensore del Santo Sepolcro” e capo degli Stati latini d’oriente (cfr. Pierre Aubé, Goffredo di Buglione, Salerno editrice, Roma 1987) Si crea nei territori conquistati un sistema di vassallaggio ma…

SECONDA CROCIATA 1147 Nel 1144 i Turchi si erano ripresi Edessa, Tripoli e altri territori dell’Antiochia Luigi VII, re di Francia, guida la nuova crociata Vengono sconfitti dai Turchi prima di arrivare a Gerusalemme I musulmani col sultano Salah ad-Din riconquistano Gerusalemme

… E TANTE ALTRE CROCIATE NE SEGUIRONO ALTRE SEI NELLA SETTIMA LUIGI IX, RE DI FRANCIA, CADDE PRIGIONIERO NELL’OTTAVA MORI’ A TUNISI E FU PROCLAMATO SANTO NEL 1291 TUTTI I TERRITORI CRISTIANI PASSARONO AL SULTANO D’EGITTO

RIEPILOGO CROCIATE 1096-1099 Prima Crociata 1146-1149 Seconda Crociata www.didadada.it RIEPILOGO CROCIATE 1096-1099 Prima Crociata 1146-1149 Seconda Crociata 1189-1192 Terza crociata 1202-1204 Quarta Crociata 1217-1221 Quinta Crociata 1228-1229 Sesta Crociata 1248-1254 Settima Crociata 1270 Ottava Crociata PRIMA CROCIATA SECONDA CROCIATA TERZA CROCIATA QUARTA CROCIATA QUINTA CROCIATA SESTA CROCIATA SETTIMA CROCIATA OTTAVA CROCIATA Percorsi Crociate

LA SECONDA (1147-1149) 1)La riscossa musulmana (caduta di Edessa nel 1144) determina la II crociata 2)Nel 1147 partono l’imperatore Corrado III di Svevia e il re di Francia Luigi VII, esortati da Bernardo di Chiaravalle 3)La loro spedizione (anche a causa di contrasti interni) fallisce di fronte a Damasco nel 1149.

LA TERZA (1189-1192) Poiché nel 1187 Gerusalemme cadde nelle mani del Saladino…… nel 1189 partì la III° al comando di Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra, e da Filippo II Augusto, re di Francia. Occorre ricordare che a questa crociata partecipa anche l’imperatore Federico Barbarossa, tuttavia non come comandante supremo, perché è scomunicato dal Papa. Dunque, un imperatore, l’uomo più potente di tutta l’Europa, colui che sfidava il papato e che era stato scomunicato per questo dal Pontefice, aveva come unico motivo di onore partecipare alla Crociata come un soldato semplice. E morirà in crociata, annegando in un fiume. Per la fede, per ottenere l’indulgenza plenaria, un imperatore è disposto perfino a lottare come soldato semplice. Vennero riprese S.Giovanni d’Acri, Tiro e Giaffa, per una tregua col Saladino, che promise di non ostacolare i pellegrinaggi.

LA QUARTA (1202-1204) Papa Innocenzo III chiama i principi d’Europa, e Venezia dà le navi Deviazione verso Zara… … e verso Costantinopoli, che viene conquistata e saccheggiata. Detta anche «crociata dei veneziani» perché furono essi a cambiarne lo scopo: anziché liberare i luoghi sacri … Baldovino di Fiandra diventa re dell’Impero Latino d’Oriente (esso viene rovesciato nel 1261 da Michele Paleologo con l’aiuto di Genova)

LA QUINTA (1217-1221) Direttamente in Egitto si concluse sostanzialmente anch’essa con un rovescio delle armi cristiane nel 1221 sotto le mura di Damietta. Già visto come anche Francesco vi partecipò, con come cavaliere, ma come religioso. Infatti non dimentichiamo che accanto ai cavalieri e ai loro seguiti, la partecipazione dei religiosi che garantivano i sacramenti e ricordavano, con la loro presenza, preghiera e predicazione la vera natura delle crociate.

LA SESTA (1228-1229) Federico II di Svevia imperatore, scomunicato, parte per la crociata spinto dal Papa Gregorio IX Ma invece di combattere conclude un accordo con il sultano d’Egitto, che restituisce ai cristiani Gerusalemme, Nazareth, Betlemme ed altre località importanti Al Papa ciò apparve un’infamia! Esaltato dalla cultura progressista come il prototipo di un sovrano moderno ma successo grazie a uno spregiudicato relativismo religioso (estraneo a ogni concezione trascendente della vita)

LA SETTIMA (1248 –1254) Nel 1244 Gerusalemme è stata ripresa (non tornerà più in mani cristiane) Nel 1248 il re di Francia Luigi IX parte per l’Egitto, roccaforte dei musulmani Dopo iniziali vittorie, viene battuto e preso prigioniero con tutto l’esercito Liberato in cambio di un forte riscatto, fortifica S.Giovanni d’Acri e torna in Europa

OTTAVA (1270-1271) Luigi IX di Francia parte alla volta di Tunisi Ma il suo esercito è decimato da una pestilenza Anche il re ivi muore Nel 1291 S.Giovanni d’Acri, ultimo baluardo cristiano, cade in mano ai Mamelucchi

BILANCIO DELLE CROCIATE www.didadada.it BILANCIO DELLE CROCIATE DOPO LE ULTIME CROCIATE I GRANDI SIGNORI RINUNCIANO L’ARDORE RELIGIOSO SCEMA IL PAPA DEVE RISOLVERE PROBLEMI RELATIVI ALLA LOTTA PER LE INVESTITURE

Le ragioni del fallimento: prevalere degli interessi particolari dei singoli principi incapacità di darsi una guida unitaria mancata intesa con Bisanzio.. … che teme la concorrenza commerciale di Venezia e le mire territoriali dei Normanni Ma in sostanza

IN CONCLUSIONE Un grande storico francese - René Grousset - in un grande volume - “Bilancio della Storia” - ha detto: “sempre l’Europa ha messo la libertà contro l’assolutismo”. Dal tempo dello scontro fra i Greci e i Persiani, nel momento della straordinaria e, per certi aspetti, inconcepibile impresa di Alessandro Magno di portare la persona e la libertà fino agli estremi confini dell’Asia, nel confronto duro con gli Arabi, con i Turchi e, forse, anche nel contrasto non meno duro con i popoli delle steppe eurasiatiche, l’Europa ha difeso la libertà della coscienza, perché se l’uomo non è persona, e se non è persona libera non è più uomo.

L’Oriente asiatico ha significato, dai tempi delle battaglie alle Termopili in poi, il tentativo di un assolutismo di carattere socio-politico. Tutte le volte che si è verificato un confronto, l’Europa ha difeso la libertà, l’Oriente ha tentato di inglobare la libertà delle coscienze in una struttura di carattere assolutistico. Quello che avviene all’inizio dell’XI secolo è una dialettica, un riproporsi di questo decisivo scontro tra i diversi mondi di Europa e Asia. L’assolutismo turco rappresentava un tentativo di occupare militarmente tutto l’Oriente e di minacciare da vicino l’esistenza stessa dell’Europa. Le crociate sono state la risposta, storicamente comprensibile e legittimabile, della tradizione dell’Occidente (cristiano) a una minaccia di colonizzazione proveniente dall’Oriente. Leggiamolo direttamente……

Quindi non solo alle Crociate: - Dobbiamo che non si sia perduta la possibilità dei grandi pellegrinaggi in Terra Santa: nei luoghi della vita storica di Gesù Cristo e della nascita della Chiesa, ma anche che (sempre alle Crociate) - dobbiamo che si sia ritardata la fine della grande epopea della civiltà bizantina di almeno tre secoli (Costantinopoli avrebbe potuto cadere nell’XI secolo). «Durante questo la civiltà occidentale terminò la sua formazione (…) Se l’Occidente non avesse reagito (..) anche l’eredità della libertà delle coscienze … sarebbero state compromesse (….) Senza le Crociate difficilmente ci sarebbe stata la storia (…) anche dell’Occidente laico (….)». Insomma «la storia dell’intera Europa sarebbe stata diversa».

FINE