Gesu’: un mediatore Che è nulla Lezione UPM 3/1 - 18 febbraio 2017 Hubertus Blaumeiser
Gesù unico Mediatore fra Dio e l’umanità Non malintendere il nostro tema: essere > non essere > essere ancora di più Un tema che ci riguarda: come Opera / come Chiesa / come umanità Per chi volesse approfondire: [Nuova umanità 1998, nn. 3-4 e n. 6] - “Un mediatore che è Nulla” - “Attraverso la trasparenza del nostro nulla”
avvicinandoci a ciò che è “mediazione”
“mediazione” Nell’esperienza umana: il linguaggio, i media, arbitri, intermediari… Nel mondo delle religioni: il divario fra il Creatore e noi creature. Angeli, Profeti, Sacerdoti gettano ponti.
mediazione nel nuovo testamento
gesu’ unico mediatore Gesù, l’uomo-Dio, annulla ogni distanza fra noi e Dio: «Abbà-Padre» (Gal 4, 6; Rm 8, 15-17) «en Christo» - con Lui nei Cieli (Fil 3, 20; Ef 2, 6) «Uno solo … ha dato se stesso in riscatto per tutti» (1Tim 2, 5-6) Entra in tutto, lo prende su di sé, lo risana, lo introduce in Dio… «Mediatore di una nuova alleanza» (Eb 9, 15; cf. 12, 24) Dono avvenuto «una volta per tutte», da attualizzare nella nostra vita.
mediatore anche fra noi «Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12, 32) «E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me…» (Gv 17, 22-23) «Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo e donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Gal 3, 28) Egli ha creato «in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo» (Ef 2, 15)
nella storia della spiritualita’ e della teologia
l’ammirabile scambio I Padri: Dio si è fatto uomo, perché noi potessimo diventare Dio. L’Apostolo Paolo: Cristo si è fatto maledizione per noi, è stato fatto peccato per noi (Gal 3, 13; 2 Cor 5, 21) Martin Lutero: «per un ammirabile scambio i nostri peccati non sono più nostri, ma di Cristo, e la giustizia di Cristo non è di Cristo, ma nostra. Egli se ne è infatti svuotato, per rivestirci e riempirci di essa, e si è riempito dei nostri [peccati] per svuotarci degli stessi».
la questione del “prezzo” da “pagare” Interpretazione giuridica della redenzione: Gesù con il suo sacrificio ha pagato quello che avremmo dovuto pagare noi («teoria della soddisfazione») SI’: Gesù si è messo al nostro posto («sostituzione vicaria») NO: : Dio non pretende risarcimento! Interpretazione “personalistica”: Gesù entra nella nostra situazione di separazione da Dio, la prende su di sé e la risana dal di dentro (solidarietà totale). A noi crederci: tutto è già redento, colmato d’amore!
Gesu’ abbandonato: «un mediatore che è nulla»
Primo testo «Noi saremo nel cuore del Seno di Dio [nel Seno del Padre] perché saremo in quella piaga [la piaga dell’abbandono]. Ma saremo pure alla superficie più esterna di Dio (per spiegarmi) dove la radice [che è il Padre] s’unisce, per un mediatore che è Nulla, al suo Albero» [Chiara in nota spiega: l’umanità, la creazione].
secondo testo «quando Dio (Gesù Abbandonato) soffrì, tolse da Sé l’Amore e lo donò agli uomini facendoli figli di Dio. […] Gesù si fece Nulla; donò tutto e questo tutto non andò perduto [per]ché andò nell’anima degli uomini. Così veramente Gesù è Mediatore: un Nulla che congiunge Cielo e terra perché quest’unità l’aveva già operata in Sé. Ma Gesù, essendoSi annullato per amore del Padre e nostro ed essendoSi annullato fino a farSi peccato, nulla assoluto, inferno, Si ritrovò Santo, Tutto, Dio, Paradiso e con Lui fece santi, Tutto, Dio, Paradiso i fratelli suoi per i quali soffrì e morì».
capire bene il “nulla”
L’essere e non essere dell’amore “Nulla”, con la “N” maiuscola: un nulla “Divino” In Dio l’Amore «è e non è al medesimo tempo, ma anche quando non è è perché è amore». Il Verbo: “Nulla-Tutto dell’Amore” Si rivela a noi sulla terra in Gesù Abbandonato
L’essere e non essere dell’amore Due note di Chiara: «Gesù si fece Nulla anche come Dio. Egli si è annullato come il Padre nella generazione del Verbo». «Gesù ha dato tutto, resta Niente. Di qua [dalla parte di Dio] c’era il Padre. Di là [dalla parte della Creazione] c’era il pieno, i figli di Dio. E Lui era il Niente in mezzo. Ma, siccome il Niente è Essere, è Amore, è Dio, c’era anche Lui».
essere nulla per essere capaci del tutto Nei “Precedenti” del Paradiso: «Vivere Lui [Gesù abbandonato] significava vivere il nulla di noi per essere tutti per Dio (nella sua volontà) e per gli altri». «il nulla di noi vissuto, come Gesù Abbandonato, quale misura dell’amore a Dio e fra noi». «nulla per sé: un nulla che, contenendo in sé Gesù-Iddio, fu Cristo in me». «un nulla voluto. Perché io dicevo: “io ci sono”, ma mi annullavo, cioè: “Se c’è del bene, lo annullo; se c’è un’ispirazione, l’annullo; se c’è del male l’annullo (lo metto nella misericordia di Dio); se io ci sono, mi annullo».
essere nulla per essere capaci del tutto Nel Paradiso: «Per accogliere in sé il Tutto bisogna esser il nulla come Gesù Abbandonato. […] solo il nulla raccoglie tutto in sé e stringe a sé ogni cosa in unità: bisogna esser nulla (Gesù Abbandonato) di fronte ad ogni fratello per stringere a sé in lui Gesù». Al posto dell’«ego», un io ampio, «ecclesiale»!
«ogni io è mediatore
essere «sacramento» per i fratelli «Noi abbiamo una vita intima ed una vita esterna. L’una e l’altra una fioritura; l’una dell’altra radice; l’una dell’altra chioma dell’albero della vita nostra. La vita intima è alimentata dalla vita esterna. Di quanto penetro nell’anima del fratello di tanto penetro in Dio dentro di me; di quanto penetro in Dio dentro di me di tanto penetro nel fratello ... Dio – io – il fratello: è tutt’un mondo, tutt’un regno e l’io, ogni io, è mediatore fra Dio e fratello ed è sacramento, per il fratello, di Dio».
«il mio io è l’umanità «Io sento di vivere in me tutte le creature del mondo, tutta la Comunione dei santi. Realmente: perché il mio io è l’umanità con tutti gli uomini che furono sono e saranno. La sento e la vivo questa realtà: perché sento nell’anima mia sia il gaudio del Cielo, sia l’angoscia dell’umanità che è tutt’un grande Gesù Abbandonato».
GRAZIE!